Cap 45. Tutti amano Jared

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 "Luke, Jensen...perdonatemi...io...io non so che cosa..." diceva Jared farfugliando, tenendosi la testa tra le mani, confuso.


"È tutto ok, Jared. Non devi scusarti. Eri sotto l'influsso del mio potere." Disse Luke.

"Che cosa???" chiese Jensen, adirato.

Luke guardò Jensen, sospirando "Ho dovuto infondergli molta pace per lenirgli tutta quella sofferenza. Purtroppo gli esseri umani non sono abituati alla beatitudine, che è un sentimento che sentono solitamente solo poco prima di baciarsi. Jared in quel momento deve aver confuso quello che.."

Luke non riuscì a finire la frase che Jensen lo prese per la giacca e lo sollevò, infuriato.

"Razza di bastardo. L'hai fatto apposta per farti baciare!!"

"No, lo giuro!! Volevo solo farlo star bene. Non pensavo che..." cercava di difendersi Luke.

"Jensen, ti prego, lascialo!" lo supplicò Jared. "È colpa mia, solo colpa mia!"

Jensen fissò Jared e poi Luke, furibondo, mentre le sorelle stavano accorrendo da Jared.

"Che cosa sta succedendo qui? Cos'avete fatto a nostro fratello??" chiedeva Pearl, mentre Tati abbracciava Jared, che si era aggrappato alla sorellina Tati, piangendo.

"Puoi ringraziare solo quella persona laggiù, se ora non ti riduco la faccia come una poltiglia, verme!" lo stava minacciando ora Jensen, indicando Jared, senza dare ascolto alle sorelle.

"La volete finire?? Jensen, lascialo subito! Stai spaventando a morte Jared!" diceva Marina arrabbiata.

Jensen si voltò verso di lei e le altre sorelle, allentando un po' la presa su Luke.


"Questo viscido verme ha ipnotizzato Jared con il suo lurido potere di angioletto benefico, per costringerlo a baciarlo! Questa è la persona che voi ospitate in casa!" disse Jensen.

Le sorelle si voltarono basite verso Luke.

"È la verità?" chiese Marina.

"Sì, ma..."

Luke non riuscì a finire la frase, che Marina gli diede uno schiaffo.


"Maledizione, non è stato volontario! E poi almeno io l'ho fatto stare bene, dopo che quel mostro demoniaco l'ha quasi ucciso, instillando nella sua mente ricordi dell'inferno!"

Marina spalancò la bocca incredula.

A quel punto Jared prese la parola.

"Non è colpa di Jensen, sono stato io a chiederglielo."

"Jared..." dissero in coro le sorelle.

"Volevo a tutti i costi essergli vicino e sapere tutto quello che lui aveva provato perché volevo dimostrargli che potevo capirlo....non pensavo sarebbe stato così doloroso...Luke è arrivato mentre mi contorcevo dal dolore e ha cercato di farmi star bene. Non ha approfittato di me. Sono stato io a baciarlo!"

"Quindi adesso tu e Luke..." disse Tati, confusa, ancora abbracciando Jared.

"NO, ero tramortito. Non sapevo quello che facevo. Vi prego, andiamo a casa. Viene anche lui." Puntualizzò Jared, guardando Jensen.

Le sorelle continuarono a fissare Luke e Jensen in cagnesco.

Alla fine Pearl si avvicinò a loro, dicendo: "Voi due siete il peggior guaio che sia mai capitato a Jared da qualche mese a questa parte."

I due provarono a protestare, ma Pearl li interruppe, rivolgendosi prima a Luke.

"Non saremo disposte a sopportare altre piazzate e stalkeraggi da spasimante geloso da parte tua rivolti a nostro fratello. Non sta con te ed è meglio che te lo metta bene chiaro in testa e lo lasci in pace; visto che nostro fratello è troppo gentile per dirtelo chiaro e tondo, te lo dico io!"

Luke incassò, chinando la testa, mentre Jensen sorrideva soddisfatto.


Pearl si girò a quel punto verso Jensen, con lo stesso sguardo arrabbiato e gli disse:

"E tu, sappi che l'unico motivo per cui ancora ti tolleriamo dopo tutto il male che hai fatto alla nostra famiglia e a Jared, è solo perché gli hai salvato la vita in quella Torre, ma la nostra pazienza ha un limite, intesi? Puoi tornare a casa con noi, ma se solo farai un'altra volta del male a nostro fratello, te la faremo pagare cara con o senza poteri, siamo intesi?"

Jensen chinò la testa in un silenzioso consenso, mentre Luke a sua volta sorrideva soddisfatto.





*

Una volta che tornarono a casa, Jared era sdraiato nel suo letto, con Jensen che gli accarezzava un braccio, seduto sulla sedia.

"Perdonami." Gli disse Jared.

Jensen lo guardò come se fosse impazzito.

"Per cosa??"

"Per aver baciato Luke."

Jensen scosse la testa. "Dopo tutto quello che ti ho fatto, fino a una mezz'ora fa, cosa vuoi che sia, un bacetto dato a un angelo stronzo, senza neanche un pieno consenso da parte tua?" gli sorrise Jensen.

"Non era pieno e neanche mezzo pieno, te lo giuro. "

"Ok, Jared. Ok. Ti credo." Gli disse Jensen, baciandogli la mano.

"E tu invece puoi perdonarmi per averti fatto star male?"

"Beh...me lo sono meritato. Te l'ho chiesto io e poi sai una cosa? Non sono pentito."

"Cosa??"

"Volevi che ti conoscessi meglio anche in lati non proprio piacevolissimi. A me bastava quello che sapevo, ma confesso che sono contento di sapere anche quello che ho visto ora, perché malgrado il dolore che ho provato, mi sento ancora più vicino a te, Jensen. Non immaginavo che tu potessi soffrire così." Disse Jared, dispiaciuto.

"Jared, ascoltami, nessun dolore che ho provato, sarebbe paragonabile a quello che proverei, se dovessi perderti...quando ti ho visto come morto tra le mie braccia...."

Jared lo guardò stranito.

"Dopo il nostro ultimo pranzo." Disse Jensen a fatica.

Jared deglutì. Jensen si riferiva a quando lo aveva avvelenato.


"Non riparliamo più di quello. Per me non conta più." cercò di dire Jared.

"No, Jared, conta eccome! Tu devi sapere che non ti avrei mai fatto del male, veramente del male! Non ti avrei mai ucciso e nonostante sapessi di non farlo davvero, vederti come morto tra le mie braccia, è stato terribile. Mi sono sentito morire anch'io."

"Jensen..."

"So che ho fatto delle cose orribili, a te e alle tue sorelle, ma ti giuro che cambierò. Sono già cambiato. Voglio fare tutto quanto è in mio potere per farmi perdonare." Disse Jensen, stringendo la mano di Jared e baciandola con devozione.

"Oh, Jensen. io ti ho già perdonato." Disse Jared, abbracciandolo stretto. "L'ho già fatto." Ripetè.

"Jared, io ti prometto che cercherò di farmi voler bene anche dalle tue sorelle. So che ce l'hanno con me e non porto loro rancore per questo. Hanno ragione. Io voglio fare ammenda, ma solo con loro. Solo loro meritano, perché sono le tue sorelle, ma Luke...non chiedermi di fare neanche un passo incontro a lui."

"Jensen, ascolta, lui è un angelo e potrebbe aiutarci..."

"No..È innamorato di te, Jared. Lui mi odia. Farebbe di tutto per averti solo per lui. Mi dispiace ma non ce la faccio ad essere suo amico. Ti ha baciato e ho ancora l'immagine nel cervello."

"Jensen, è colpa mia, sono stato io..."

"No, no, no. Io mi ricordo bene. Hai cominciato tu, ma lui non si è tirato indietro..."

"Insomma, quante cavolo di storie per un bacetto!" trillò una voce. Era Marina che era entrata nella stanza. Jared e Jensen la guardarono straniti.

Marina posò il suo telefono su una sedia e poi andò da Jared e gli stampò un bacio sulle labbra.


Jared sgranò gli occhi stupito del gesto della sorella, ma poi non potè fare a meno di sorridere, fissando lo sguardo sbalordito di Jensen.

"Beh, non hai mai visto un bacio? Jared, tesoro, potresti tenermi questo un attimo? Tienilo fermo così." chiese Marina, dando il telefono a Jared. Aveva azionato l'opzione per registrare un video.

"Insomma cosa..." protestò Jensen. Marina fece un sospiro, poi andò da Jensen e diede anche a lui un fuggevole bacio.

"Oh, mio dio!" disse Jared, lasciando cadere il telefono sul letto, proprio mentre Marina si staccò e Jensen la fissava come se fosse un'aliena.

"Beh, ecco fatto! Tutta questa storia del bacio di mio fratello e Luke è stata presa un po' troppo sul serio. In cucina l'hanno raccontata almeno una decina di volte. È arrivato Misha, così Tati ne ha approfittato per raccontare di nuovo la versione, ancora più arricchita. "

"Arricchita??" farfugliò Jared, sgranando gli occhi, terrorizzato.


"Nell'ultima versione che ho sentito, tu, Jared, gli hai infilato due metri di lingua in bocca a quel poveraccio di Luke! Luke non ha confermato, ma non ha neanche smentito." disse Marina, guardandosi le unghie.

"Io lo ammazzo!!" disse Jensen alzandosi di scatto, mentre Jared arrossiva vistosamente.

"Caaalma! Ancora non ne hai abbastanza di sangue e violenza?" disse Marina, prendendolo per un braccio. "Se vuoi sapere la mia, trovo tutta questa faccenda un po' esagerata. Insomma, mio fratello non è uno stinco di santo e neanche uno taciturno, ma che avesse due metri di lingua da srotolare nella bocca del primo angioletto che viene a ripararci il lavandino, mi suona nuova!"

"Ma che..."

"Ma state tranquilli! Ora vado da Luke e gli farò vedere che anche io ho baciato Jared senza che fosse l'evento dell'anno e ho potuto addirittura baciare Jensen senza essere incenerita o arrostita viva nella lava bollente dell'ade!"

"Marina, no, aspetta..." tentarono di fermarla Jared e Jensen, ma Marina scappò subito dalla stanza.

Quando marina uscì, Jensen si passò una mano tra i capelli, ancora basito.


"Jensen, scusala, ti prego. è un po' matta. Le mie sorelle sono tutte un po' matte." Proruppe Jared, imbarazzato, con una risatina nervosa.

"Jared, non voglio sembrare il classico troglodita, ma...è la seconda persona che ti bacia in una giornata, diversa da me." disse Jensen, sorridendo, ma un po' contrariato.

"Andiamo. Quello con Luke non era un bacio. L'hai detto anche te. E quello di prima...non significa niente. Con le mie sorelle a volte succede." Rise Jared.

Si imbarazzò ancora di più quando vide che Jensen lo fissò costernato.

"Quindi...è un'abitudine tra di voi, questi baci?"

"No, cioè sì! Insomma...è uno scherzo. Un gioco...sono bacetti a stampo, in via fraterna." Rise Jared sempre più imbarazzato.

"Uhm...non ho mai visto fratelli baciarsi sulla bocca...sarà una nuova moda..." mugugnò Jensen.

"Amore, dimmi che non sei geloso." Ridacchiò Jared, poi lo guardò terrorizzato.

"No...no..figurati...capisco. Penso che dopo andrò a baciare mia cugina."

Jared era vicino a Jensen e gli diede una sberletta sul viso, non troppo forte, ma Jensen fece una smorfia di divertimento.

"Scemo. Non hai nessuna cugina." Disse Jared, capendo solo in quel momento, la provocazione, dopodiché lo baciò.

Fu un bacio languido e pieno di sospiri. Quando si staccarono, Jared non gli tolse le mani dal viso.

"È...un'abitudine tra di noi. Non c'è niente di sessuale, credimi."

"No. Scusami tu. È che sono un troglodita maschio alfa e mi dà fastidio che baci qualsiasi altro essere vivente che non sono io. Pure di un animale domestico potrei essere geloso."

Jared rise. "Non ho mai avuto un fidanzato, quindi non ci davo troppo peso, ma adesso che sono felicemente innamorato, direi che possiamo smettere con i baci a stampo."

"Tra di noi? Ma quelli passionali no, vero?"

"Scemo! Parlavo delle mie sorelle!" rise Jared. "Non ci baceremo più." lo provocò Jared.

"E vorrei ben dire! Altrimenti comincio a sbaciucchiarmi anch'io Marina. Già abbiamo rotto il ghiaccio!"

"Ti uccido!"

"Ehi, perché tu puoi baciarle e io no? io sono a favore dell'uguaglianza di diritti!"

"Bacia Luke!"

"Bleahh! Vomito!"

Jared rise spingendo Jensen e sdraiandosi su di lui, baciandolo di nuovo.

"Ti amo." Gemette Jared nel bacio, mentre Jensen lo accarezzava.




Dopo alcuni minuti di baci languidi, Jensen parlò di nuovo.

"Se prova a toccarti un'altra volta, lo ammazzo."

Jared saltò su di scatto. "Jensen, piantala! E poi non potresti, perché è già morto." Gli disse più languido.

"Però posso sempre metterlo al tappeto. Male non gli farebbe."

"Jensen..."

"Mi dà fastidio come ti guarda! Capisco che...è difficile resistere a un bocconcino come te, ma tu sei solo mio. non suo!"

"Ed è così. Senti..." disse Jared, interrompendosi solo per baciarlo di nuovo. "Che ne dici se vado a parlargli adesso?"

"Cosa??"

"Devo chiarire questa situazione."

"Allora lo faremo insieme."

"Jensen...no. Ti prego, devo parlargli da solo."

Jensen fece uno sguardo amareggiato. "Così può raccontarti le cazzate che vuole."

"Non è così. Fidati di me. Voglio mettere in chiaro la situazione, ma non voglio neanche essere troppo duro con lui. Se è davvero innamorato di me, cosa che spero ancora non sia vera, voglio affrontare il discorso con il giusto tatto."

"E se cerca di nuovo di baciarti?"

Jared gli sorrise. "Non lo farà. "

"Ok...ok...Quindi adesso devo andarmene?"

Jared lo fissò. Jensen gli diede subito un altro bacio per rincuorarlo.

"Ehi, non intendevo da questa casa. Io aspetto fuori che il damerino parli con te. Ok?"

"Sì." Gli disse Jared, sospirando sulle sue labbra.

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