Cap 57. Le fazioni e Jensen versione cantastorie

30 2 0
                                    

 Il Paradiso era diverso da come l'aveva immaginato.


Jared si era immaginato una sensazione di pace interiore e di estasi, invece, tutto quello che sentiva era come una sorta di stordimento, di nebbia attorno a sé. Faceva fatica a pensare.

Forse era questo il Paradiso. Un posto dove ti impedivano di pensare.

Sentiva come se stesse quasi per dimenticarsi di tutto. Perfino chi era, ma poi la sua mano si strinse di più in quella di Jensen.

No, lui non avrebbe potuto dimenticarlo. L'amore che sentiva per lui era troppo forte.

All'improvviso sentì Jensen al suo fianco, lamentarsi.

"Jensen, che cos'hai?" gli chiese, preoccupato.

"M-mal di testa!" disse Jensen, toccandosi la fronte.

"Le frequenze del Paradiso lo disturbano! È meglio che lo riporti a casa!!" disse Luke.



In un baleno, ritornarono nell'appartamento di Jensen.

"Che succede? Perché è notte?" chiese Jared.

"Il tempo che si trascorre in Paradiso è diverso rispetto alla Terra. Da voi sono sembrati solo pochi minuti, sulla Terra sono trascorse ore. Jensen, stenditi." Gli disse Luke, indicandogli il letto.

"Che cosa è successo?" chiese lui.

"Una cosa alla volta. Tu stai bene ora?" gli chiese Luke.

"La testa duole ancora un po', ma tutto sommato, sì. Sto meglio ora che siamo usciti da quel luogo infernale."

"Jensen, non essere blasfemo." Disse Luke.

"Ma quale blasfemo! Jared, tesoro, mi dispiace, ma se vorrai finire in Paradiso una volta morto, io non posso seguirti. Preferisco la beatitudine dell'inferno!!"

"Questa è una cosa molto grave!" disse un uomo con la barba bianca e la tunica dello stesso colore, comparso in quel momento, assieme ad altri uomini simili a lui.

"Stava solo scherzando, signore." Intervenne Luke.

L'uomo fece una smorfia. "Ha detto una blasfemia, ma prendiamola pure per uno scherzo."

"E voi chi sareste?" chiese Jared stupito.

"Noi siamo i quattro saggi del Paradiso, governiamo il regno celeste!"

"E Dio?" chiese Jared.

I quattro saggi si guardarono sgomenti, come se Jared avesse fatto un grave insulto.

"Loro non parlano di Dio. Mai. Non con i mortali." Disse Luke.

"Capisco. Potete almeno dirci però, perché Jensen si è sentito male?" chiese Jared.

"Il tuo amico demone si è sentito male perché non è permesso a un demone di varcare i cieli senza trovare un grande ostacolo fisico o mentale che gli dia il libero accesso! Finora tutti si sono sempre chiesti perché noi angeli non aprissimo le porte del cielo anche ai demoni, per guarirli e purificarli, ecco il motivo!"

"Quindi ci avete usato per darci una lezione?" disse Jensen.

"Jensen!!" lo rimproverò Luke.

"I saggi non danno lezioni o punizioni!! Queste sono cose che si infliggono gli umani e quelli della tua razza, semmai!" disse l'uomo, severo.

"Noi abbiamo sempre saputo, per via del nostro potere trascendente, che i demoni non potevano accedervi, senza bisogno di alcuna prova, tuttavia, a volte si necessita di prove fisiche, anche da noi, soprattutto da quando il vostro amore è diventato così popolare, da mettere in dubbio tutto ciò in cui si è sempre creduto, anche su da noi!"

"Quindi....in Paradiso state facendo il tifo per noi?" chiese Jared a bocca aperta.

"Non NOI, inteso come noi quattro, ma le fazioni. Siete riusciti a creare delle fazioni, in lotta, alcuni a difendervi, altri a dire che meritate la dannazione o l'oblio eterno."

"Credevo che voi angeli non castigaste..." disse Jensen, incapace di trattenersi.

"È così, infatti.... e nonostante non ci credi, questa prova è servita anche a tuo vantaggio. Un demone puro, corroso irrimediabilmente dal male, sarebbe stato dilaniato dal dolore, appena avrebbe provato ad accedere al Paradiso, nel tuo caso invece, hai avuto solo un fastidioso mal di testa. Questo significa che la tua natura di mezzo demone potrebbe salvarti dalla dannazione eterna, questo significa che c'è ancora dell'umanità in te, della vita!"

Nonostante l'angelo avesse detto belle parole, Jensen chinò il capo, triste.

"Non sono più vivo da un pezzo." Disse.

"Comprendiamo la tua amarezza. Abbiamo fatto delle ricerche sul tuo conto e abbiamo scavato nella tua vita da umano, comprendendo cosa ti ha spezzato. Ora però, ti chiediamo di raccontare la tua storia anche al tuo giovane amante stregone."

Jensen guardò Jared.

"Merita di saperlo anche lui." Disse Luke per incoraggiarli.

"Vi lasciamo soli per darvi l'intimità di cui avete bisogno, poi verremo di nuovo da voi, per chiedervi di fare una scelta." Disse il vecchio saggio, detto questo tutti e cinque gli angeli, compreso Luke, svanirono.

E così Jensen cominciò a raccontare la sua storia...














Note dell'autrice: 

Lo so, il titolo è fuorviante xd anche io mi ero immaginata di scrivere un capitolo descrivendoli un minimo in Paradiso, ma appena ho cominciato a digitare sulla tastiera, mi è venuta questa idea! xd

Il titolo l'ho scritto apposta così buffo...non fateci caso, ormai sono fuoriiiiiiiiiiiiiiiiiiii.
E siamo a 57 capitoli! E finalmente dopo 57 capitoli, si viene a sapere della vera storia di Jensen! Meglio tardi che mai!

Ve l'avevo detto che non mi dimentico di nulla!!
E poi per il fattore paradiso...mi piace pensarlo più a una cosa che ti faccia smettere di ragionare e di usare i 5 sensi, per questo ho scritto che Jared si sentiva come annebbiato!! ^^  

Voglio la tua magiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora