Cap 36. La scelta

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L'ascensore si fermò in un salone che sembrava più un sotterraneo. Tutt'intorno c'erano delle fiamme che ardeggiavano. Vere o finte che fossero. Si accorse che stranamente non sanguinava più. probabilmente chiunque gli stava facendo questo, lo voleva vivo, quindi aveva altri progetti per lui. Come una specie di film in 3 d vide attraverso quel salone, altri ricordi.


"Baz. Sei stato tu a colpire Misha?"

"Certo che sono stato io. " rise l'altro.

"L'hai ferito mortalmente?"

"Ehi, lo sai anche te che le nostre magiche sfere di fuoco non lasciano scampo!"

"Ma la missione non era di colpire i gemelli??"

"Beh, l'obiettivo era di colpire la strega, ma quell'idiota si è messo in mezzo. Al prossimo tentativo non scamperanno, però. Sono molto meglio di te, Ratish. È per questo che la Triade ti ha sostituito." Disse lui ridendo.

"Bastardo." Disse Jensen, cercando di colpirlo, proprio mentre il demone scompariva.

"Con chi stai parlando?" chiese Jared, arrivando in quel momento.

"Con...con il bastardo che ha fatto questo a Misha, intendo. Stavo dicendogli che lo troverò e....lo consegnerò alla giustizia!"

*

"I demoni non vanno in carcere." Disse Jared con un'espressione funerea.

"Già...già...lo so...vengono uccisi. Dagli stregoni." Disse Jensen, cercando di non far trasparire il suo risentimento.

Jared lo fissò.

"Se fossero...tanto buoni come si dice, si mostrerebbero alla luce del sole e collaborerebbero con le forze dell'ordine contro i criminali e i demoni. Secondo me si fanno gli affari loro e se ne fregano del male che c'è in giro. Sono egoisti." Disse Jensen.


*

Jensen si diresse in un vicolo isolato e cominciò a gridare.

"BAZ, VIENI FUORI, SUBITO!"

"Se mi fai scoprire, ti taglio le braccia e le gambe." Disse Baz a mò di saluto.

"Che cos'hai fatto alla ragazza Padalecki?"

"Quale delle tre?"

"Quella con i capelli neri. Pearl!"

"Perché dovrei avergli fatto qualcosa?"

"Forse perché è stata la tua promessa, ricordi? E forse perché pochi minuti fa l'ho vista ballare e cantare come fosse sotto l'effetto di stupefacenti? Aspetta, forse sarà che si è messa a delirare a proposito di strane voci nella sua testa, che mi ha convinto!"

Baz stette zitto.

"Ti ho visto ieri notte, intrufolarti in casa dei gemelli. So che di sicuro se gli è successo qualcosa, devi c'entrare tu!"


*

No, non aver paura di questo, Jensen...mai..."

"Jared, ti prego....non farlo...ho un brutto rapporto con la magia..."

"Non so che esperienze tu abbia avuto, Jensen, ma è ora di cambiarle. Non puoi temere una cosa cosi meravigliosa. Fidati di me." Gli disse Jared, prendendogli di nuovo la mano.
un fluido bianco brillante circondò le loro mani, come un nastro di seta, solleticando loro le dita.


*

Il tuo cuore ha accelerato...e io l'ho sentito...anche tu ti stai innamorando!" disse Pearl, prendendogli le mani.


*

Jensen...non devi aver paura di quello che senti per me...io non ti farei mai del male...non ti ferirei mai...voglio solo farti star bene..." gli disse dolcemente, accarezzandogli i fianchi e mettendo le mani sotto la maglietta.

"Sei cosi caldo..." disse Jared, accarezzandolo.


*

Jared gli mise le braccia al collo. "Sai, non riesco a smettere di guardarli, sono così...perfetti! Mi piace guardarli, cercando una parte di te. Sapere che sono una parte di te."

Stavano mangiando tranquillamente ora. Di certo non sapevano che cosa sarebbe accaduto da li a qualche momento.

All'improvviso le sorelle e Jared cominciarono a portarsi le mani al collo e a soffocare.

Jensen chiuse gli occhi per non dover guardare gli occhi confusi e smarriti e imploranti di Jared, fissi nei suoi.



Ricordava tutto quanto ora. Erano stati Jensen e Baz ad avvelenarli!! Era stato Gabriel (Baz?) a fare quella cosa a Pearl!!




"BASTA!!!" gridò una voce, ora più reale.

Jared rivide Jensen e vide anche altre figure avvicinarsi. Demoni.
"E così finisce qui....questa commedia!" disse soddisfatto uno dei demoni.

Con uno schiocco delle dita in direzione di Jensen, esso si ritrasformò nella sua natura di demone.

Jared lo guardava per metà chinato, con gli occhi brucianti di lacrime e sul viso un'espressione di profondo dolore.

"Jared, perdonami....non volevo...non potevo...non volevo farti del male..."

Jared però non sembrava più sé stesso oramai. I suoi occhi divenivano neri a intermittenza.

"Ma davvero?" disse uno dei demoni.

Con un gesto della mano, lo scenario cambiò di nuovo.




*

"Naturalmente, ci aspettiamo tutti che tu non ci deluda. " disse il demone, sorridendo malignamente e scomparendo alla vista.


Jensen lo guardò furibondo. Un altro secondo di più e l'avrebbe trasformato in una bolla pulsante. Che razza di ridicolo demone irritante.

Sapeva bene cosa doveva fare. Uccidere i gemelli Padalecki.

E non avrebbe fallito. Non avrebbe fallito come avevano fallito gli altri.


*

"È stato prima...io....le cose sono cambiate. Ti prego, credimi, Jared."

Jared però stava subendo una trasformazione. I suoi occhi galleggiavano ora nel nero assoluto e la sua bocca era piena di sangue. Anche il suo corpo sanguinava.

"Guarda quello che mi hai fatto....ti odio..." riuscì a dire Jared, con la sua voce agonizzante. Una voce che già Jensen stentava a riconoscere e che faceva capire come il corpo di Jared fosse già dilaniato dalla sofferenza.

Per colpa sua!

"Salvatelo. Salvatelo, vi prego. voi potete farlo. Salvatelo!" si ritrovò a pregare i suoi stessi carcerieri.

I demoni risero.

"Chiedi pietà a dei demoni? Sei proprio caduto in basso, Jensen. non meriti di vivere."

"Salvatelo. Voi potete farlo. Salvatelo e mi donerò a voi. Farò tutto quello che voi vogliate. Sarò il vostro schiavo oppure...qualsiasi cosa! Qualsiasi cosa per aver salva la sua vita. È tutta colpa mia. È me che dovete punire, non lui!"

"Dimentichi quello che è più importante per noi, che non sono la sua miserevole vita, ma i suoi poteri. Suoi e quelli delle streghe."

Jensen deglutì.

"Sappiamo che li hai tu. Dacceli e quel miserevole del tuo amante potrà vivere."

Jensen abbassò il capo, desolato. Jared non gliel'avrebbe perdonato mai, ma almeno sarebbe stato vivo. I demoni non vengono mai meno a una parola.

Si avvicinò e con riluttanza diede loro la piccola fiala che li conteneva.

I demoni avevano un'aria trionfante e un'estasi quasi folle dipinta sui loro volti.

"Avete promesso, ma lui sta ancora sanguinando." Gli fece notare Jensen.

"Sì, dunque hai il permesso di salvargli la vita."

"Come??"

"Noi abbiamo detto che avrebbe potuto vivere, non che saremmo stati noi a rendergli salva la vita." Disse un demone, facendo spallucce.

"Voi...voi....bastardi, mi avete ingannato!!!"

"Frena il fuoco, piccolo demone. Pensavamo che fosse ovvio, ma visto che sei così stupido, saremo abbastanza clementi da svelarti anche come. Devi solo fare una scelta."

"Una...una scelta??"

"Lascia che il suo corpo finisca di corrodersi e incendiarsi lentamente. Diventerà un demone tra atroci sofferenze, ma una volta trasformato, ti amerà di nuovo e potrete vivere all'inferno insieme...oppure...fagli prendere questo antidoto speciale, per via orale, che annullerà e invertirà qualsiasi male e corrosione è stato fatto al suo corpo. In poche parole ritornerà umano, ma ricorderà anche tutto quello che hai fatto."." disse il demone, mostrandogli una fiala bianca. "Fagli prendere questa fiala invece e la sua trasformazione a demone sarà completa." aggiunse ancora, mostrandogli un'altra fiala di un colorito rosso.

Jensen ascoltò basito.

"Sembra proprio che tu debba decidere se salvarlo o amarlo. Non vorrei trovarmi nei tuoi panni, caro Jensen." ridacchiò il demone.

Voglio la tua magiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora