"E in mezzo a tutto questo casino, tu ci sei"
Blake Oliver Carter.
Manhattan, New York."Non... fiatare, non... dire niente, non..."
"... ti rendi conto? Ti rendi conto di quello che hai appena fatto? Hai preso una metropolitana, da sola e per di più nel Bronx, quando ti ho chiesto per favore di non... farlo, perché è pericolo, ma tu..."
"... non è questo il momento giusto per parlarne, stanno arrivando gli Hunter perciò chiudi il becco, subito" sospira profondamente mentre Jefferson, seguito da idiota Scott, entra in ufficio.
"... in quel quartiere è poco raccomandabile prenderla, soprattutto per una ragazza da sola... se fosse successo qualcosa?"
"Ho detto che non è questo il momento e poi... smettila di essere così... esagerato, stiamo parlando di una metropolitana presa in pieno giorno e nell'orario di punta, non di una metropolitana presa in piena notte, deserta e sola"
"... non hai la minima idea di quanto io sia stato in pensiero, dannazione tu..."
"... cominciamo subito? Non ho tempo da perdere, mi aspettano in tribunale tra meno di un'ora quindi ho pochi minuti da dedicarvi" Jefferson, si siede, interrompendo me e Mia.
"Da dove vorresti cominciare? Dal risarcimento, magari?" chiede lei.
"Ottima notizia... pagherete i sedicimila dollari richiesti?"
"Assolutamente no, scordatelo, con risarcimento intendo il risarcimento danni che voi due verserete sul conto corrente del mio assistito entro e non oltre tre mesi... tre mesi, partendo da oggi..."
"Scherzi, vero?"
"... mi sono permessa di fare un paio di conti" continua Mia, strisciando verso Jefferson due fogli scritti al computer. "Sul primo foglio, come si può leggere, ho trascritto un elenco dettagliato dei danni che Blake ha subito da Scott, inclusi i furti in casa e il furto dei gioielli, mentre nel secondo foglio troviamo la cifra esatta che chiedo per il mio cliente"
Intravedo, sul secondo foglio una cifra che include cinque zeri e per un attimo, il mio respiro si blocca.
"... mi sembra un risarcimento più che giusto, più che onesto, considerando anche i mesi di reclusione in carcere che Blake ha dovuto scontare, da persona innocente"
"Ripeto: stai... scherzando?"
"Non scherzo mai quando si tratta di lavoro e dovresti saperlo" risponde, tanto decisa quanto acida. "E sappiate che se voi due, per qualunque motivo, per qualunque assurdità, vi rifiuterete di risarcire il mio cliente entro i termini decisi, andremo dritti in tribunale"
"Centomila dollari sono uno... sproposito..."
"Sono fin troppo pochi, credimi" Mia insiste, avvicinandosi a me.
"... non... firmerò mai un assegno con quella cifra, mi dispiace"
"Stai forse cercando di dirmi che ti rifiuti di risarcire il mio cliente?"
Con aria di sfida, Jefferson la guarda.
"... sai Jefferson, non so quanto convenga a te e a tuo figlio Scott venire in tribunale" continua lei, appoggiandosi con la schiena alla sedia. "Ho in mio possesso fotografie che testimoniano l'innocenza assoluta di Blake e la colpevolezza di Scott, ho un testimone pronto a parlare in qualsiasi momento, ho delle copie di denunce abbastanza recenti per furto, rissa e violazione di domicilio a nome di Scott Hunter e infine ho..."
"... adesso basta, chiudi immediatamente la bocca, chiudi il becco" urla proprio lui, Scott idiota Hunter, mentre in maniera violenta picchia forte il palmo della mano sulla scrivania, davanti a Mia. "Potrai anche avere un milione di prove contro di me, ma ricordati chi sono, sono un Hunter e la famiglia Hunter, vince tutto, vince qualunque cosa, soprattutto contro di te... povera illusa, povera regina delle illuse" lancia, per aria ogni singolo foglio appoggiato sulla scrivania. "E non pensare che questa merda potrà etichettare me come un mostro e lui come il buono, il finto, buono"
Con un diavolo per capello, mi alzo. "Hai sbagliato momento, attimo e giorno per prendertela con lei, idiota..."
"... siediti Blake, non ne vale la pena"
"Ipocrita, sei solo e soltanto un... ipocrita"
"Meglio ipocrita che bastardo"
"Blake dannazione no" alza la voce Mia, stringendomi una mano intorno al braccio. "Datti una calmata"
"Faccio di meglio, me ne vado" con rabbia, guardo prima Jefferson e poi Scott. "Preferisco di gran lunga tornare dietro le sbarre anziché passare altri minuti nella stessa stanza con questi due"
"Non scomodarti, ce ne andiamo noi..."
"... assolutamente no, nessuno va da nessuna parte, l'incontro non è ancora finito" Mia, sbraita, gesticolando.
"... ci vedremo tra qualche settimana in tribunale Blake, mentre noi Mia, ci vediamo questa sera, a cena"
"Non dire idiozie Jefferson, la cena è stata cancellata"
"Nessuna cena del mercoledì a casa Moore è stata cancellata, i tuoi genitori hanno organizzato la serata come ogni mercoledì" sorride, avvicinandosi alla porta. "Le abitudini non cambieranno mai, le famiglie Hunter e Moore si riuniranno sempre, anche se voi figli vi dichiarerete guerra per tutta la vita"
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Unforgettable ~
Romance- Lui grazie a lei aveva imparato ad amare, aveva imparato il significato della parola amore, mentre lei, grazie a lui aveva imparato cos'era la follia - ▫️UNFORGETTABLE: PRIMO LIBRO DI TRE.