Cap 56. Tutti hanno un ragazzo, tranne te!!

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  Jared e Jensen erano tornati a casa Padalecki. Quando tornarono, furono tutti e due, oggetti di occhiate sorprese.


"Che c'è? Credevate che non saremmo più tornati?" chiese Jared ridendo.

Le sorelle si precipitarono ad abbracciare il fratello.

"Ci abbiamo pensato a dire la verità. Avevo intenzione di rapirlo e non tornare più." disse Jensen con un tono semi serio.

"Cosa ti ha fermato?" chiese Tati.

"Lui. " disse semplicemente Jensen. "Lo amo. Non voglio sradicarlo dai suoi cari." Disse sorridendo.

"Tu sei uno di loro." disse Jared, prendendolo per la giacca e baciandolo appassionatamente.


In quel momento dei granelli di luce bianca sfavillante, segnalarono che Luke era appena arrivato.

"Jared, Jensen, che piacere vedervi." Disse Luke.

"Bando ai convenevoli. Dicci quello che ci aspetta, Luke. Siamo stati responsabili dell'arrivo dei demoni sulla Terra. Sicuramente non cose belle." Disse Jared.

"È anche grazie a voi se sono esistiti streghe e stregoni, che potessero utilizzare la magia per contrastarli e difendere il pianeta. Questo sicuramente verrà preso in considerazione." Disse Luke.

"In considerazione...da chi?" chiese Jensen, facendosi avanti, sospettoso.

"Dagli angeli. Vogliono vedervi, per parlare."

Jared e Jensen rabbrividirono.

"Faranno loro del male?" chiese Marina, tremante.

"Io non..." cominciò Luke, ma Jensen fu più veloce. Sbottò:

"No! Non lo permetterò. Voglio dire, se proprio dovete prendervela con qualcuno, mi assumo io tutte le colpe. Lasciate fuori Jared da questa storia."

Jared lo guardò con un sorriso grato e commosso, benché sapesse benissimo che non era possibile.

"È molto nobile da parte tua, Jensen, ma non è possibile. Se anche volessi assumerti tutta la colpa di quello che è accaduto in passato, il che ripeto, è molto nobile, purtroppo Jared si è reso colpevole di appropriazione indebita di poteri magici, rubandoli ad altre persone, che oltretutto, sono sangue del suo stesso sangue. Questo non può essere ignorato."

Jared tremò. Rivisse quel momento come un flashback al rallentatore. Rivide sé stesso appropriarsi dei poteri delle sue sorelle e usarli per guarire Jensen, in fin di vita.


"Ma....ma lui non....maledizione, non è stata colpa sua!! Non glieli ha rubati lui, erano già stati tolti a loro e Jared ha solo....ha solo...." Sbottò Jensen.

"Se li è solo ripresi e li ha tenuti per sé, senza restituirli alle legittime proprietarie. Voglio molto bene anche io a Jared, ma a causa del suo gesto, forse Marina, Pearl e Tati non potranno mai più essere delle streghe. Ci avete pensato?"

Tati, Marina e Pearl sgranarono gli occhi.

"M-mi dispiace, mi dispiace tanto!" disse Jared.

"Senti, se ci state portando da loro per processarlo senza appello, io..." disse Jensen.

"Rilassati, Jensen, noi non siamo degli inquisitori. Vogliono solo parlarvi, lo prometto. Non vi faranno niente."

"Ho la tua parola?" chiese Jensen.

"La mia parola." Confermò Luke.

Le sorelle andarono da Jared, abbracciandolo.

"Prometti che ce lo farai tornare." Chiese Pearl con le lacrime agli occhi.

"Lo prometto." Disse Luke, poi scorse lo sguardo di Gabriel.

"Farò tornare anche lui, lo prometto."

"Sarà meglio per te." Disse Gabriel con uno sguardo eloquente, facendo poi il gesto di tagliargli la gola se non avesse mantenuto la promessa.

Detto questo, Luke li prese entrambi per mano e tutti e tre sparirono in un flusso di luce bianca.

Le sorelle sospirarono tristi.

"Non facciamo in tempo a riprendercelo, che ce lo riportano via." Sbuffò Tati.

"Dobbiamo farcene una ragione. Il nostro fratellino sta crescendo e in più è innamorato." Disse Marina.

"Ma non poteva innamorarsi di un banchiere?" sbuffò Pearl.

La sua lamentela venne prontamente troncata da Gabriel che la prese alle spalle.

"Yeeekes!"

"Il fratellino è andato in Paradiso, che ne dici se però io provassi a fartelo vedere?" disse con voce maliziosa.

"Ehm...Jared?" chiese Pearl arrossendo.

"No, sciocchina. Il Paradiso." Disse l'altro, ridendo.

Pearl guardò le sorelle, che erano rimaste un po' scioccate e arrossì più furiosamente.


"G-Gabriel, ma che cosa dici..."

"Però penso che per quello...abbiamo bisogno di maggiore intimità. Uno spazio chiuso, intimo, che mi permetta di concentrarmi e raccogliere le energie per un livello spirituale...capisci..." disse, baciandole il collo.

"Oddio...sì...okay..." disse, seguendolo nei piani superiori.

Le sorelle li guardarono salire, scioccati.

"Però non posso assicurarti di riuscire a farti vedere Jared, sai il Paradiso è così grande." La provocò Gabe.

"Non importa!!" rise Pearl, spingendolo.



"Non riesco a crederci. E tu dove vai?" chiese Marina alla sorella minore.

"Io...vado da Misha. Sapete, dobbiamo ancora discutere dei dettagli del matrimonio...." Disse precipitosa, prendendo la borsetta.

Marina scosse la testa e quando Tati si richiuse la porta alle spalle, disse a vuoto:

"Tati si sposa, ma come al solito sono sempre io quella che finisce in bianco!!"










Note dell'autrice: Si capisce da questo titolo che non avevo voglia di cercarne uno??? ahhahhah

Povera Marina, sono crudele xd
per il resto....doveva essere un capitolo un pò angst ed è finito per diventare quasi erotico ahhahh  ps non ho più il tempo di aggiornare altro. Per alcuni giorni potrei non avere internet, cercherò di tornare presto, nel frattempo ringrazio chi mi segue, vota e in particolare Martacapitina per l'attenzione che sta dando a questa storia <3 <3 


Voglio la tua magiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora