Jared e Mika stavano passeggiando insieme per le vie della piccola città. Mika aveva donato a Jared dei vestiti comodi, che si adattassero a quell'epoca.
Jared indossava dei pantaloni marroni morbidi da cowboy e una maglia rossa. Era molto carino.
E poi aveva quegli occhi verdi...
"Ti ringrazio per avermi donato questi vestiti, Mika, ma non dovevi..." cominciò Jared imbarazzato.
Mika fece una risatina.
"Sei gentile, bello, umile, timido ma tosto...e anche bello. Mi piaci Jared. Come ragazzo, intendo, ma pure come persona." Disse Mika.
Jared rimase di stucco. Non era abituato a ricevere dichiarazioni cosi dirette.
"C....che cosa?" chiese.
Aspettò che Mika dicesse qualcosa, ma Mika si limitò a sorridere.
"S...sei uno che...non gira intorno alle cose, eh?" chiese, imbarazzato.
"No, non mi piace girare intorno alle cose. Se mi piace qualcuno, lo dico. Chiaro. Lampante...non voglio metterti in imbarazzo più del dovuto, però, visto che capisco che sei già impegnato."
Mika sembrava tranquillo, a differenza di Jared.
"T-ti stai sbagliando. Sono libero, invece."
"Davvero?" chiese Mika stupito.
"Da cosa hai dedotto che fossi impegnato?"
"Beh, cammini senza praticamente guardare o renderti conto della scia di lunghi spasimanti, uomini e donne, che ti lasci dietro.."
"Ma che cosa dici??"
"Andiamo, Jared...cammini, lasciando dietre occhiate lascive e cuori infranti. Non degni di uno sguardo nessuno. Non ti accorgi della tua bellezza o semplicemente non ti accorgi di loro perché c'è qualcun altro nel tuo cuore?"
"P-perdonami, ma non sono abituato ad avere a che fare con persone cosi sfacciate."
"Ti irrito perché ti ho detto che mi piaci o perché ti metto di fronte alla dura realtà? Forse non stai assieme a questa persona. Forse i tuoi sentimenti sono combattuti..."
"In questo momento sto pensando che mi sono pentito di essermi imbattuto in questa conversazione.."
Mika però non lo lasciò stare, anzi, continuò a tormentare Jared, ridendo e prendendolo in giro, e Jensen che stava passando di li, ovviamente con indosso una maschera e una lunga parrucca nera, li vide.
Vide Jared scherzare con quello sconosciuto e gli montò dentro una rabbia primordiale.
Aveva capito che con Jared era in atto una specie di flirt più o meno celato o mal celato, ma ancora prima di realizzarlo del tutto, doveva vederselo fare lo scemo con un altro!
Come cazzo si permette di prendere in giro le persone? È solo uno stronzo! E poi chi cazzo è quello? Adesso vado li e gli spacco la faccia e se mi chiedono perché, dico: cazzo, ma come! Tu non sei Pasquale?
Fece due passi avanti e l'avrebbe fatto davvero, se non fosse stato per una fila di passanti che gli tagliò la strada, nascondendogli la visuale.
Maledizione!
Li rivide un po' più distanti, davanti ad un altro uomo.
Forse se la fa anche con lui! Forse anche quello vuole menare *occhi azzurri * adesso vado a dargli manforte e poi spacco la faccia anche a luipensò Jensen, ormai perso nel suo delirio.
Quando si avvicinò, però, senti l'altro uomo chiedere a Jared se voleva conoscere l'iniziale del nome del suo amore.
Jensen rimase di stucco e si avvicinò di più.
"Dimostralo!" disse allora Jensen.
Jared si voltò verso Jensen, anche se sotto la parrucca e la maschera che gli nascondeva il viso, non lo riconobbe.
"Facciamolo." Disse Jared.
"Bene. Per prima cosa devi riempire il tuo cuore con pensieri d'amore" disse lo sconosciuto prendendo una mela e tagliando via una fetta di buccia. "Ora soffia su di essa."
Jared soffiò e lo sconosciuto fece cadere la buccia nella bacinella ricolma d'acqua.
Jared rimase però a fissare lo sconosciuto, del tutto dimentico di Mika vicino a lui e della buccia e Jensen si sentiva decisamente a disagio.
"Una j. Il nome del tuo amore inizia per la J!" disse l'uomo.
Jensen era stupefatto, ma strabuzzò gli occhi ancora di più quando Jared mormorò "Jensen..."
Subito la sorpresa però lasciò il posto alla rabbia quando Mika prese Jared sottobraccio e lo portò via.
*
Jared era ora seduto in mezzo all'erba in una pianura. Jensen lo ritrovò li per caso – o forse lo stava seguendo? – e si fermò a guardare, senza farsi vedere.
"Verderasus Fogliem Tristan Dracunis....Verderasus Fogliem Tristan Dracunis...."
Jensen era ipnotizzato. Era la prima volta che vedeva Jared compiere delle magie sotto i suoi occhi.
Jared stava incanalando la magia nell'energia delle piante e la stava buttando su di lui. Sorrise a sentirsela addosso, e poi la ributtò fuori, restituendola alle piante.
Jensen pensò che era meraviglioso, poi vide Mika avvicinarsi di nuovo a Jared.
"è fantastico, Jared..." disse Mika.
"Grazie, ma io non sono granchè. Sono le mie sorelle Marina e Pearl che hanno il dono di comunicare con le piante e farle fiorire...non io..."
"Ah, si, e che cosa le dicono?" chiese Mika, suadente, un po' troppo vicino all'orecchio di Jared.
Jensen non ci vide più e fece scattare un'onda di energia malevola che li affiancò e scattò contro l'albero, ferendolo.
Mika e Jared erano sconvolti e si guardarono intorno spaventati, cercando il colpevole, ma Jensen era fuori dalla loro visuale.
Jared poi tornò a guardare l'albero. Jensen si accorse che aveva sul viso un'espressione ferita.
L'aveva ferito!
Jensen si senti mancare le forze in quel momento e desiderò poter far tornare indietro il tempo, ma non poteva!
Jared si affiancò all'albero, toccando la sua corteccia, con sguardo triste.
"Torniamo a casa, Jared...non è sicuro qui fuori..." disse Mika.
Jensen intanto era già sparito.
*
Nel frattempo, Tati stava cercando, con l'aiuto delle sorelle, di mettersi in contatto con Jared.
Era in soffitta in quel momento, seduta sul pavimento, circondata da cristalli bianchi.
"Jared...Jared...mi senti?" chiese al nulla.
Riapri gli occhi, demoralizzata.
"Sei riuscita a sentirlo, sorellina?" chiese Pearl.
"Ho sentito solo il suo dolore! Soffriva perché un'onda di energia malevola ha colpito un albero! Avrei tanto voluto consolarlo, ma non potevo!" disse la gemella di Jared.
Marina e Pearl si guardarono.
"Dunque Jared è seguito...da chi?" si chiese Pearl
*
Mika tornò a casa prima di Jared, ma quando entrò, vide Jensen nei panni del demone Ratish in corridoio.
"Ma cosa...Charlotte!!" gridò Mika.
Jensen attaccò duramente Mika, rifilandogli un pugno.
"Devi stare lontano da.... La tentazione di dire Jared, era forte, ma si trattenne.
"dagli stregoni." Disse infine.
"Lascia andare Charlotte, ti prego. è incinta!" supplicò Mika.
Jensen lo guardò, in quel mentre arrivò la strega.
"E il bambino è nostro." Disse, sorpassandoli, dirigendosi in camera.
Jensen guardò Mika sprezzante.
Mika ebbe uno scatto in cui i suoi occhi divennero bianchi e Jensen sussultò di sorpresa. Sentiva i piedi alzarsi da terra.
"COSA STA SUCCEDENDO??" chiese Jared, che non aveva fatto la strada con Mika e per questo era arrivato dopo.
L'urlo di Jared spezzò il contatto mentale di Mika.
"M....Maledetto!" disse Jensen, scaraventando Mika contro il tavolo.
"NO!" urlò Jared.
Nel frattempo, la strega stava cercando di portare Charlotte fuori di li.
La ragazza però si dimenava e si accasciava a terra.
"Alzati! Ti ho detto che non ho tempo da perdere!"
"LASCIALA STARE!" gridò Jared.
" ANIMALE!" ruggi Jensen alla donna. "NON VEDI CHE STA PER PARTORIRE??" aggiunse.
"AHHHHHHHH. AHHHHHH IL MIO BAMBINOOOO" gridò Charlotte.
"Lasciate che l'aiuti, vi prego!" supplicò Jared.
Era cosi straziante che Jensen lo lasciò fare. La strega provò a ribellarsi, ma Jensen la fulminò con lo sguardo.
"SPINGI, SPINGIIIII!" gridava Jared.
Jensen non poteva restare fermo senza fare niente, e aiutò Jared a far uscire il bambino, mentre Jared lo guardava sorpreso.
"AHHHHHHH!" urlò ancora la donna, e finalmente il bambino nacque.
"è un maschio, Charlotte." Gli disse Jared, prendendolo, e sorridendo. Charlotte nonostante tutto, riusci a sorridere.
Mika arrivò in quel momento e riusci a prendere il bambino. Stava per scappare, ma Jensen fece roteare una palla di energia che diventò subito incandescente e infiammò la porta.
"Eri tu quello di oggi pomeriggio!!" realizzò Jared sgomento.
"Si." Sorrise Jensen.
"Datemi quel bambino e forse non vi ucciderò." Disse la strega malvagia, facendo un sorriso.
Jared prese il comando della situazione e sollevò con il suo potere, sia Jensen che la strega.
Era uno sforzo che gli costava molto e non poteva resistere a lungo.
"Mika, porta Charlotte e il bambino fuori di qui. Presto!"
"No, non ti lascio solo!"
"Vai!!! Non resisterò a lungo!!"
Mika prese Charlotte e portò lei e il bambino fuori, uscendo dalla finestra.
Ovviamente Jared non resistette a lungo e senza il libro di incantesimi non sapeva come fare per sconfiggerli. Aveva bisogno delle sue sorelle.
Come previsto, la strega e il demone tornarono liberi dal suo potere abbastanza presto e con i piedi per terra.
Jensen ruggi di rabbia e si avvicinò a Jared, mettendogli le mani al collo.
"AHHHH- ARGH!" disse Jared annaspando.
Jensen lo guardò. Era arrabbiato. MOLTO arrabbiato.
"Coff. Coff..."
Ora Jared aveva gli occhi lucidi.
"Coff..."
Ora aveva messo una mano sulla sua cercando di liberarsi, e aveva gli occhi gonfi di lacrime.
Jensen mollò la presa, guardandolo spaventato, mentre Jared cercava di riprendere il respiro.
Il contatto della sua mano contro la sua l'aveva fatto rabbrividire...vedere le lacrime nei suoi occhi l'aveva gelato....
Jared lo guardò ancora. Sembrava sorpreso.
La strega ruggi ancora. "Perché non l'hai ucciso?? Adesso ci penso io!!"
Prima che Jensen potesse fare qualcosa però, Mika proruppe di nuovo da solo nella casa e questa volta non falli.
Andò dritto verso la strega, la toccò sulla fronte e questa cadde a terra svenuta.
Jared lo guardò scioccato.
"Non è morta, è solo svenuta, ma lui invece..." disse, guardando minaccioso il demone, ma Jensen a quel punto spari alla velocità della luce.
*
"Non so come ringraziarti." Disse Charlotte, abbracciando Jared.
"Ora la strega cattiva è in prigione. Una prigione rinforzata con la magia. Non uscirà di galera tanto presto e pagherà per i suoi crimini. "disse Mika.
"Ne sono felice." Disse Jared.
"Jared...a proposito di quel nostro discorso..."
"Tranquillo, Mika. Non scusarti. Avevi ragione, sai? C'è davvero qualcuno nel mio cuore, ma non so se anche io lo sono nel suo..." disse Jared, sorridendo malinconico.
Mika sorrise, anche se gli dispiaceva un po'. "Per scoprirlo dovrai tornare nel tuo tempo." Disse.
"Si...ma non so come fare...scusatemi, vado a fare un giro." Disse Jared, un po' triste.
*
Jared tornò nel luogo dove quel pomeriggio erano stati attaccati dalla sfera d'energia del demone.
Non sapeva neanche lui perché ci era tornato, sapeva solo che si sentiva triste e il suo cuore l'aveva spinto li.
Jared alzò poi lo sguardo e guardò albero.
Sussultò dalla sorpresa, quando vide che non c'era più nessuno sfregio sulla corteccia dell'albero.
Si avvicinò estasiato, accarezzando l'albero.
Non poteva sapere che Jensen poco lontano, assisteva alla scena, sorridendo.
Era tornato alla casa della strega e aveva rubato alcune pozioni magiche per guarire l'albero.
Lui! Un demone. Un demone che usa della magia per guarire! Era assurdo.
Eppure l'aveva fatto.
Note dell'autrice:
.vi svelo una curiosità quasi soprannaturale...ho rivisto un episodio di streghe, che sarebbe quello del tuffo nel passato, per ispirarmi a questi capitoli, e appunto c'era questo tizio dagli occhi blu, che si chiamava Micah...io prima ancora di sapere che si chiamava cosi, mi è venuto in mente di dare appunto al ragazzo che si è infatuato di Jared, questo nome, l'ho proprio inventato cosi xd e si chiamava davvero cosi!!!
aahahahaha
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Voglio la tua magia
Fiksi PenggemarQuesta storia è ispirata al telefilm Streghe, e racconterà di Jared con le sue sorelle. Ovviamente la storia sarà tutta diversa, ma se l'idea vi incuriosisce, vi aspetto :D