L'estate era ufficialmente giunta al termine; la fredda aria di settembre era già arrivata in città, cogliendo di sorpresa gli abitanti abituati al dolce caldo e al sole.
Questo era nascosto da numerose nuvole grige, quasi del tutto scomparso dietro di esse.
Le scuole erano ricominciate e, insieme a queste, anche il lavoro degli adulti che non erano molto vogliosi di tornare nei loro uffici.
Le strade erano del tutto deserte, pochi erano gli anziani intenti a fare una passeggiata, tutti preferivano restare nelle loro case per non combattere il freddo pungente.
Al contrario loro, c'era un ragazzo però che non era d'accordo con tutte queste persone; lui camminava, immerso nei suoi pensieri, sul marciapiede di Modena, la piccola città che quasi tutti amavano.
Aveva le cuffie nelle orecchie e la sigaretta tra le labbra, guardando di tanto in tanto a terra per scalciare qualche sassolino.
Questo ragazzo era, precisamente, Federico Rossi; aveva i capelli tinti di bianco fino al mese scorso, col passare del tempo però la ricrescita mora naturale era quasi del tutto comparsa, ciglia lunghe sbattevano sul volto angelico del ragazzo mentre delle labbra carnose ed invitanti riempivano il tutto.
Era un ragazzo alto, dolce e spensierato, un ventitreenne diverso dagli altri.
Amava la natura e tutto ciò che la accomuna, amava particolarmente perdersi nella musica.
Oltre ad essere un bel ragazzo d'aspetto, era anche un ragazzo dal cuore d'oro e simpatico, sempre pronto e disponibile ad aiutare qualcuno in difficoltà.
Una persona da cui prendere esempio, assolutamente.
Per concludere, gli occhi azzurri ghiaccio lo rendevano più bello di quanto già era.
Questi erano particolari; non erano il solito colore azzurro che tutti potevano vedere e trovare ovunque, i suoi erano speciali.
Dietro questi si celava tutto il dolore che quel ragazzo aveva provato e che continuava a provare, ecco perché era raro che uscisse quando le strade erano colme di persone, preferiva uscire quando non c'era nessuno.
Il corpo era muscoloso e tatuato, maggiormente sulle braccia, e possedeva anche un sorriso che faceva incantare.
Aveva intenzione di dare una svolta alla sua vita, e con l'aiuto delle giuste persone era convinto di farcela.Dopo non pochi minuti di camminata, il ragazzo decise di entrare dentro ad un bar per poter ordinare qualcosa di caldo.
"Federico, che piacere vederti!" Disse una barista, che ormai conosceva il biondino da diversi anni; aveva passato con lui tutte le sue disavventure, lo considerava un fratello.
"Ciao, piccola Khloè." Disse il bianco, prima di salutarla dandole un bacio sulla guancia.
"Come stai? Sono giorni che non ti fai sentire." Disse Khloè, l'altro sorrise abbassando poi lo sguardo.
"Mi dispiace non essermi fatto vivo, ma sai come sono fatto." Gli ricordò l'amico.
"Certo tesoro, non lo metto in dubbio, ma dovresti seriamente andare avanti, non devi stare sempre in casa a ripensare e ripensare, non ti fa bene." Disse, sincera, Khloè. "Comunque, cosa vuoi ordinare?" Aggiunse.
"Vorrei un cappuccino caldo, grazie." Rispose Federico, vedendo la ragazza scomparire dietro il bancone.
Khloè aveva conosciuto Federico in prima elementare, subito quei suoi occhi azzurri non erano passati inosservati alla ragazza che voleva averlo come amichetto.
Khloè era una ragazza alta, esattamente come Federico, aveva i capelli biondi naturali con ormai la tinta color ghiaccio dalla cute in poi.
"Ecco a te il cappuccino, Fefè." Disse Khloè, vedendo il ragazzo sorridere.
"Fefè" era il primo soprannome che gli venne dato alle elementari, tutto merito della ragazza bionda.
"Quanto mi piace vederti sorridere, non voglio vederti triste piccolo." Gli disse la ragazza, raggiungendo Federico dietro al bancone per poi abbracciarlo. "Sai che io ci sarò sempre per te, sei tutto." Aggiunse, facendo sorridere l'altro.
"Grazie." Sussurrò il bianco, prima di vedere la ragazza tornare al lavoro.
"Ma guarda chi c'è." Disse una voce alle spalle di Federico, una voce che con gli anni aveva imparato a conoscere.
Si voltò e sorrise alla vista di un ragazzo dai capelli scuri con il ciuffo grigio, poco più alto di lui, stretto nel giubbotto verde militare.
Era Yuri, il suo migliore amico.
Questo si avvicinò a lui, prima di abbracciarlo e sedersi accanto a lui.
"Ciao, Yuri." Disse Federico, prendendo un altro sorso del cappuccino.
"Mi fa piacere vederti in giro, Fè." Gli rispose Yuri. "Stavo giusto per venire a casa tua per chiederti una cosa." Aggiunse.
"Dimmi tutto." Disse Federico, terminando il cappuccino.
"Ha da poco aperto una palestra al centro della città ed io avevo intenzione di iscrivermi, volevo chiederti anche se ti andava di venire con me, in più domani ci sarà la prova, precisamente alle tre." Propose il suo migliore amico, quasi consapevole del fatto che l'altro avesse rifiutato.
L'altro ci riflettè un po', prima di aprire la bocca e parlare.
"Accetto." Disse Federico.
Il suo amico sgranò gli occhi, Federico aveva sempre rifiutato ad ogni sua proposta, che sia della discoteca e quant'altro, da quando era successa quella cosa diversi mesi fa.
"C- cosa hai detto?" Chiese, incredulo, Yuri.
"Ho detto che accetto, verrò con te in palestra." Rispose Federico, e Yuri era quasi convinto di poter scoppiare a piangere dalla gioia da un momento all'altro; odiava vedere il minore in queste condizioni.
"Ma sei sicuro di questo?
Non è che poi ci ripensi e vuoi mandare tutto all'aria come già è successo diverse volte?" Chiese, per sicurezza, Yuri.
"Sono sicurissimo di questo." Rispose il bianco. "Ho intenzione di cambiare la mia vita, di renderla migliore." Aggiunse, prima di uscire dal bar.
Federico era convinto più che mai di ciò e non sapeva che, in quella palestra, c'era la persona giusta per rendere tutto questo possibile.----------------------------
Ehi🎈
Eccomi tornata con una nuova storia, spero che come inizio vi piaccia!
Federico ha un passato strano, cosa sarà successo secondo voi?
Federico si iscriverà alla palestra, chi sarà mai la persona giusta che troverà lì dentro?
Alcune di voi già mi conoscono per le precedenti storie che trovate, ovviamente, nel mio profilo: se avete intenzione di andarle a leggere, a me farebbe piacere.
Per chi non sa chi sono, mi presento: mi chiamo Valentina, ho tredici anni e sono di Roma.
Amo particolarmente la scrittura, come forse già avrete intuito, e seguo i bimbi da quasi due anni.
Non so dirvi con precisione quando continuerò a scrivere questa storia, probabilmente venerdì o il fine settimana!
Se volete, lasciate un piccolo commento dove date una vostra prima impressione, mi piacerebbe molto!
Per qualsiasi cosa, potete trovami nei seguenti social:
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Twitter - @/coccolamjvfede
Vi mando un bacione enorme, al prossimo capitolo💕
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Istruttore || Fenji
FanfictionUna storia dove il giovane ventiquattrenne Benjamin Mascolo decide di aprire una palestra tutta sua. Ma cosa succede se Federico Rossi, un ragazzo ventitreenne dai capelli tinti di bianco, decidesse di iscriversi con il migliore amico alla palestra...