Il sole filtrava attraverso la grande finestra aperta che dava sul balconcino in pietra. I raggi di sole riscaldavano e illuminavano la stanza e Dalen si mosse appena, sotto le coperte.
Le coperte regali, soffici e vellutate del principe.
Avvertì distintamente una mano che gli accarezzava il braccio, piano, quasi intimorita. Erano le carezze che si facevano agli animali selvatici. Prudenti, per timore che potessero sbranarli.
Si girò verso di lui e vide che il suo principe era già sveglio e che lo stava guardando.
Da quanto tempo? Si chiese.
"Da quanto tempo mi stai guardando dormire?" gli chiese.
"Ha importanza?" gli chiese l'altro.
"Sì." Rispose sincero Dalen.
Il principe gli accarezzò di nuovo il braccio con le dita, sorridendo.
"Non lo so. Quando sto con te perdo la cognizione del tempo."
Dalen sorrise. Non sapeva come rispondere a quelle parole, ma gli piaceva sentirle.
"Perché ti fermi?" gli chiese Dalen.
Il principe lo guardò interrogativo.
"Continui a fermarti. Continua. Mi piacciono queste carezze." Spiegò Dalen.
Seth cambiò espressione e sorrise più apertamente. Sembrava sollevato ora. Lo accarezzò meglio e spinse la testa sul suo braccio, poi glielo baciò. Dalen gemette. Avvicinò il braccio per attirare la testa di Seth contro il suo petto e Seth si lasciò andare a quell'abbraccio, baciandolo dopo poco.
Le loro labbra godettero della frizione l'una contro l'altra e anzi sembrarono ammorbidirsi di più allo schiocco dei loro baci.
Si staccarono poi e Dalen accarezzò piano il viso di Seth, guardandolo fiero.
"Questa notte è stata la notte più fantastica, meravigliosa e unica che io abbia mai passato facendo sesso con qualcuno."
"Anche la mia." Disse Seth, baciando la mano di Dalen, che era stretta alla sua.
All'improvviso, Seth si alzò, coprendosi con un lenzuolo bianco, andando alla finestra.
Dalen fece una smorfia di disapprovazione, poi disse teneramente:"Non coprirti. Mi piace guardarti."
Seth sorrise. Forse arrossì, ma non si scoprì. Dalen corrugò la fronte.
"Cosa c'è che non va?"
"I tuoi ti chiederanno cosa ti abbia trattenuto."
Dalen rispose: "I miei?" sentendo però una nota di panico dentro di lui.
"Sì. La tua gente." Disse Seth, senza guardarlo.
Ora Dalen sentiva il panico crescere dentro di sé. "La mia..."
"Credevi di poter ingannare un principe solo con la tua straordinaria bellezza? Combattiamo le Forze Oscure da molti secoli, per non saperle riconoscere, qualsiasi forma adottino."
Dalen sentì lo stomaco contrarsi in una morsa dolorosissima.
"Lo sapevi..."
"Sì."
"E hai fatto lo stesso sesso con me."
"Sì. Volevo farlo."
"Perché?"
"Potrei farti la stessa domanda. Perché seppur sapessi chi fossi, l'hai fatto?"
"Perché io...perché...mi piacevi. Ti desideravo."
"Bene, vedo che su questo abbiamo risposte simili, anzi, direi uguali." Sorrise Seth.
Dalen mosse gli occhi senza capire.
"Sai chi sono eppure ti piaccio?"
Seth sorrise amaramente. Si avvicinò a Dalen e gli fece una carezza.
"Piacermi? Dalen, se mi conoscessi bene, sapresti che io non faccio mai sesso. Faccio l'amore."
Dalen sbarrò gli occhi. "Tu...mi ami? Ma sai chi sono...sono uno di loro. Sono malvagio!"
Seth sorrise amaramente, facendogli un'altra carezza.
"Lo so, ma sei anche adorabile."
"Siamo nemici. Cosa farai ora? Mi ucciderai?" chiese Dalen.
Seth sorrise debolmente, scuotendo la testa, con le lacrime agli occhi. Appoggiò poi la testa contro il suo braccio.
"Non potrei mai farti del male. Uccidimi tu e facciamola finita!"
Dalen sbarrò gli occhi e spalancò la bocca, orripilato, a quella richiesta.
"NO! Non posso! Non voglio!"
"Non hai scelta, ma io sono sereno. Non capita tutti i giorni, che amore e morte vadano a letto insieme."
Dalen sentì una fitta di dolore a quelle parole.
"NO! Neanche io voglio farti del male!"
Seth lo guardò. "È nella tua natura."
"Posso respingerla! Ricordi quando abbiamo fatto l'amore?"
Seth ricordò.
Si stavano spogliando ancora sdraiati nel giardino e Dalen disse preoccupato.
"Non voglio farti del male!"
"Allora non farlo." Rispose Seth dolcemente e divertito.
Come faccio? È nella mia natura. Noi demoni non facciamo sesso dolcemente. pensò Dalen, senza dirlo.
"Puoi farlo, per me?"
Dalen lo guardò e disse: "Posso provare...come si fa? Insegnami!"
Seth rise e gli rispose: "Basta solo che entri piano dentro di me e che spingi non troppo forte da farmi male."
"Io non so...e se non dovessi riuscirci?"
"Segui quello che ti dirò io. Basta che segui la mia voce. Credi di poterci riuscire?"
"La tua voce? D'un tratto sembra così facile. "
"Puoi. Fallo per me."
Dalen si spinse quindi dentro Seth. La frenesia di spingere più forte era prepotente, ma Dalen seguiva i comandi di Seth. "Più piano. Fermati. Continua. Più forte!"
"Ci sto riuscendo, sì, ci sto riuscendo! Come si chiama questo? Perché non può essere sesso come lo conosco io. Come si chiama, principe Seth?"
"Si chiama fare l'amore."
Fino a quando Dalen non ebbe più bisogno di comandi.
"Mi sono controllato. Per te. Posso farlo di nuovo!" disse Dalen.
"E perché dovresti farlo?"
"perché ti amo e neanche io voglio farti del male."
Seth lo guardò disorientato, poi lo baciò. Entrambi piansero mentre si baciavano.
"Oddio, non avrei mai creduto di poter amare così il mio più grande nemico!" disse Seth, accarezzandogli il viso, triste.
"Neanche io, ma ti prego, non vedermi così. Non voglio essere questo per te!"
"Ma tu e la tua gente volete questa città. Il mio regno, la nostra magia."
"Non la voglio più. Non voglio più niente di tutto questo, se devo toglierlo a te!"
"Ma la tua gente lo vuole!"
"Non mi importa."
Seth si alzò. "Quindi i demoni possono amare? Se è così, abbiamo sbagliato tutti giudizio in secoli di lotte tra di noi."
"Anche noi abbiamo sbagliato. La mia gente crede che siete pericolosi, luridi, egoisti e marci, che vi nascondete dietro la luce per non mostrare la vera oscurità che si cela dentro di voi, ma quello che vedo in te, Seth...quello che vedo in te, non è oscurità, ma la luce più pura!" disse, tenendogli il viso.
"Hai detto il mio nome..dillo ancora, dillo per sempre."
"Per sempre?"
"Dalen, governa con me. sii al mio fianco sul trono. Ora per tutti sarai un traditore della tua specie. Se resti a palazzo io potrò proteggerti e amarti. Potrai avere una vita migliore."
"Desideri veramente me al tuo fianco? Come puoi essere sicuro che non ti tradirò?"
"Io mi fido di te..."
"Seth..."
Si baciarono di nuovo sotto i raggi del sole.
*
Le sorelle, Misha e Luke rimasero di sasso, quando videro Jensen, che come un sonnambulo, scese dalla scala e si diresse verso Jared, prendendo a baciarlo con passione, anche se apparentemente sembrava stesse ancora dormendo.
Rimasero ancora più esterrefatti, quando videro Jared non sobbalzare, ma anzi, stringersi di più contro Jensen, ricambiando con passione il bacio.
Sembrava loro di assistere a una scena surreale. Pearl si avvicinò timidamente ai due, toccando la spalla di Jared. Jared non reagì. Provò a spostare Jensen da Jared, ma Jared non sembrò apprezzare e ancora a occhi chiusi, afferrò di nuovo Jensen riportandolo a sé, dopodiché finirono di nuovo sdraiati sul divano, uno sopra l'altro.
"Sembrano posseduti!" disse Marina, spaventata.
"Tranquilli, non sembra che voglia fargli del male." Disse Tati, riferendosi a Jensen, che baciava Jared sulla bocca e sul collo, in modo appassionato ma dolce.
Note dell'autrice:
Ciaoooooo. Pensavate che fosse come per Jared e Jensen che veniva a saperlo dopo molto? E invece lo sapeva dall'inizio! hahha è piuttosto sveglio il nostro Seth! <3
Spero vi sia piaciuto il capitolo! <3
Vi aspetto nel prossimo capitolo, con il risveglio dei nostri due j <3
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Voglio la tua magia
FanfictionQuesta storia è ispirata al telefilm Streghe, e racconterà di Jared con le sue sorelle. Ovviamente la storia sarà tutta diversa, ma se l'idea vi incuriosisce, vi aspetto :D