Capitolo 35.

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Un'altra straziante settimana era quasi giunta al termine per Federico che, quel venerdì sera, stava aiutando Khloè con gli ultimi gruppetti di ragazzi che venivano a fare un breve aperitivo, seppure fossero le sei e mezza passate, con i loro amici.
Federico non vedeva l'ora di concludere il suo turno che, purtroppo, sarebbe giunto al termine solo alle otto e mezza passate.
Quei giorni avevano portato delle novità per la giovane coppia che aveva ripreso a battere, a fiorire.
Kail, ancora, non aveva mai spiccicato parola con il minore e questo ne era felice, non voleva averne più a che fare e le cose sembravano troppo tranquille per il suo gusto.
Nella casa, la tensione era sempre costante ma forse più bassa rispetto i primi giorni e questo non poteva che portare tanta gioia nella vita di Benjamin, che continuava ad amare come la prima volta il suo fidanzato.
I due ragazzi sospirarono quando anche l'ultimo cliente varcò la soglia della porta, era finalmente vuoto quel bar che tanto amavano ma che gli consumava tanto lavoro e fatica.
Il minore si buttò, a peso morto, su una sedia vuota e si passò una mano nei capelli, vedendo poi Khloè iniziare a sistemare i tavoli.
Federico si alzò, tentando di prendere le sedie e dargli una mano, ma la ragazza lo bloccò facendolo sedere di nuovo.
"Federico, non se ne parla. Oggi hai girato in questo locale come una trottola, non c'è bisogno di restare ancora. Puoi pure tornare da Benjamin, qui ci penso io." Disse la ragazza dai capelli ghiaccio.
"Ne sei sicura? Ci metti un'eternità così!" Esclamò il migliore amico, ma la risata della ragazza lo fece zittire.
"Sono una donna, le cose le faccio con molta più velocità rispetto a voi uomini.
Torna a casa dal tuo fidanzato e bacialo, poi con il capo ci penserò io." Gli fece l'occhiolino Khloè.
Federico la ringraziò con un sorriso prima di andarsi a cambiare ed uscire dal locale.
Durante il tragitto decise di fermarsi a prendere delle pizze, cosa che amava e lo stesso anche Benjamin.
Con due bottiglie di birra in mano e un grande cartone unico di pizza mista, si avviò verso la dimora del suo fidanzato che, ormai, poteva definire la loro casa.
Federico era sereno, inconsapevole di ciò che stava accadendo a sua insaputa.

Nella casa di Benjamin regnava il silenzio: questo stava poggiato al tavolo della cucina con in mano un bicchiere di aranciata mentre pensava.
Pensava a tutto ciò che stava succedendo e che era successo in passato: pensava a Federico.
Un solo nome capace di creare un tormento.
Nella sua testa si ripeteva l'immagine del suo sorriso, dei suoi occhi azzurri che in sua compagnia erano più brillanti, della bellezza mozzafiato del suo fidanzato.
Tutto questo per poi passare alle sue labbra carnose, cosa che Benjamin sognava ogni notte.
Come poteva avere un ragazzo tanto bello quanto speciale?
"Sei pensieroso, a quanto vedo." Disse una voce che conosceva troppo bene. "Chissà se anch'io ne faccio parte." Aggiunse. "Chissà se mi pensi, ogni tanto." Concluse, avvicinandosi a Benjamin.
Quest'ultimo alzò gli occhi, incontrando poi quelli di Kail che una volta definiva meravigliosi.
"Sicuramente ho altro di meglio a cui pensare." Disse l'altro.
"Pensi a Federico, certo." Disse Kail, sarcastico. "Quel ragazzo ti ha fatto uscire di testa, più di tanto lo facevo io in passato." Aggiunse.
"Hai detto bene, in passato." Rispose Benjamin, marcando bene le ultime parole.
"Potremmo però far cambiare tutto questo in presente." Disse, malizioso, Kail.
Il moro lo fissò prima di bere anche l'ultimo sorso della sua bevanda, lasciando il bicchiere sopra il tavolo.
"Non sono interessato, grazie." Sorrise, falsamente, il moro.
"Infatti questa non era una proposta." Disse Kail, abbassando il tono di voce, mordendosi il labbro inferiore con fare sensuale. "Era un'affermazione." Continuò, avvicinandosi al suo ex fidanzato.
Toccò il braccio scoperto del moro e questo non si tirò indietro, bensì lo lasciò fare.
Kail mise le mani, poi, intorno al bacino del ragazzo per avvicinarlo al suo corpo e baciare il collo, marchiato già da Federico.
Benjamin non stava più pensando a quest'altro, si stava facendo trasportare troppo dal momento e gli sembrava essere tornato indietro con il tempo, come anni fa.
I due ragazzi si guardarono e Benjamin potè notare negli occhi del suo ex fidanzato una strana luce che non vedeva da tanto.
Non seppe definire ciò che successe dopo, ma si ritrovò schiacciato dalla parete del muro e il corpo di Kail che lasciava numerosi baci sul petto scoperto di Benjamin: la sua maglietta era finita a terra, in un punto del tutto indefinito e il ragazzo non voleva saperne di lasciarlo andare.
Il moro sentiva, però, un macigno premere sopra il cuore: tutto quello era sbagliato.
In un attimo, si ritrovò con le labbra poggiate su quello del ragazzo con il piercing al naso, sentendo le lingue giocare tra di loro.
I vestiti finirono a terra, Benjamin si stava facendo dominare da Kail e la cosa non gli dispiaceva; in breve tempo, il ragazzo si ritrovò dentro il moro, lasciando sin da subito spinte dolorose.
In quell'istante non c'era amore, ma semplice passione.
Quello era un semplice intreccio di arti, nulla a che vedere con l'amore che provava verso Federico.

Il bianco era appena arrivato davanti la dimora che aveva iniziato a condividere con il suo fidanzato, entrando successivamente nella casa.
Aveva un sorriso ampio, luminoso e genuino, ma qualcosa lo fece incupire.
La pizza cadde a terra e le bottiglie di birra vennero lanciate contro qualcosa, o meglio dire qualcuno.
La sua vista divenne opaca e le braccia caderono lungo il corpo, ciò che aveva visto lo aveva totalmente sconvolto: sul divano in pelle c'erano Benjamin e Kail avvinghiati, l'uno con l'altro.
Il moro sbiancò del tutto, ritrovandosi poi il corpo di Kail, pieno di sangue e cocci di vetro lungo il petto, sopra il suo.
Federico guardò un'ultima volta quello che, una volta, definiva fidanzato.
Senza dire niente, uscì da quella casa correndo il più possibile lontano da lì.
Lontano dalla dimora.
Lontano da Kail sanguinante.
Lontano da Benjamin.

Istruttore || FenjiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora