Cap 62. L'arrivo inaspettato di Ash

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 Jensen e Jared erano tornati a casa loro.


"Non riesco a credere che siano così egoiste!!! Disse Jared, furioso.

"Siamo andati da loro per spiegare la situazione, ma avevamo messo in conto che non avrebbero capito." Disse Jensen, togliendosi la giacca.

"È proprio questo che non capisco!! Anche loro sono innamorate! Marina, Pearl..che ne sarà di Gabriel se Pearl non vorrà...?"

"Amore, non tutti vivono l'amore come lo viviamo noi." disse Jensen.

"Per non parlare di Sam e Dean! Tati è la mia gemella, mi ha molto deluso. Io le ho chiesto solo un favore..."

" Un enorme favore."

"Jensen, da che parte stai??"

Jensen corrugò la fronte. "Sam e Dean rischiano di tornare peggio che morti e mi stai per caso accusando di fregarmene?"

Jared sospirò, passandosi una mano sulla faccia. "No, no, certo che no. Perdonami, Jensen, è solo che io..."

"Siamo degli estranei per loro. Sono sicuro che se si trattasse di te, correrebbero, ma non vogliono rinunciare a tanto per degli estranei, le capisco, ma, Jared, se Tati non dovesse voler..."

"No, non dirlo!"

"Jared..."

"No, io sapevo che saremmo arrivati a questo!!"

Jensen continuò. "Se Tati non dovesse voler dare la sua magia ai miei fratelli, ti chiedo di farlo tu."

"Allora...allora gliene darò solo metà. La metà che gli serve....e l'altra metà la userò per farti tornare umano!" disse Jared.

"Sai bene che ce ne serve tutta, o in breve tempo, potremmo ritrovarci di nuovo con l'ennesimo problema!"

"Non puoi chiedermi di scegliere..."

"Jared, sono i miei fratelli..."

"Se guarisco loro, perderò ogni possibilità di farti diventare umano e non potremmo mai più stare insieme. Io amo tutti e tre e non posso pensare di..."


Furono interrotti dalla porta principale che si apriva. Era Ash che portava Sam e Dean in braccio. Entrambi avevano un brutto colorito pallido e sembravano avere la febbre.

"No..." disse Jared, prendendoli in braccio.

"Capisci, ora, Jared?" chiese Jensen dispiaciuto.

"Non permetterò che muoiano; se Tati non acconsentirà a dare la sua parte, lo farò io, ma non rinuncerò neanche a te." Disse Jared, portando i due bambini in camera.


Jensen rimase da solo con Ash, che li guardava mortificati.

"Vieni, ti preparo un caffè." Disse Jensen.


Quando furono in cucina e Jensen aveva messo su la caffettiera, Ash intervenne:

"Jensen, amico mio, i saggi potrebbero guarirli in un batter d'occhio. Vi stanno solo mettendo alla prova." disse Ash.

Jensen non disse niente. Guardava la caffettiera.

" Sai, da quando tu e Jared avete cominciato questa sorta di relazione, abbiamo cominciato a sospettare chi foste veramente, ma tu eri un mio amico, non volevo affrontarti direttamente senza aver prima avuto la certezza...e ad ogni modo, poco cambiava per Ellen, Jo e me. Sapevamo che comunque eri una persona a cui volevamo bene e questo non avrebbe cambiato le cose e con il tempo ci siamo affezionati anche a Jared." Disse Ash.

"Sì. Ricordo quando nel pieno della notte mi telefonasti dicendo che qualunque cosa fossi, rimanevo un tuo amico!" rise Jensen. "Credo che tu stessi piangendo e poi subito dopo eri mortificato all'idea di aver interrotto qualcosa." ridacchiò Jensen.

"Eri con lui. Mi sarei sotterrato in quel momento. Giuro." Disse Ash.

"Figurati, tanto era notte di visite. Prima era arrivato Gabe, cui tra l'altro, abbiamo fatto la buona azione di spingerlo a riappacificarsi con il suo fratello di carne..."

"Vi ha visti nudi?"

"No!! Non stavamo facendo ancora niente. Ci ha semplicemente svegliati, ma poi quando è andato via, abbiamo fatto l'amore...fino a che tu.."

"Ok, ok, chiedo scusa...ma non riuscivo a tenermi più dentro tutto questo. Sei stato un gran mascalzone a non dirmelo. Siamo amici, no?"

"Certo, Ash. Lo siamo. Ho uno stuolo di persone che a quanto pare mi amano e non me lo merito." Disse Jensen, versandogli il caffè.

"Piantala di fare il cazzone. Non sai quanto è difficile per noi restare fuori da tutto questo e non poter fare niente. E per la cronaca, Ellen ha detto che lascerà la baracca a Jo per venire a dare una mano con i ragazzini."

Jensen si sentì mancare quando Ash menzionò Sam e Dean. La mano che reggeva la tazza, tremò violentemente, facendo sbattere la tazza sul tavolo e rischiando di farla cadere e rovesciare il caffè.

"Jensen!!" disse Ash, reggendolo.

"Jared è con loro in questo momento...l'ho fatto sentire in colpa...è colpa mia...rovino la vita a tutte le persone che amo..." disse Jensen, piangendo.

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