Quando Jensen andò a informare piuttosto sgarbatamente Luke, che Jared voleva parlargli, Luke pensò di aver capito male. Chiese a Jensen di ripetere almeno due volte quello che aveva detto e Jensen gli sbraitò contro, prima di chiudersi nel bagno.
A quel punto Luke andò in stanza da Jared, senza però ancora crederci del tutto. Pensava a una sorta di scherzo.
Si fermò appena sulla soglia, quando vide Jared a letto.
Jared capì il suo imbarazzo e tolse le coperte di dosso, sedendosi a gambe incrociate sul letto.
"Luke, ti prego, entra."
"Non mi commuovi, ragazzotto. Sono abituato a gente che mi prega." Ridacchiò Luke, cercando di sdrammatizzare. Ci riuscì. Jared gli sorrise e Luke si fece avanti, sedendosi sul letto.
"Ascolta, Luke..."
"No, aspetta. Immagino quello che vuoi dirmi. È stato un errore, vero? Lo so, cioè non sono uno sciocco. Già è stato...incredibile...sarebbe come Natale se ti fosse anche piaciuto. L'unica cosa, non dire che ti dispiace, ti prego, perché a me, no."
Un'ombra calò sul volto di Jared.
"Cavolo, faccio una gaffes dopo l'altra! Intendevo dire che mi dispiace se ti sei sentito costretto a baciarmi quasi, ma a me non dispiace del bacio, sono contento, anche se allo stesso tempo mi dispiace che tu l'abbia fatto contro la tua volontà...nel senso per me non mi dispiace, ma per te sì...oh, che confusione!!"
"Stai tranquillo, ho capito." Cercò di frenarlo Jared.
"No, no, no, Jared, io voglio che tu capisca perfettamente, invece. Mi dispiacerebbe davvero tantissimo se tu pensassi che io abbia cercato di approfittarmi di te. Le mie intenzioni erano genuine, credimi. Volevo solo guarirti!" disse Luke, dispiaciuto.
"Ti credo, Luke. Ti credo."
"Davvero?" sorrise Luke.
"Sì e colgo anche l'occasione per...scusarmi."
"Jared, ti ho detto che non devi.."
"Non mi scuso per il bacio, anche se a breve farò anche quello, ma principalmente voglio scusarmi con te, per il modo in cui ti ho trattato durante tutto il periodo che ci siamo conosciuti."
Ora Luke lo fissò, sorpreso.
"So bene di non essermi comportato bene con te e non è colpa tua, davvero. È solo che io..vedi, non sono il tipo di ragazzo che...ama tenere il piede in due scarpe, se capisci cosa intendo. Sono innamorato di Jensen, Luke. Amo Jensen. Non volevo illuderti o giocare con i tuoi sentimenti, facendoti capire qualcosa che non sarebbe potuto nascere tra noi."
Ora Luke lo fissò stranito.
"Non pensare che io sia uno sciocco. So di piacerti e anch'io con il tempo ho cominciato a nutrire dell'affetto per te, ma è soltanto questo, Luke. Avevo paura di essere tuo amico, perché...non volevo farti capire cose sbagliate. Pensavo che sarebbe stato più facile in questo modo, andare d'accordo, ma prima ho fatto quella cazzata di baciarti e non sai quanto mi dispiace!"
Luke chiuse gli occhi. "Non chiamarla cazzata."
"Sbaglio, allora. Sbaglio. Scusami, Luke, io..."
"Ascolta, Jared, neanch'io sono uno sciocco. So che ami Jensen e che non puoi amare me. in fondo sono un morto, se così possiamo dire, che vita potresti avere con me? Anche Jensen lo è però, con l'unica differenza che io sono buono."
"Luke..." sospirò Jared, esasperato.
"Lo so, lo so. Comprendo la tua esasperazione. Avrei la tua stessa ostinazione se dovessi difendere qualcuno che amo molto, credimi. Dico la verità. Anche tu però devi comprendere me, Jared. Solo pochi giorni fa ho tirato su te e le tue sorelle dal pavimento, trovandovi come morti. Avvelenati.Avete perso inoltre tutti i poteri che sono ora racchiusi tutti dentro di te. Hai rischiato di morire, prima alla Torre e poi pieno di immagini dell'inferno e ogni volta c'era sempre Jensen, Jensen, Jensen."
"Dagli una possibilità. Fallo per me, Luke!!"
"Forse io potrei, ma gli altri angeli? Non lo accetteranno mai, Jared, non accetteranno mai la vostra relazione. Sai che mi hanno già convocato? Vogliono che porti Jensen da loro."
"NO. TI PREGO. NON FARLO." Lo scongiurò Jared, aggrappandosi alla sua camicia.
"Non posso sottrarmi, ma non gli faranno alcun male, stà tranquillo. Vogliono solo vederlo. Comunque, come ti dicevo, non conta la possibilità che io darò a lui, Jared."
"Non potresti metterci una buona parola? Fallo per me."
Luke voltò la testa dall'altra parte, chiudendo gli occhi.
"So che non ho il diritto di chiedertelo, ma ti prego, Luke. Aiutami."
Luke si girò verso Jared.
"Sai perché mi piaci, Jared? È la tua infinita bontà. La tua capacità di perdonare, oltre a non portare rancore. La tua bellezza, la tua fierezza. Hai una forza incredibile. Io non avrei mai cercato di spezzarla come ha fatto Jensen."
"Luke, non voglio che parli così di lui."
"Ma su una cosa posso darti ragione. Se anche Jensen è quello che è, cioè un demone, credo che ti ami davvero. Sì, Jared, credo che sia davvero innamorato di te. Se devo dar retta alla legge della natura, una simile idea mi orripilerebbe. Desidererei che non fosse così, ma poi guardo i tuoi occhi e so che è proprio questo che ti rende felice. Il fatto che anche lui sia innamorato e d'un tratto posso quasi essere felice anch'io. A quanto pare il nostro Jared è così adorabile che riesce a far amare anche un demone." gli sorrise Luke.
Jared gli prese la mano e le dita di Luke tremarono, prima che si strinsero a quelle di Jared.
"Ti voglio bene, Luke. Dico davvero. Quando ti sono quasi svenuto addosso, stamattina, ho sentito un grande affetto per te. Per la prima volta ho sentito come se fossimo davvero amici. Come se lo fossimo senza che me ne fossi accorto. Perché credi che ti avessi baciato altrimenti?"
"No, Jared...non puoi dirmi queste cose."
"Ovviamente non ero conscio di quello che facevo e sono certo che il tuo potere abbia contribuito a farmi avere quello slancio che ho avuto nel baciarti, però penso che sia arrivato anche per il modo in cui mi hai consolato. Mi sono sentito protetto. Non sei contento di questo? Non sei contento che ti voglio bene?"
Luke stette zitto per un momento, poi lo guardò. "Sì. La cosa mi rende immensamente felice."
"Però...non è come con Jensen. Con lui mi sento...come se appartenessi a lui e viceversa. Lo amo, lo amo tantissimo. Luke, ti scongiuro, non insultarlo più. Non rinfacciargli più quello che ha fatto. Ci sta già tanto male."
Luke annuì. "Sai, Jared, mi vergogno. Sì, mi vergogno molto. Per un angelo, sentirsi dire che deve fare uno sforzo per perdonare, non sai che umiliazione sia..."
"Luke, io non volevo..."
"No, no, Jared. È ok. Me lo merito e devo imparare da te, sai? Sto uscendo dai binari spesso in questo periodo. E tu sei meraviglioso. Stai qui a consolarmi e a dirmi belle parole per farmi star meglio e non sei neanche innamorato di me. Nessuno sprecherebbe così tanto tempo per una persona di cui non è neanche innamorato. Tu sì. Ecco perché mi piaci."
"Luke.."
"Ma, appunto, non devi sprecare così tanto tempo con me. Devi riservarle per la persona che ami davvero. Grazie. " gli disse Luke, prendendogli le mani e dandogli un fuggevole bacio di congedo e poi alzandosi per andarsene.
"Luke, aspetta." Disse Jared, andandogli incontro e abbracciandolo.
Luke non se l'aspettava, ma ricambiò felice, riservandogli un ultimo sorriso e chiudendo la porta alle sue spalle.
Jared tornò a sdraiarsi nel letto, strofinandosi la faccia.
Avrò fatto male ad essere così dolce? Non avrò esagerato? Perché doveva succedere a me una cosa del genere?
Jensen rientrò nella sua stanza dopo pochi secondi, con un sorrisetto.
Jared lo guardò sospettoso. "Hai sentito tutto.."
"Giusto qualcosina." Ammise Jensen, sorridendo e sdraiandosi sul letto a baciare Jared.
"Jensen, io mi sento malissimo." Gli disse Jared, accarezzandogli le spalle.
"Dopo il mio bacio? Ah, questa me la segno, eh. Il bacio con Luke spinto dalla beatitudine va bene, i miei baci invece ti fanno star male." Scherzò Jensen.
"Dai...piantala. Dico sul serio. Luke è....cavolo, Jensen, credo sia innamorato di me! Ho provato a fargli un discorso per non farlo sentire come se lo stessi rifiutando, ma per quanto possa averlo addolcito, è sempre un rifiuto!"
"E perché vuoi a tutti i costi addolcirlo? Io ai tuoi spasimanti gli farei ingoiare tutti i denti, altro che mormorargli paroline dolci."
Jared rise. "Non essere ingiusto. Il fatto è che...quando ero ragazzino, ho avuto delle cotte, prima di capire che mi piacessero i ragazzi. Le ragazzine che mi piacevano, mi dicevano sempre di no...e io ricordo che faceva molto male essere respinti. So cosa si prova, ecco."
Jensen ora gli sorrise, adorante.
"Sai cosa ti dico, Jay? All'inizio speravo proprio che gli facessi una bella scenata a quel damerino...pensavo che sarei stato contento...ma ti confesso che, quando ho sentito con quali parole dolci lo hai accolto e gli hai spiegato il tutto..."
"Sei stato geloso.."
Jensen rise. "No! Mi sono sciolto. Ebbene sì, un demone che si scioglie. Dico davvero, però. Mi è tornato in mente cosa mi ha fatto innamorare di te. La tua dolcezza."
Jared lo baciò dolcemente, dopo quelle parole.
"Jared, ora sono io a doverti confessare la mia paura."
"Dimmi pure."
"Io ho paura che tu alla fine scelga lui."
"Che cosa???"
"È un angelo. Un buono. E poi ti adora e forse qualcosa di più. Ti ha sempre protetto, io invece ti ho sempre messo in pericolo. Lui è un buono e io un cattivo."
"Ehi." Gli disse Jared, prendendogli il viso tra le mani. "Considerando quanto ho dovuto persuaderlo per convincerti a perdonarti, avrei dei dubbi sul fatto che sia totalmente buono, così come sono convinto che tu non sia malvagio. Non completamente, almeno. Diciamo che hai qualche zona di oscurità qua e là."
"Jared, non è una cosa con cui si può scherz..."
Jared lo zittì con un altro bacio infuocato.
"Luke è un angelo, è puro come io non potrò mai essere." Gemette Jensen, triste.
"Come non sarò mai neanch'io. Oh, Jensen. non capisci? Io non voglio la purezza. Voglio l'amore. Voglio te. Io non amo Luke. Amo te."
"Io sono condannato." Gli rispose Jensen, piangendo tra le sue labbra.
"Io ti salverò, amore mio." gli disse Jared, senza scoraggiarsi, continuando a baciarlo.
"Io ti salverò, mio amore. Amato mio."
"Ahhhhh." Gridava la voce di Dalen.
Seth mise da parte l'attizzatoio bollente che aveva poggiato sul petto nudo di Dalen.
"Basta così per oggi."
"No, Seth, ti prego, continua."
"No!! L'Oscurità è ancora troppo presente dentro di te. Se insisto troppo potrei ucciderti e non potrei vivere senza di te, ma ti salverò, amore mio."
Dalen aveva preso il viso di Seth per un bacio pieno di gratitudine e amore.
"Cosa diavolo è stato??"chiese Jensen.
"L'hai...l'hai visto anche te?" chiese Jared, tenendosi la testa tra le mani.
"Jared, perché...avevi i capelli bianchi? Eri tu, vero?"
"Io..non ne sono sicuro, Jens."
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Voglio la tua magia
Fiksi PenggemarQuesta storia è ispirata al telefilm Streghe, e racconterà di Jared con le sue sorelle. Ovviamente la storia sarà tutta diversa, ma se l'idea vi incuriosisce, vi aspetto :D