Subito dopo che Marina uscì dalla stanza di Jared...
"Che hai da saltare così, sorellina?" chiese Tati, mentre Luke la guardava perplesso.
"Succede che tutti quanti la state facendo un po' troppo tragica! Io ho baciato sia Jared sia Jensen e non sono andata né all'Inferno né in Paradiso!" disse Marina. Luke sbiancò e Marina lo guardò con un ghigno soddisfatto mentre mostrava il video ai restanti membri della famiglia.
Luke pensò che era decisamente matta, mentre guardava il video. Matta e goliardica, però aveva stemperato la tensione.
"Adesso che abbiamo stabilito che quello che è successo prima non è una gran cosa, posso andare a farmi una doccia senza pensare di perdermi chissà quale scoop in esclusiva!" disse Marina, alzandosi i lunghi capelli in una coda veloce.
"Marina, aspetta." La fermò Luke.
Marina lo guardò con una certa indifferenza, mal celando una certa rabbia.
"Perché ti comporti così??" le chiese Luke, corrugando la fronte.
"Prego?" chiese Marina, sgranando gli occhi.
"Nel senso che prima baci me, poi Jared e infine Jensen. Non credo che tu sia una che bacia tutti, quindi perché lo fai? È una specie di dispetto?"
Marina lo fissò con rabbia, poi rispose con gelida calma:
"Non ti mollo uno schiaffo perché il due di picche di mio fratello è una punizione già sufficientemente dura per te" disse sotto lo sguardo esterrefatto di Luke.
"Ma prova a darmi un'altra volta della puttana e non rispondo più di me." disse Marina al suo orecchio con voce languida.
"E comunque sì, mi piace baciare la gente!" disse Marina facendo per andarsene.
"Quindi ti è piaciuto anche baciare me?" chiese Luke.
"Oh, Luke, tu non ti chiami mica La gente" sbuffò Marina languida, per poi defilarsi in bagno.
Luke sospirò, grattandosi la testa.
"Prima Jared, poi Marina. La vuoi smettere di fare il Dongiovanni con tutta la mia famiglia?" chiese Pearl arrabbiata
"Beh...Tu e Tati siete già occupate!" rispose Luke.
Pearl spalancò la bocca, offesa.
"E poi, con tutti questi demoni che vi girano attorno, dovreste essere contente che un angelo vi faccia la corte, ecco!"
"Luke, hai bevuto?" chiese Pearl sempre più irritata.
"Non ancora, ma lo farò a breve!!" disse Luke, dirigendosi in cucina, verso il frigo a prendere una birra.
"Ohhh! Sono tutti pazzi in questa casa! Ma certo!! Sarà la casa che fa impazzire tutti!!" disse Pearl esasperata.
*
Era ormai notte e Tati e Misha erano in giardino sul dondolo a chiacchierare.
"Ho sempre amato farlo!" disse Tati.
"Cosa?" chiese Misha.
"Restare a chiacchierare su un dondolo di notte!" disse lei.
"Quindi al posto mio potrebbe esserci anche qualcun altro?"
"No, sciocchino! Sono contenta che ci sia tu!" disse Tati, accoccolandosi contro di lui.
"È stata una giornata impegnativa." Sospirò Misha, accarezzandole i capelli.
"Sì. Jensen e Jared...Jared e Luke....Jensen, Jared e Luke...sembra tutta una tremenda soap opera."
"Tati, a me dispiace molto per Jared, ma, non prendermi per egoista, ti prego, ma non riesco a fare a meno di pensare a mio fratello."
Tati gli diede un bacio sul naso. "Tranquillo, amore, non devi chiedere scusa. Ti capisco."
"Grazie per aver insistito con Pearl affinchè mi parlassi tu, invece di essere lei a farlo. So che si stava quasi innamorando di lui, ma sono comunque felice che me ne abbia parlato tu. Sei la mia fidanzata, la mia donna."
"Che romanticone." Disse Tati, accarezzandogli la testa, poi aggiunse seria. "È stato molto difficile per me, ma poi ho pensato che fosse meglio così. Pearl è una ragazza molto emotiva, sarebbe scoppiata a piangere a causa dei sentimenti che nutre per Gabriel e questo non sarebbe stato di aiuto a te per accettare questa verità....inoltre, hai ragione. Sono la tua fidanzata. Dovevo farlo io."
"Dici che saremmo scoppiati a piangere come due bambini?" chiese Misha ridendo, gli occhi già pieni di lacrime.
"Oh, amore. Non piangere." Disse Tati, prendendo la testa di Misha e mettendosela nel suo grembo.
"Mio fratello è vivo, Tati. Ora che lo so, devo parlare assolutamente con Jensen. lui lo conosceva. Erano amici. Forse può farmi parlare con lui. Forse se Jensen è cambiato, può farlo anche lui!"
"Ne sono sicura." Disse Tati, con voce conciliante.
"Mio padre era un mostro, Tati. Mi ha nascosto per anni, l'esistenza di un fratello. L'ha lasciato morire in una lurida cantina perché era malato. Io non sapevo niente, NIENTE. Se l'avessi saputo, non l'avrei mai permesso. Che cos'avrà pensato di me Gabriel in tutti questi anni?"
"Sei molto buono con lui..." disse Tati.
"So cosa stai pensando. Lui ha rischiato di uccidermi, ma io non gli porto rancore. La vedo più come un'espiazione. Un fratello non dovrebbe mai abbandonare l'altro. Non l'ho fatto consciamente, così come lui non mi ha colpito intenzionalmente. Il fatto che è venuto a trovarmi in ospedale e che poi Luke mi abbia guarito, lo vedo tutto come un segno. Il destino ha intrecciato le nostre vite per darci un'altra possibilità. Attraverso la sofferenza abbiamo potuto espiare e ora possiamo finalmente perdonarci a vicenda!"
"Oh, Mish, parli proprio come un prete, lo sai?"
"Forse in un'altra vita ero una figura religiosa!" sorrise Misha.
"Mmm...povere le ragazze che non potevano averti allora e meglio per me in questa." Disse Tati, baciandolo dolcemente.
"Ti amo, Tati." Disse lui.
"Ti amo anch'io."
"So che è presto, ma se ti chiedessi di dividere con me il resto della tua vita, lo faresti?"
Tati sbiancò. "Stai dicendo..."
Misha si inginocchiò. "Vuoi tu, Tati Padalecki, graziosa e affascinante donzella, prendere come sposo questo damerino buffo e imbranato che ti ama più di sè stesso e ti farebbe felice per il resto della tua vita?"
Tati sussultò e poi gli gettò le braccia al collo, piangendo e ridendo sul suo collo.
"Lo prendo per un sì." Disse felice Misha, poi disse ancora preoccupato: "È un sì, vero?"
Tati non rispose ancora, ma lo baciò a più riprese mentre la sua faccia si riempiva velocemente di lacrime.
*
Misha e Tati non erano gli unici a essere svegli quella notte. Marina non dormiva e non era neanche in casa. Era uscita in discoteca e Luke se n'era accorto e l'aveva seguita.
La guardava ora da lontano mentre baciava un ragazzo dopo l'altro in discoteca.
Forse avrei dovuto chiamare le sue sorelle pensò.
La situazione poi peggiorò quando un tizio cercò di strattonarla in maniera non troppo gentile e Marina si divincolava un po' agitata.
"Lasciami, buzzurro che non sei altro. Ti puzza l'alito. Stammi lontano!"
"Non hai sentito la signorina? Ti consiglio di darle retta." Intervenne Luke.
"Ah sì? E tu chi saresti??"
"Un poliziotto."
Marina e il tipo sgranarono gli occhi.
Il tipo poi scoppiò a ridere. "Fammi vedere un documento, damerino."
"Sì. Subito." disse Luke, fingendo di prendere qualcosa dalla tasca e dandogli poi un pugno.
Il tizio barcollò per un momento, poi reagì e in breve si scatenò una rissa.
"BASTA. SMETTETELA!" gridava Marina.
Non la smisero. Si picchiarono per diversi minuti, finchè la sicurezza non li sbattè fuori entrambi.
"Non finisce qui. Fatti vedere un'altra volta da queste parti e ti faccio finire all'ospedale!" disse il bullo.
"Seee. Voglio proprio vedere!" rispose Luke.
Marina cercò di andarsene, ma Luke la trattenne per un braccio.
"Sei ubriaca. Andiamo a casa."
"Lasciami. Non sei mio padre. Mi hai...mi avete rovinato la serata!"
"Non sono tuo padre, ma sono il tuo angelo bianco, ricordi?"
"Ti comporti molto poco da angelo da quando sei entrato nelle nostre vite."
"Adesso basta, Marina, entra dentro quella macchina o chiamo le tue sorelle!"
"Sei solo un mascalzone prepotente e io....orrrghhhl!" disse Marina, prima di vomitare sull'erba.
"Marina!!" esclamò Luke, prima di accorrere per aiutarla. Le tenne i lunghi capelli con una mano, per aiutarla a vomitare.
*
Durante il tragitto in macchina, Marina si rifiutava di parlare. Luke la guardava ogni tanto di sfuggita. Era una bella ragazza, aveva quei lunghi capelli biondi e lisci come una principessa e il vestitino con delle ricche fantasie, non era volgare e neanche scollato o scosciato. Perché si era ridotta così? Perché si comportava così?
"Che umiliazione." Borbottava lei a vuoto.
Luke capì che stava ancora piangendo.
"Marina, ascoltami. immagino che probabilmente tutta la questione di Jared e di Jensen ti ha scosso. Se vuoi parlare, io sono qui."
Marina lo guardò con odio. "Non puoi fare a meno di nominarli. Se c'è qualcuno che qui ha un problema quello sei tu. Sei ossessionato."
"Forse è così, ma non sono io quello beccato in una discoteca a esplorare le bocche di tutti quelli che incontro e a ingurgitare birra fino a vomitare." Le fece presente Luke.
"Continui a insultarmi!"
"Mi dispiace, io.."
"Sono adulta e vaccinata. Non devo rendere conto a te di quello che faccio. Tu piuttosto, ti stai solo vendicando perché oggi ti ho trattato male."
"Finalmente hai detto una cosa giusta. Mi hai trattato male. Perché?"
"Perché mi hai seguito?"
"E poi perché dici che mi sto vendicando? Sono venuto a salvarti, nel caso ti sia sfuggito."
"Nessuno te l'ha chiesto. Avrei messo a posto quell'energumeno anche senza il tuo aiuto!"
"Mi vuoi dire perché mi odii?" chiese Luke sospirando esasperato.
"Perché stai gettando zizzania tra la mia famiglia."
"Se non sbaglio, sono stato io a guarire Misha quando era in pericolo di vita."
"Sì, è vero, ma poi hai cominciato a essere così..."
"Così come?"
Marina arrossì.
"Marina, così come?"
"Niente." Disse lei.
"Cosa ti da fastidio di me?"
"Lasciami in pace."
"Ok, come vuoi." Disse Luke, accelerando, irritato.
La verità era che a Marina piaceva Luke ed era molto gelosa del fatto che riservasse tutte le sue attenzioni a Jared, ma non l'avrebbe mai ammesso davanti a Luke.
Note dell'autrice:
1) Lo so che vi siete illusi che la proposta di matrimonio riguardasse Jared e Jensen...mi spiace xd2) Lo so, il titolo è da sclero. Mi prendono questi momenti.
3) Marina non doveva essere dipinta così e neanche Luke essere così arrogante. Non so cos'è successo ahhah
4) Se volete rivedere i momenti in cui Misha parla di suo fratello e quando Gabe va a trovarlo, sono nei capitoli 21 e 22!!
5) Sarebbe bello dirvi che ve lo dico per voi, in realtà lo dico anche per me!! Non sapete che fatica per ritrovare quei momenti e non rischiare di fare qualche gaffes xd
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Voglio la tua magia
FanfictionQuesta storia è ispirata al telefilm Streghe, e racconterà di Jared con le sue sorelle. Ovviamente la storia sarà tutta diversa, ma se l'idea vi incuriosisce, vi aspetto :D