Capitolo 15.

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Era una semplice mattinata di ottobre nella città di Modena: quel giorno, il sole aveva ben deciso di regnare ancora una volta e aveva portato con sé anche un leggero vento di inizio mese.
La città aveva benissimo ripreso vita in quel sabato: tanto era il lavoro che riempiva le giornate degli abitanti e tanti erano anche i compiti che già avevano gli adolescenti.
Tra questi, però, c'erano anche due giovani ragazzi da un carattere del tutto differente.
Federico Rossi, un ragazzo che aveva passato tantissime disavventure negli anni precedenti e che aveva perso del tutto la ragione per sorridere.
Fino a quando aveva incontrato Benjamin Mascolo, il proprietario della palestra al centro della città nonché il suo istruttore.
Quei due ragazzi erano ancora un mondo da scoprire e, tra un bacio e l'altro, avevano iniziato a conoscersi e a frequentarsi.
Federico credeva davvero che quello poteva essere un nuovo inizio, una svolta della sua vita.

Il bianco stava passeggiando per le strade della città, erano da poco passate le dodici e si stava dirigendo ad un ristorante dove Benjamin lo stava aspettando.
La sera precedente i due ragazzi avevano passato delle bellissime ore assieme, erano riusciti a sorridere senza mai smettere durante quel lungo aperitivo che si era terminato solo dopo essere tornati a casa di Federico, facendosi così quasi le due.
"Federico!" Gridò una voce non distante da lui, e questo non potè che sorridere quando vide Benjamin avanzare verso di lui stretto in una felpa azzurra.
"Ciao, fiorellino." Gli rispose Federico, facendo ridacchiare l'altro.
"Fiorellino?" Ripetè il moro.
"Un fiorellino profumato." Disse, ancora una volta, il bianco prima di passare una mano nei capelli del ragazzo.
"Ma smettila di essere così sottone nei miei confronti e dammi un bacio." Disse Benjamin, attirando Federico a sé.
"Tutti quelli che vuoi." Rispose il più piccolo, facendo unire le loro labbra.

Il pranzo si era svolto nel migliore dei modi, secondo i due ragazzi che ancora non avevano intenzione di separarsi.
Benjamin era consapevole che quella sera il minore non sarebbe potuto stare con lui: aveva accettato di andare alla cena della comitiva e doveva ammetterlo, Federico aveva una voglia matta di rivedere tutti.
I due ragazzi avevano deciso di sedersi su una panchina bianca del prato, che ospitava una grande fontana davanti a loro.
"È meraviglioso qui." Disse Federico. "Forse potrebbe essere strano dirlo, ma non c'ero mai stato." Aggiunse.
"Tu pensi sia meraviglioso questo, ma forse perché ancora non hai visto la bellezza delle altre città." Gli rispose Benjamin. "Ci sono molte cose meravigliose nel mondo, sai?" Disse ancora.
"Hai viaggiato molto?" Gli chiese Federico.
"Devo ammettere che sono un ragazzo che ha sempre amato girare il mondo per scoprire le loro meraviglie, avendo anche una passione per la fotografia comunque avevo sempre quella voglia matta di viaggiare e viaggiare senza mai smettere." Sorrise il moro, al solo ricordo di tutte quelle fantastiche città che aveva visitato.
"E come mai hai deciso di stabilirti a Modena e non in altre città o semplicemente all'estero?" Chiese, ancora, Federico.
"Modena per me è una città importante, ho passato la maggior parte della mia infanzia e della mia adolescenza qui visto che i miei zii abitavano qui." Disse Benjamin. "Ora sono all'estero completamente, hanno deciso di cambiare vita e non hanno nemmeno idea di come io sia cresciuto e diventato.
Avevo preso la loro casa, ci vivevo in serenità fino a quando con i miei primi risparmi sono riuscito a comprare una casa tutta mia." Aggiunse.
Federico si avvicinò a lui, fino a poggiare la testa sulla sua spalla, sentendo il braccio sinistro del moro attorno al suo bacino.
"Magari un giorno mi farai vedere qualche meraviglia di questo mondo, mi porterai con te in qualche tua avventura." Disse il bianco.
"Ti porterò con me tutte le volte che vorrai." Rispose il maggiore.

Giunse l'ora, per entrambi, di separarsi: Federico aveva dato appuntamento al moro nel luogo dove si doveva svolgere la cena della comitiva.
Il maggiore aveva promesso al ragazzo di tornare a prenderlo con la moto per poi andare a casa del bianco, intenti a passare un'altra notte assieme.
Yuri era andato a prendere il migliore amico al parco dove i due giovani non avevano accennato a muoversi: si erano salutati e, con grande difficoltà, Federico salì nell'auto del finto grigio per poi raggiungere il ristorante.
Questo era un semplice locale dalle pareti bianche ed oro, il profumo che c'era in questo non sfuggiva all'attenzione del minore che osservava ogni singolo punto del ristorante.
I due giunsero al tavolo e così un coro generale si innalzò: Khloè non perse tempo nel stringere fra le sue braccia il più piccolo.
"Quanto mi sei mancato!" Gli disse Khloè, facendolo sedere accanto a lei.
Il minore salutò con un grande abbraccio tutti i presenti nella comitiva, prima di iniziare a mangiare l'antipasto che era già arrivato.

Le ore erano passate in fretta per i ragazzi che continuavano a chiacchierare animatamente nel tavolo: Federico si era ben presto immischiato nelle loro conversazioni, come se fosse tornano nei mesi prima dell'avvenimento passato, e doveva ammettere che un po' gli era mancato tutto questo.
Un messaggio attirò la sua attenzione, così estrasse il telefono dal giubbotto e sorrise nel vedere il mittente.
"Ciao piccolino, come stai? Ti stai divertendo? Mi manchi." Recitava il messaggio.
Sorrideva davanti allo schermo come uno scemo, davvero mancava a Benjamin?
"Ehi, tutto apposto, tu? Comunque sì dai, sembra tornato tutto come ai vecchi tempi e questa cosa non mi dispiace.
Tra quanto arrivi? Mi manchi anche tu." Gli scrisse l'altro.
"Quando vuoi." Rispose il moro.
"Anche ora?" Chiese Federico.
"Anche ora."

Puntuale come pochi, dopo una buona mezz'ora di viaggio, Benjamin arrivò davanti il ristorante dove poteva intravedere Federico assieme a Yuri ed altri due ragazzi che non conosceva.
"Mi sa che c'è qualcuno che ti aspetta." Disse Yuri, facendo l'occhiolino a Federico ed indicando l'entrata.
Il più piccolo non potè che sorridere quando vide il moro fermo a fissarlo: in poco tempo lo raggiunse ed allacciò le braccia intorno al suo collo.
Senza troppe parole, Benjamin fece incontrare le loro labbra in un semplice bacio a stampo, ma quello non era abbastanza per il minore che catturò nuovamente le labbra dell'altro.
Quel bacio non aveva niente di casto e solo la tosse, palesemente finta, degli amici di Federico riuscì a farli staccare e riprendere fiato.
Federico era imbarazzato mentre Benjamin guardava tutti i presenti: in quel ristorante potè riconoscere soltanto Khloè, visto che l'aveva già conosciuta.
"Ragazzi, io vado via." Disse Federico, salutando con un abbraccio tutti i suoi amici.
E così, mano nella mano con Benjamin, uscirono dal locale raggiungendo la moto del moro non distante dall'entrata.
"Pronto per questa notte magica?" Chiese Benjamin, porgendo il casco all'altro.
"Con te, sempre."

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Buon anno a tutti🎈
Questa storia, a quanto posso notare, vi sta piacendo molto e mi fa piacere!
Siamo giunti a 1,72k visualizzazioni, come posso ringraziarvi?
Mi scuso per questi giorni d'assenza ma, come ben sapete, erano gli ultimi giorni dell'anno e perciò ho pensato di passarli con la mia famiglia e il tempo per scrivere non c'era.
Avevo pensato di andare un pochino avanti con i tempi, far tipo passare un mese da quando i due si frequentano per far succedere una cosa, o meglio dire per far entrare nella storia un altro personaggio molto importante.
Secondo voi?
È una buona idea oppure continuo a descrivere giorno dopo giorno?
Preparatevi che quello che succederà è del tutto inaspettato.
Non ho intenzione di dilungarmi troppo con le parole, perciò io vi ricordo sempre i social dove potete benissimo trovarmi e scrivermi per qualsiasi cosa:
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Un abbraccio grande ♥

Istruttore || FenjiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora