Federico non sapeva spiegarsi per quale assurdo motivo il moro si fosse comportato in quella maniera; lo aveva lasciato sulla tavola, senza dire altro se non che le cose sarebbero cambiate.
Un po' cercava di capire cosa poteva portare questo comportamento di Benjamin: come poteva mai provare una cosa del genere verso uno come lui?
Federico si guardava allo specchio e, sempre di più, si vedeva come un ragazzo da schifo.
Mai nessuno gli aveva mai detto di essere bello e tanto meno si sentiva tale, come poteva un ragazzo come Benjamin a volerlo al suo fianco?
A non essere scappato in tempo?Il bianco, non appena si rese conto del guaio che era successo, decise di correre in camera e cambiarsi; indossò una semplice maglietta della Pyrex nera, con sotto dei jeans chiari.
Corse come un forsennato tra le strade di Modena, prima di arrivare davanti ad una casa che conosceva fin troppo bene.
"Oh, Federico!" Gridò, felice, il ragazzo alla porta.
"Yuri, ciao." Disse il bianco. "Disturbo?" Aggiunse.
Il finto grigio sorrise scuotendo la testa in segno di negazione facendolo poi entrare in casa, offrendogli una ciambella che aveva appena comprato.
"Hai bisogno di qualcosa?" Chiese il ragazzo, prima di prendere un sorso del caffè.
"Più che altro sono venuto qui per parlarti, per chiederti un parere su una questione, basta che non mi giudichi." Disse, sinceramente preoccupato, Federico.
Yuri annuì, incitando l'altro a continuare. "Credo che hai ben presente Benjamin, no? Beh, sono giorni che 'usciamo assieme', se così può essere definito ciò che facciamo. Questa mattina, io e lui abbiamo discusso per una questione successa ieri, che ora non ha importanza ma che poi ti spiegherò in futuro.
Cosa dovrei fare ora? Andare a parlarci?" Aggiunse, mordendo il labbro inferiore.
"Dipende da quanto può essere grave la situazione, se magari la questione è importante o meno." Gli rispose il migliore amico.
"È che ieri, Benjamin, mi ha baciato.
Ma è stato un bacio semplice, a stampo, ed io ero ubriaco.
Qualche ora fa gli ho detto che bastava solo dimenticare, ma lui subito si è alterato e ha iniziato a dire che nulla sarà più come prima." Disse Federico, sentendo una fitta al cuore nel solo pronunciare quelle parole.
"L'unica cosa che posso consigliarti è quella di raggiungere la palestra dove logicamente sta, e parlarci, chiarire un po' le idee.
Che le cose non saranno più le stesse è vero, non puoi pretendere che Benjamin dimentichi questo, se magari per lui ha contato qualcosa." Rispose l'altro.
Federico rimase in silenzio, ed era l'unica cosa che poteva fare.Per grande fortuna di Federico, l'orario dell'appuntamento in palestra era giunto con velocità: il bianco aveva deciso di parlare con Benjamin, di chiarire questa situazione da persone civili senza rendere le cose gravi.
Aveva appena preparato tutte le cose e stava attraversando le strade del centro, fermandosi davanti alla palestra.
Prese una sigaretta dal pacchetto che aveva da poco comprato e la portò alle labbra poi poi aprirle e creare una nube di fumo non distante da lui.
Chiuse gli occhi per bearsi della sensazione di serenità che il fumo poteva dargli; quello era il suo unico rimedio al dolore.
Una volta terminato, entrò dentro la palestra e poteva ben notare che era colma di persone intente a fare un qualsiasi macchinario o allenamento.
Decise di entrare nello spogliatoio per prepararsi, raggiungendo la stanza in cui aveva potuto scorgere la figura di Benjamin con dei fogli in mano.
Si soffermò sulla porta, guardando il moro che indossava un completo di tuta grigia, lasciando così in mostra i tatuaggi numerosi.
"Disturbo?" Chiese, esitante, Federico.
L'altro sobbalzò, prima di voltarsi verso il ragazzo e abbassare lo sguardo.
Fece cenno al minore di entrare, senza però degnarlo di uno sguardo.
"Pronto per la lezione?" Disse il moro.
"Sono pronto." Rispose Federico. "Però prima ho intenzione di parlare con te, altrimenti non mi muovo da dove sono ora." Aggiunse.
"Non abbiamo tempo da perdere, cosa devi dirmi?" Continuò Benjamin.
"Ben, ma ti rendi conto di come ti stai comportando?
È inutile che continui a trattarmi male e ad essere freddo, senza nemmeno guardare i miei occhi, non reggi nemmeno il mio sguardo.
Benjamin, io ho bisogno di parlarti e anche urgentemente." Disse Federico.
"A me sono bastate le parole di questa mattina e come, ovviamente, ti sei scomodato nel dirmi qualcosa riguardante il bacio." Rispose Benjamin e l'altro poté benissimo percepire una voce quasi del tutto rotta per via delle lacrime trattenute.
"Senti Benjamin, io non ti ho detto niente.
Non sono in grado di esprimermi a parole ti assicuro, sono pessimo in tutto e per tutto, ma so che non voglio perderti e discutere con te.
Ci conosciamo da pochissimo tempo, e già sentirmi dire che ti è piaciuto o insomma che quel bacio per te è stato qualcosa, non è piacevole.
Benjamin, io non so nemmeno cos'è l'amore vero.
Ho provato ad amare una persona che mi ha sempre dimostrato di ricambiare e di avere progetti con me, ma lui alla prima occasione se n'è andato." Disse il bianco. "Non ci conosciamo bene, ma non ho intenzione di perderti." Concluse, afferrando le mani dell'altro che tremarono sotto al suo tocco.
Senza pensarci due volte, Benjamin prese i fianchi del più piccolo e lo strinse al suo petto, riempiendo di baci la sua testa tinta.
"Resti con me?" Chiese Federico.
"Resto con te." Rispose l'altro.----------------------------
Ehi🎈
Vi ringrazio davvero tantissimo per le 877 visualizzazioni alla storia, stiamo crescendo sempre più velocemente ed io non so più cosa dirvi!
Come avete potuto ben notare, Benjamin ha provato qualcosa nel dare quel leggero bacio al minore e sembrano aver fatto "pace", come andrà avanti?
Vi ricordo che le cose possono cambiare da un momento all'altro, tenetevi pronte a tutto.
Vorrei chiedervi di lasciare, sempre se vi va, un commento su questa storia, un parere riguardo a tutto questo, mi piacerebbe moltissimo!
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Essendo che la scuola è giunta al termine e ci saranno le vacanze di natale, aggiornerò più spesso se possibile!
Un bacio enorme💕
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Istruttore || Fenji
FanfictionUna storia dove il giovane ventiquattrenne Benjamin Mascolo decide di aprire una palestra tutta sua. Ma cosa succede se Federico Rossi, un ragazzo ventitreenne dai capelli tinti di bianco, decidesse di iscriversi con il migliore amico alla palestra...