Il giorno tanto atteso da parte di Benjamin era arrivato: il sole, per grande sorpresa degli abitanti di Parigi, regnava sereno accompagnato da alcune nuvole bianche.
Nella dimora degli zii del più grande regnava il silenzio, solo alcuni rumori provenienti dalla cucina fecero svegliare il più piccolo ancora tra le braccia del più grande.
Questo era sveglio già da un'ora inoltrata, continuava a stare aggrovigliato sotto le coperte per tenere caldo il bianco, ancora con le labbra gonfie per i baci della sera prima.
"Buongiorno, fiorellino." Disse il moro, baciando la chioma bianca del minore.
Quest'ultimo sbadigliò, prima di lasciare un bacio all'angolo della bocca del più grande.
"Sai, è più di un'ora che ti sto fissando." Disse, d'un tratto, Benjamin mentre accarezzava la pelle tatuata di Federico. "Non riesco a spiegarmi come le persone non riescano ad inchinarsi a tale bellezza. Come fai ad essere così bello anche con i capelli scompigliati?" Aggiunse.
Federico sorrise.
"Perché forse ancora non avevo incontrato la persona giusta." Disse il più piccolo.
"Quando ci siamo conosciuti, mi hai sempre detto che c'è stata una persona che continuava a dirti di essere bellissimo, in tutto e per tutto.
Questo non era la persona giusta?" Chiese Benjamin.
Il bianco sospirò, mettendosi a sedere subito dopo.
"Questa persona non mi amava, come diceva sempre." Iniziò a parlare il più piccolo. "Questa persona si chiamava Lucas, era davvero un bellissimo ragazzo e non potevo negarlo. Stavamo insieme da due anni quando sono venuto a scoprire del gioco sporco che faceva.
Si era messo con me solo per dei soldi, lui e la compagnia di un suo amico avevano scommesso sulla nostra relazione e Lucas aveva accettato." Aggiunse. "Quando si tratta di soldi, tutti sarebbero capaci di rinunciare alla cosa più cara, anche se infondo non era così." Concluse, con lo sguardo perso nel vuoto.
Benjamin mise una mano sulla schiena del bianco, coperta da una semplice maglietta nera.
"Perché dici questo?" Chiese il moro.
"Perché per lui era tutto un gioco, non gli è mai interessato niente di me.
I primi mesi sembrava davvero innamorato, mi ripeteva di essere la persona giusta con cui creare un futuro e mi ha facilmente illuso.
Diceva che ero meraviglioso, ma a lui interessavano i soldi ed il sesso.
Non poche erano le sere passate a litigare perché andava in discoteca, tornava ubriaco e voleva sempre portarmi a letto.
Una volta mi ha anche messo le mani addosso e probabilmente se non fosse stato per Yuri che quella sera era venuto a dormire da me, non so cosa sarebbe potuto accadere." Disse Federico, portando le mani sul suo volto. "Appunto per questo tendo ad essere duro con le persone e chiuso in me stesso, ho paura di commettere sempre lo stesso errore." Aggiunse.
"Non darti la colpa, Fè." Disse l'altro, prima di stringerlo al suo corpo.
"Invece me la do eccome, la colpa è sempre mia che mi innamoro delle persone sbagliate." Rispose Federico, iniziando a singhiozzare.
Benjamin, prontamente, poggiò le sue labbra su quelle del più piccolo e fece calmare quest'ultimo con delle dolci carezze.
"Non pensarci più, quello è passato." Disse Benjamin. "Adesso pensa al tuo presente e al nostro futuro." Aggiunse.La sera era arrivata velocemente per i due ragazzi che avevano passato il pomeriggio in giro per la città: Federico aveva visitato, finalmente, la Torre Eiffel e non poche sono state le foto scattate lì sotto.
Una in particolare lo colpiva: rappresentava lui e Benjamin davanti alla Torre mentre si baciavano.
La foto prendeva anche una parte della Torre dietro di loro, ma i personaggi principali erano loro due.
Gli zii dei due ragazzi si erano offerti di portarli ovunque loro volessero, anche perché quella giornata era da sfruttare nel miglior modo possibile.
Al minore faceva anche tanto piacere passare del tempo con Camilla e Alfonso, li reputava delle brave persone e finalmente si era sentito parte di una famiglia.
Dopo aver terminato la loro piccola esplorazione, i quattro tornarono in casa e Camilla si mise subito ai fornelli nel mentre Alfonso gli dava una mano.
La giovane coppia si era recata nella camera del più grande perché era quasi giunta l'ora di andare al ristorante: le prime ore della mattinata furono complicate per Federico che continuava a pensare a ciò che, precisamente un anno fa, era successo.
Benjamin, invece, era felice che il più piccolo si fosse finalmente aperto con lui, lo considerava un grandissimo passo avanti e la giornata infondo stava andando come previsto.
STAI LEGGENDO
Istruttore || Fenji
FanfictionUna storia dove il giovane ventiquattrenne Benjamin Mascolo decide di aprire una palestra tutta sua. Ma cosa succede se Federico Rossi, un ragazzo ventitreenne dai capelli tinti di bianco, decidesse di iscriversi con il migliore amico alla palestra...