Cap 26. Una brutta sensazione

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 Jensen si svegliò,cercando istintivamente il corpo di Jared accanto a lui, ma con sua grande delusione tastò il vuoto.


Riaprì gli occhi e vide quel bellissimo, alto e snello ragazzo davanti alla finestra, che gli dava le spalle.

"Buongiorno." Gli disse.

Jared si voltò, sorridente. "Buongiorno a te."

Si riavvicinò subito a lui, ma restò ai piedi del letto e Jensen si sporse, abbracciandolo per la vita.

"Credo di aver sentito qualcosa...ieri...vogliamo riprendere il discorso?" gli chiese Jared, accarezzandogli i capelli.

Jensen però non gli rispose. Lo strinse solo più forte e Jared avvertì dei brividi di paura.






*

Si trovava al pub, ora. Era stato bene con Jensen. era stato felice.

Anche durante la mattinata, c'erano state coccole e baci, e allora perché avvertiva quella strana sensazione di morsa allo stomaco?


"Bevi alle undici del mattino? Non devi aver passato una bella notte." Disse una voce.

Luke!

"Che cosa ci fai qui?" chiese Jared, indifferente.

"Sei arrabbiato? Bene. Una reazione. Detesto essere indifferente alle persone."

"Non sono arrabbiato con te."

"Ah – ahhhh. Quindi sei arrabbiato con qualcuno." Rise Luke.

"Io non....smettila di manipolarmi!"

"Cappuccino e brioche per entrambi, grazie." Disse Luke alla barista.

"No, Luke, dai...lascia stare. Dopo la birra, no."

"Non fare il bambino capriccioso. Se è per questo non dovresti neanche bere la birra senza aver prima fatto colazione."

"Chi ti dice che non l'abbia già fatta?"

"Perché stanotte sei stato con il tuo *amico* e se avessi avuto intenzione di farla, l'avresti fatta con lui." Sorrise raggiante Luke.

"E che cosa ti suggerisce che se non ho voluto farla con lui, voglio farla con te?"

"Perché nessuno dice no a cappuccino e brioches." Sorrise Luke.

"Veramente nessuno dice no a latte e biscotti."

"Ah – ahhhhh. Quindi guardavi anche te Tom e Jerry. Beccato."

Jared rise. "Ok, facciamo colazione."



*

"Dunque, raccontami un po' perché stai facendo colazione con me e non con il tuo amico procuratore." Disse Luke, addentando la brioche.

"Perché tu hai agito di prepotenza." Disse Jared, scherzando.

"Io sono venuto dopo, no? Allora, perché non sei con lui?"

"Abbiamo passato la notte insieme..."

"Quindi è solo una questione di sesso? Bene, questo mi fa ben sperare." Rise Luke

"Non è....non è solo sesso." Disse Jared a bassa voce.

"Uhm...e allora qual è il problema?" chiese Luke.

"Lui, stanotte mentre lo facevamo, ha....ha detto di amarmi."

"Wow. E magari ora siete in lite perché non gli hai risposto."

"No...cioè, voglio dire, non gli ho risposto, perché....subito dopo abbiamo avuto un...un orgasmo..."

Luke lo guardò a bocca aperta.

"Hai ancora quella birra con te?"

"Non con il cappuccino." Rifiutò Jared, ridendo.

"D'accordo...ehm...vi siete sfogati contemporaneamente ad un momento di solito romantico...e poi? "

"Non gli ho più detto niente...ma perché ho avuto l'impressione che non fosse una vera dichiarazione, ma più un pensiero verso me...come se lui stesse prendendo atto di quello che prova, sai? Mi sono sentito come se stessi...violando un suo sentimento segreto. Come se lui non fosse pronto a dirmelo...e infatti stamattina...quando ho cercato di chiedergli di riprendere il discorso, è stato zitto. Anzi, ha cambiato proprio discorso. Sembrava triste. Voglio dire, piuttosto insolito per uno che ha appena fatto l'amore con una persona che pensa di amare, no?"

"Pensi che abbia un altro?"

"Io...io non lo so...spero di no. "

Luke si passò la lingua tra le labbra.

"Ascolta, Jared. Io non mi fido di quell'uomo e neanche Pearl. Piomba cosi nella nostra vita, allaccia subito una relazione con te...è misterioso, sfuggente..."

"Non è pericoloso, Luke. Te lo posso assicurare."

"Promettimi che starai attento."

"Ascolta...non so cosa ti abbia detto Pearl, ma...mia sorella sarebbe l'ultima che può parlare. Ha portato un uomo in casa nostra il giorno stesso che l'ha conosciuto e ci ha dormito abbracciata. Non può proprio giudicare me."


"Lei non vuole..."

"Basta cosi. Basta cosi." Disse Jared, alzandosi per andare a pagare il conto.


"Aspetta, ti ho offerto io la colazione. Non devi pagare tu."

"Luke, ti prego..."

"Insisto." Disse, porgendo i soldi sul bancone.

Jared lo guardò.

"Permettimi almeno di farmi perdonare per essermi intromesso nella tua relazione." Disse Luke, sorridendo.

Jared cercò di sorridere, ma in verità era molto preoccupato.








*

Quel pomeriggio non migliorò la giornata di Jared. I giornalisti erano arrivati a casa e avevano cominciato a circondare la casa.

Ci volle molta pazienza e l'intervento di Jensen, per mandarli via.

Quando ci fu riuscito, Jared lo circondò in un abbraccio coinvolgente. Non riusciva a credere a quello che aveva fatto.

"Grazie." Gli disse.

"Di niente, tesoro, ma adesso ho voglia di passare una o due orette con te, e magari anche la cena, che ne dici?"

Jared gli stampò un bacio mozzafiato circondandogli il collo. Un bacio che voleva dire chiaramente si.











Note dell'autrice: 

Non è successo niente di grave la mattina, tra Jared e Jensen :) semplicemente mi piaceva il fatto che Jared fosse preoccupato e che non necessariamente dovettero fare colazione insieme. Ammetto di essermene pentita un attimo dopo, perchè davvero sarebbe bello, ma esigenze di trama xd
Ps non so se avete visto Tom e Jerry il film ma la frase "A tutte le bambine piace latte e biscotti" è una citazione di quel film d'animazione ahhah :)) 


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