Cap 33. L'ascensore

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  Jared e Jensen stavano per alzarsi dal letto, quando un biglietto cadde dal soffitto, sulla sua testa.


"Che diavolo?" disse Jared, prendendo il biglietto.

La scritta diceva:

Gli immorti ti dicono quello che non vuoi sentirti dire e quello che non vuoi ascoltare. Per questo ci stai male.

"Jensen, che diavolo vorrebbe dire?" chiese Jared.

"Non ne ho idea." Mentì Jensen.

La porta della stanza si spalancò e a poco a poco la stanza scomparve.

Erano di nuovo all'ospedale ora e circondati da una piccola folla.

"Jared, scappa!" urlò Jensen.

Continuarono a correre circondati da quelli che ormai sembravano decisamente zombies, fino a quando non vennero separati proprio da essi.

"NO. JENSEN!" gridò Jared, ma Jensen era caduto per terra e non si vedeva giù più.


Jared cercò di raggiungerlo, ma venne spinto e cadde in avanti, andando a finire dentro un ascensore che era rimasto aperto.

Quando ci finì dentro, l'ascensore si chiuse all'istante e lo portò giù.

Jared si alzò lentamente e si sentì cadere un altro bigliettino sopra la testa.

L'ascensore nei sogni, indica la presenza di alcuni ricordi che cerchiamo di rimuovere, ma che stanno a mano a mano affiorando in superficie.

Jared diede a pugni la parete.

"Piantala di giocare con me, bastardo! Dimmi quello che vuoi!!!"

Non ci fu risposta, ma l'ascensore si fermò e la porta si aprì.

Jared uscì, preparandosi a quello che avrebbe trovato, qualunque cosa fosse.

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