Cap 21. L'angelo

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Baz stava tornando all'ospedale e in lontananza vide Jared e Jensen che si baciavano sotto il portico di un bar.

Lo sapevo che se la faceva con quello. Lo sospettavo!


Quando Baz tornò all'ospedale, era ormai giunta sera. Non sapeva in base a che istinto fosse mosse, ma si diresse verso camera di suo fratello Misha.

Era un demone ombra. Poteva rendersi invisibile se voleva. Per poco.

Entrò nella stanza e come prevedibile trovò la ragazza.

Tati vigilava sempre su di lui. Aveva gli occhi rossi. Non credeva fosse cosi innamorata e gli dispiacque quasi per lei. Quasi.

Guardò ancora Misha.

Sembrava cosi fragile e cosi indifeso sotto quei macchinari.
Gli mise la mano sul petto. Sentiva la vita scivolargli via. I demoni potevano risucchiare il male, se volevano...cellule cancerogene, cosi come spiriti maligni che infestavano un corpo, ma non potevano fare nulla contro le ferite.

L'aveva ucciso lui? Il pensiero lo fece stare un po' male.

Odiava suo fratello. Lo odiava perché non sapeva neanche della sua esistenza e perché aveva voluto bene a un mostro, ma non l'aveva mai voluto morto.

"Perdonami." Sussurrò, tenendogli la mano.

Non poteva sapere che in quel momento, il corpo astrale di Misha era davanti a lui e mormorava:

"Gabriel...sei tu?"




Baz si allontanò poi solo per pochi minuti, per prendere una bibita dal distributore e quando tornò, non vide più Tati, ma un ragazzo biondo. Doveva averla convinta a tornare a casa. forse era un loro amico.

Che diavolo stava facendo?

Il ragazzo biondo mise le mani a coppa sul petto di Misha, rivelando un biancore perlato.

Un angelo bianco!

I macchinari quasi saltarono dal brusco cambiamento delle condizioni di Misha e dopo qualche attimo, Misha aprì gli occhi, risvegliandosi con un sussulto.

Abbi una lunga vita, fratellino pensò Baz, sorridendo, allontanandosi da quella camera.


Andando via, notò la giovane bionda Padalecki che spiava a poca distanza, come aveva fatto lui, poco prima, dalla porta socchiusa.

Non restò a indagare. Non era affar suo. Aveva una missione da compiere. Andare a uccidere almeno due di loro.

Ripensò a Jensen che si baciava il giovane Padalecki sotto il portico.

Ebbe la nausea.

D'accordo, si era addormentato su quel divano con quella donna premuta addosso e per un singolo folle istante, non desiderò farle del male, ma era stato solo un breve attimo.

Lui non era come quel rammolito di Jerkish!






*

Qualche ora prima...


Jensen era riuscito in qualche modo a tornare a casa di Jared e le sorelle e aveva preso da parte Pearl, dicendole:

"Potrebbe succedere qualche attentato, stanotte, quindi cerca...di stare sveglia."

Pearl l'aveva guardato sorpresa, ma non aveva detto niente. 

Voglio la tua magiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora