L'ATTACCO AL CASTELLO
Un boato scosse il palazzo. Sembrava una bomba e invece erano aggressori.
"Invasori!" gridarono tutti, ma non erano demoni. Erano gente nobile, rispettabile, che di colpo si era trasformata in barbari senza pietà.
"Uccidete il demone, a morte il demone!"
Erano tutti quelli che Seth non era riuscito a convincere. Quelli che ancora odiavano i demoni e non erano disposti a credere alla bontà di Dalen, quelli troppo accecati dall'odio, per avere pietà.
Anime nere, corrotte.
Seth si era sbagliato. Il male esisteva già in parte negli uomini, ma non avrebbe permesso che vincesse.
Loro potevano avere la forza, ma loro avevano la magia, fintanto che avevano quella, il male avrebbe sempre avuto un aspetto rivoltante e meschino. Non avrebbe mai vinto. Neanche stavolta.
"A morte il demone, a morte!"
"E pensare che avrei creduto che sarebbe stata la mia gente a fare questo e invece sono normali esseri umani!" disse amaramente Dalen.
"Quella non è la tua gente, Dalen e io non permetterò che ti facciano del male!"
Ci fu una battaglia enorme, persero la vita molte persone. Seth, era così determinato a proteggere Dalen, che non fece attenzione a sé stesso. Stava per subire un attacco da parte del nemico, ma Dalen gridò. "No, non fatelo! Se volete me, eccomi. Sono pronto a morire, ma lasciatelo stare!"
"Dalen, non farlo!" gridò Seth.
Dalen prese la boccetta che aveva nascosta nella giacca e la bevve tutta d'un sorso. Ebbe subito delle forti convulsioni, cadde a terra, vomitando del fluido nerastro.
"NOOOOOO!" gridò Seth.
"Il demone è morto! È morto! È morto!" esultarono i cavalieri feroci. Erano talmente contenti della riuscita della battaglia, che risparmiarono Seth.
"Perché l'hai fatto?" gli chiese Seth, piangendo sul suo corpo.
"Non potevo...non sarei potuto vivere più comunque, se tu fossi morto..." disse Dalen. Una lacrima gli ricadde sulla guancia.
"Forse...forse ci sbagliavamo...forse tu non morirai..." disse Seth disperato.
Dalen sorrise. "Sì invece, sento le forze abbandonarmi. Ma non importa, amore mio. L'amore che tu mi hai dato...era...più di quello che io meritavo..."
"No....Dalen, non lasciarmi." Singhiozzò Seth. Guardò gli uomini festeggiare ancora, li guardò con disprezzo, poi tirò fuori dal mantello la grande chiave di vetro. Guardò sul soffitto, dove la grande cupola di cristallo dominava tutto il castello.
"Volevate la pace? Eccovi la pace!" gridò.
Con uno scatto irato, gettò la chiave di vetro attraverso la cupola, che si infranse.
Milioni e milioni di vetri caddero sulle teste di tutti, mentre Seth trascinò Dalen in un posto riparato, per proteggersi dalle schegge.
La magia che era contenuta nella cupola, si stava spargendo nell'aria, usciva dal palazzo e si disperdeva nel vento, andava via.
"Seth, amore mio, perché?"
"Perché tu, sei più importante di qualsiasi magia, qualsiasi titolo, anche del mio trono. Se è stata la magia a farmi perdere te, io non la voglio più."
"Ma Seth, amore mio, in questo modo l'hai liberata e i demoni ne approfitteranno per impadronirsene, schiavizzando il mondo."
Seth pianse, scuotendo la testa. Si rendeva conto di quello che aveva fatto, ma tornando indietro, l'avrebbe rifatto.
"A me è sempre importato solo di te." Disse piangendo, accarezzandogli la guancia.
"Seth, ti prego, và via, salvati almeno te."
"No! Non ti lascio! Sempre insieme, ricordi? Ce lo siamo promessi quando ci siamo sposati!"
Dalen lo guardò colmo d'amore, capendo che era inutile la sua supplica.
"Seth, se essere questo, mi ha fatto conoscere a te e mi ha fatto avere il tuo amore, io non rinnego più chi ero, perché altrimenti non avrei mai avuto il tuo amore!"
"Anche io non rinnego più questa magia. L'ho odiata fino a pochi minuti prima, ma se non l'avessi avuta, non ti avrei mai conosciuto, perché non avresti desiderato prendermela."
"Solo dopo averti conosciuto, amore mio, ho capito che non desideravo niente all'infuori di te! Io ti amo e ti amerò sempre. Anche dopo la morte." Disse Dalen.
"Anche tra diecimila vite, io e te ci ritroveremo sempre, amore mio." disse Seth.
Il palazzo crollò a poco a poco, ma quella stessa magia che era stata liberata da Jared, creò come delle bolle luminose che avvolsero i due innamorati sfortunati, risparmiandoli dalla rovina delle macerie.
Le due bolle si unirono e si espansero, la bolla si cristallizzò e avvinse i due innamorati, in una teca di cristallo, cui si poteva ancora vedere la magia riflettere sopra.
Seth e Dalen erano abbracciati insieme e così rimasero, in quello che sembrava un sonno profondo.
I genitori del principe e quelli di Dalen, fecero una riunione per piangere davanti alla tomba dei due giovani. I Reali chiesero perdono ai genitori del demone. non avevano saputo capire a fondo la sua natura buona e non l'avevano protetto abbastanza dalla furia della loro stessa gente.
I genitori di Dalen chiesero ai Reali come mai avevano rischiato tanto, a contattarli, ora che la magia era libera nel mondo e avrebbero potuto usarla contro di loro, a tradimento.
La madre di Seth si inginocchiò e disse: "Dovevamo almeno questo a mio figlio."
"La notte che i cristalli hanno ricoperto i loro corpi, sono comparse queste scritte sulla ex cupola:
L'Amore non morirà mai. Passeranno forse decenni, forse un secolo, ma Seth e Dalen torneranno a vivere, perché il Vero Amore, non morirà mai." Disse il padre di Seth.
I genitori di Dalen, andarono via, senza toccare i Reali.
La teca fu messa in una piazza in cui tutti poterono vederla e ammirarla, doveva essere un esempio per tutti, su quanto la distruzione e l'orrore avevano una cieca fede.
I corpi di Seth e Dalen sarebbero rimasti per sempre belli e per sempre giovani, protetti dalla magia dei cristalli.
Seth aveva perso il bianco candore dei suoi capelli. Una volta rinunciato alla magia, i suoi capelli erano tornati al colore che erano, quando era bambino. Un bel castano lucente.
Seth aveva sempre desiderato che Dalen potesse vedere il suo vero colore.
*
Jared e Jensen si risvegliarono dalla trance. Non si erano neanche accorti di essere abbracciati e di star piangendo, in un primo momento.
Anche Luke sembrava provato.
"Ehm...beh, ora se ve la sentite di raccontare quello che avete visto, anche a...."
Jared reclinò la testa sulla spalla di Jensen e fece un gemito di frustrazione.
"Ragazzi..." disse Luke.
"Cosa succede? Hanno visto qualcosa di terribile?" chiese Tati.
Jensen sparì tenendo stretto Jared. Sparirono entrambi.
Le sorelle sussultarono.
"Luke, mio dio, dove sono finiti?" chiese Pearl.
"Lasciateli...andare. Hanno appena subito una scioccante rivelazione. Hanno bisogno di stare da soli." Disse Luke, ad occhi chiusi.
"Luke, vuoi spiegarci???" chiese Marina.
Luke sospirò. "I nobili non hanno mai accettato Dalen. C'è stata un'imboscata al palazzo e stavano per uccidere Seth, ma Dalen, per salvarlo, si è sacrificato. Ha rinunciato alla sua natura demoniaca. Il dolore si Seth era troppo forte e accecato dall'odio, ancora tenendo tra le braccia, il corpo in fin di vita di Dalen, distrusse la cupola che conteneva tutta la magia. La infranse, liberandola per sempre."
Le sorelle erano scioccate.
"I frammenti..." disse Luke, asciugandosi un occhio. "Di cristallo che ne erano usciti fuori, ancora impregnati di magia, si riunirono e formarono una teca di cristallo che li avvolse, ancora stretti tra di loro. una tomba di cristallo che li avrebbe tenuti per sempre giovani e belli."
Le sorelle avevano gli occhi pieni di lacrime.
"Scusatemi...io...ho bisogno di una pausa...dopo vi racconto il resto della storia." Disse Luke, andando a bere qualcosa.
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Voglio la tua magia
FanfictionQuesta storia è ispirata al telefilm Streghe, e racconterà di Jared con le sue sorelle. Ovviamente la storia sarà tutta diversa, ma se l'idea vi incuriosisce, vi aspetto :D