Il sole che aveva dominato per la maggior parte della giornata stava svanendo, sempre più velocemente, dentro l'acqua marina.
Il freddo di fine settembre non era affatto fastidioso per gli abitanti della città che si erano riversati nelle strade per raggiungere qualche fast food o quant'altro.
Nella palestra di Benjamin ancora c'erano delle luci accese: dentro questa, erano presenti i due ragazzi intenti a dare l'ultima sistemata, sorridendo ogni qualvolta i loro sguardi si incontrassero.
Federico era felice come non mai all'idea di aver chiarito con l'altro, non sapeva il motivo, ma in sua compagnia tutto era più bello.
"Senti Fè, questa sera hai da fare?" Chiese Benjamin, passando una mano dietro alla nuca.
"No, non ho programmi." Gli rispose Federico, intento a sistemare delle scatole.
"Ti va se andiamo a mangiare insieme da qualche parte? Sono arrivate le otto ed io ancora non ho preparato niente e penso che neanche tu." Propose l'altro. "Sempre se per te non è un problema." Aggiunse.
Un radioso sorriso si fece spazio sul volto del bianco che, lasciando tutto com'era prima, si avvicinò a passi lenti al maggiore allacciando poi le braccia intorno al collo.
"Poi vieni a casa mia?" Gli chiese Federico.
Il moro annuì, felice di poter passare una serata con l'altro.Una volta chiusa la palestra, i due ragazzi si avviarono verso una pizzeria non distante dal centro.
Dopo aver parcheggiato la moto entrarono nella pizzeria e presero posto al tavolo.
"Ben, io vado un secondo al bagno." Disse Federico, togliendo la giacca.
L'altro annuì, seguendo, con lo sguardo, la figura di Federico sparire poi dietro il bancone.Federico era appena uscito dalla porta in legno, totalmente immerso nei suoi pensieri: senza volerlo, andò a sbattere contro qualcuno, cadendo con un tonfo a terra.
"Oddio, perdonami davvero." Disse una voce leggera.
Federico alzò gli occhi e incontrò quelli di un ragazzo dai capelli castano scuro, con un ciuffo biondo a ricadere sul suo volto ben marcato.
Questo diede una mano al minore ad alzarsi, il quale perse qualche secondo ad osservare gli occhi del ragazzo: erano azzurri, un po' più scuri dei suoi.
"Tranquillo." Gli rispose il bianco.
"Aspetta, ma io già ti ho visto da qualche parte." Disse il ragazzo, cercando di ricordare. "Tu sei quel ragazzo nuovo che viene nella palestra di Mascolo!" Esultò poi.
Federico annuì, non capendo tutta questa felicità da parte dell'altro.
"Come mai tutta questa allegria?" Chiese Federico, quasi infastidito.
Il ragazzo si ricompose presto, facendo un colpo di tosse.
"Perdonami se ti ho infastidito, è che sei davvero un bel ragazzo e sono un po' di giorni che voglio parlarti, ma non riesco perché sei sempre con Benjamin." Disse il ragazzo. "Comunque io sono Harvey." Rispose il biondo, porgendo una mano all'altro.
"Io sono Federico, piacere di conoscerti." Gli disse l'altro.
"Ti va se magari ci conosciamo meglio? Semmai poi ti invito a prendere qualcosa al bar insieme, se vuoi." Propose Harvey.
"Non ti prometto nulla, ma ci penserò su." Disse Federico, abbastanza stufo della conversazione e sorpreso dall'interesse che quel ragazzo aveva per lui.
Lo salutò con un gesto della mano, per poi tornare da Benjamin.
"Finalmente sei tornato, stavo per chiamare la polizia." Rise il moro.
"È che ho appena conosciuto un ragazzo, dice di venire in palestra dove siamo noi." Gli disse Federico.
"Ah sì? E chi è, se sai il nome?" Chiese l'altro.
"Harvey." Rispose il bianco.
Benjamin fece una smorfia quasi disgustata, prima di prendere un sorso dell'acqua che il cameriere gli aveva gentilmente portato.
"Quel ragazzo non mi è mai piaciuto per niente." Disse Benjamin.
"E come mai?" Gli chiese.
"Perché mi dà l'aria di un ragazzo che si appiccica spesso, poi butta gli occhi sempre alle persone sbagliate." Gli rispose Benjamin.
Il minore era pronto a ribattere, ma le pizze dei due ragazzi arrivarono e così decisero di gustare quella prelibatezza, parlando di argomenti più allegri.La cena era ufficialmente giunta al termine; Benjamin aveva da poco pagato il tutto e Federico, intanto, stava fumando la sua amata sigaretta.
"Eccomi." Gli disse il moro. "Andiamo a fare una passeggiata?" Aggiunse.
Il più piccolo buttò il mozzicone a terra ed annuì subito dopo.
In breve tempo giunsero al parco, uno dei più belli di Modena; questo aveva tanti fiori sul prato e non pochi erano i laghi che questo aveva.
Al chiaro di luna, tutto era meraviglioso e specialmente per Benjamin che passava nelle stradine con il minore sottobraccio.
Questi ridevano e scherzavano come se fossero amici da tempo, quella era la loro bolla magica.
Il più grande fece fermare Federico sotto un albero, facendo aderire la schiena di quest'ultimo con il tronco della quercia.
Prese per i fianchi il più piccolo, iniziando a lasciare baci sul suo collo.
Le mani erano unite, la luna brillava felice addosso a loro e le stelle la contornavano.
"Mi piaci tanto, sai?" Gli confessò Federico. "Perché non mi baci?" Aggiunse.
Lo doveva ammettere a sé stesso: desiderava bramare le sue labbra.
"Tutto a tempo debito." Sussurrò Benjamin.
L'altro mugolò, prima di far avvicinare i loro volti; Benjamin prese fra i denti il labbro inferiore del bianco, facendo scivolare la mano sul posteriore del più piccolo il quale sorrise.
"Andiamo a casa?" Chiese Federico.
L'altro annuì e così i due si avviarono verso la dimora del bianco.Una volta giunti, i giovani amici entrarono nell'abitazione in legno dove Federico passava le sue giornate.
Si misero seduti sul divano, portando con loro varie sfiziositá con bibite a volontà e la coperta.
Il minore stava cercando qualche programma interessante, ma poi optò per sentire la musica.
Partì, così, "Io prima di te" di Eros Ramazzotti, una canzone che lui amava particolarmente.
Portò su di sé il corpo del più grande, stringendosi così sul suo petto.
"Te la dedico, Ben." Gli disse Federico, prima di stringerlo a lui e tempestare il suo volto di baci.
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Istruttore || Fenji
FanfictionUna storia dove il giovane ventiquattrenne Benjamin Mascolo decide di aprire una palestra tutta sua. Ma cosa succede se Federico Rossi, un ragazzo ventitreenne dai capelli tinti di bianco, decidesse di iscriversi con il migliore amico alla palestra...