Il sole era calato dietro le case di Parigi, anche quel giorno era giunto al termine e già si poteva respirare una leggera brezza di freddo per le strade.
Queste erano quasi del tutto deserte mentre i bar erano colmi di persone, intente a fare un gustoso aperitivo con i propri amici.
Nella casa degli zii di Benjamin tutto era in ordine, la tavola era piena di prelibatezze preparate appositamente da Camilla mettendo tutto il suo profondo amore verso la nuova coppia che si era creata.
Federico, in quell'occasione, aveva deciso di indossare una camicia bianca e dei jeans neri strappati, mentre il più grande aveva optato per una felpa nera e dei jeans chiari.
Benjamin era anche riuscito a rintracciare i suoi vecchi amici di Parigi che avevano accettato, con entusiasmo e voglia di rivedere il moro, la sua proposta.
Alfonso era giunto da qualche ora in casa, ricevendo così la meravigliosa notizia da parte dei due ragazzi.
Con sé, aveva portato anche delle bibite di ogni tipo ed erano totalmente pronti a dare il benvenuto a questa coppia che sarebbe durata più del dovuto, o almeno così i due credevano.I due erano seduti sopra il divano, Federico teneva il corpo poggiato su quello del moro che aveva aperto di poco la camicia dell'altro per far incontrare la pelle calda della schiena del bianco con la mano fredda di Benjamin.
Quest'ultimo continuava a lasciare teneri baci sul suo collo scoperto, il quale colletto della camicia teneva ben coperte tutte le macchie violacee che continuavano ad essere presenti sopra di esso.
Il campanello di casa suonò, facendo sobbalzare il minore che si stava rilassando sotto il tocco leggero di Benjamin.
"Torno subito." Gli disse il più grande, lasciando un sonoro bacio sulle labbra del piccolo.
Quest'ultimo si alzò, iniziando ad allacciare la sua camicia perché comunque voleva fare una bella impressione.
Dopo essersi voltato, la sua attenzione venne richiamata da due ragazzi e due ragazze che erano fermi sulla soglia della porta: Federico fece passare il suo sguardo da una persona all'altra, studiando ogni loro particolare.
Una ragazza alta all'incirca come lui, grazie anche per i tacchi che portava, aveva dei lunghi capelli neri e degli occhi verdi, un prato al posto delle iridi; questa era stretta in un abito elegante, che fasciava bene il suo corpo donandole ogni particolare.
Accanto a lei, c'era un'altra ragazza dai capelli mossi e bionda: portava una semplice camicetta rossa e nera, dei jeans fasciavano le sue gambe e dei stivaletti eleganti completavano il tutto.
I due ragazzi, invece, erano parecchio simili: uno di loro aveva la capigliatura più chiara mentre l'altro più scura.
Quello con la capigliatura chiara aveva degli occhi marroni, tendenti al verde mentre l'altro li aveva totalmente azzurri, più scuri di quelli di Federico.
Quest'ultimo si avvicinò titubante una volta sentito il rumore della porta chiudersi, raggiungendo così il gruppetto di ragazzi che avevano accolto in un caldo abbraccio il più grande.
"Oggi, ragazzi, ho intenzione di presentarvi una delle persone più importanti della mia vita." Disse Benjamin, stringendo il bacino del bianco. "Lui è Federico, il mio fidanzato." Aggiunse, dando un bacio leggero sulla guancia calda del minore.
"Tanto piacere, Federico! Io sono Kourtney." Disse la ragazza dai capelli neri.
"Io invece Shay." Rispose, subito, la bionda.
"Mentre loro due sono Ivan e Victor." Disse Benjamin, indicando prima il ragazzo dai capelli chiari e poi l'altro.
Federico aveva perso del tempo per guardare, da vicino, quei quattro ragazzi prima di sorridere a tutti e stringere le loro mani.
"È un piacere conoscervi." Sorrise il bianco.
"Diamo inizio a questa festa, ragazzi?" Chiese Camilla, raggiungendo la porta per salutare gli ospiti.
Tutti annuirono entusiasti e così la loro piccola festa ebbe inizio.Per grande sorpresa di Federico, tutto stava andando per il meglio: i quattro ragazzi si erano rivelati molto simpatici e Benjamin non aveva smesso di sorridere e baciare il suo fidanzato, davanti a tutti.
Una cosa che però non passò di certo inosservata al moro fu proprio quella degli occhi puntati addosso e delle occhiate nascoste che Ivan riservava al suo fidanzato.
Lo guardava, lo guardava forse anche troppo per i suoi gusti.
Federico non aveva nemmeno fatto caso a quella situazione, troppo impegnato a ridere e scherzare con i restanti tre.
"Una domanda mi sorge spontanea." Disse Federico. "Come mai voi parlate italiano se comunque siete di Parigi?" Chiese.
"Noi siamo italiani, Federico. Siamo venuti qui in pullman e abbiamo deciso di restare per concludere i nostri studi di lingua straniera.
Eravamo all'università di Milano, ci siamo stati per i primi anni e poi abbiamo deciso di venire qui per concludere e approfondire le conoscenze." Disse Kourtney, terminando di bere lo spumante.
"E come avete fatto a conoscere Benjamin?" Chiese il ragazzo.
"Lo abbiamo incontrato nelle strade di Parigi con il suo vecchio amato skate, abbiamo deciso di fermarci a chiedere delle informazioni e da lì tutto è nato." Disse Victor. "Possiamo vantarci di aver stretto un bellissimo legame con Benjamin." Aggiunse.
Benjamin gli sorrise lasciando successivamente la mano del minore per raggiungere il bancone dove c'era ancora dello spumante.
Federico continuava a sorseggiare il contenuto del suo bicchiere quando vide avvicinarsi Ivan.
"Ehi, bianco." Rise il ragazzo dai capelli chiari.
"Ciao." Gli disse Federico, indifferente. "Ti stai divertendo a questa festa? È di tuo gradimento?" Gli chiese il ragazzo.
"È una bella festa." Disse Ivan. "Però io preferisco altro." Aggiunse.
"Del tipo?" Chiese ancora il bianco, sorseggiando lo spumante.
"Del tipo che vorrei passare più tempo con te per conoscerti meglio." Disse Ivan.
"Sono qui." Rispose l'altro. "Sono un libro aperto, puoi chiedermi qualsiasi cosa." Aggiunse.
Ivan sorrise, togliendo il bicchiere dalle mani del ragazzo per poi bere il restante lui.
"Vorrei chiederti come mai hai proprio scelto di fidanzarti con Benjamin." Domandò Ivan. "Insomma, ragazzo, sei molto bello e come mai proprio lui? Non meriti di meglio?" Aggiunse.
"Perché è la persona che amo." Disse Federico. "Non sono stato io a decidere di chi innamorarmi e tanto meno il mio cervello, è stato il cuore e sento che questa è la strada giusta per la felicità." Aggiunse.
"Io non ne sarei così sicuro." Gli rispose Ivan.
"E perché mai?" Domandò l'altro.
"Perché tu ancora non sei uscito con me." Rispose, ghignando, il ragazzo dai capelli chiari.
"Scusami ma non ci tengo." Disse, duro, Federico.
"Potrei renderti più felice del moretto, tu non credi?" Chiese Ivan, avvicinandosi pericolosamente al ragazzo per poi passare la lingua e mordersi il labbro inferiore.
"Smettila." Disse Federico.
Stava per scoppiare, perché i matti tutti lui doveva trovarli?
"E se non volessi, cosa mi fai?" Chiese Ivan.
"Va bene, come risposta, un calcio nei tuoi gioielli di famiglia?" Rispose una terza voce. "Anzi, quello sarebbe pure poco." Aggiunse. "Ti ha detto semplicemente di smetterla, hai bisogno del disegno per caso?" Concluse.
"Benjamin, io e il tuo fidanzato stavamo semplicemente comunicando." Disse, innocente, il chiaro.
"Non incanti nessuno con questi tuoi gnocchetti, Ivan." Disse il moro. "E non incanti nemmeno Federico, se è per questo." Aggiunse. "Ti ho invitato perché ti considero, o meglio dire consideravo, un amico su cui contare, non uno che appena ti giri ci prova con il tuo fidanzato." Concluse, assottigliando gli occhi.
Quello loro discussione aveva attirato l'attenzione anche dei restanti presenti in sala e così Ivan, sotto lo sguardo attento di tutti, prese il suo telefono ed uscì da quella casa diventata troppo soffocante.
"Benjamin, non pensi di aver esagerato un po' troppo?" Disse Federico. "Insomma, non vorrei si fosse offeso quando questa festa doveva essere un semplice ritrovamento per voi." Aggiunse.
"Non m'interessa se può essersi offeso o meno, lui non ci deve provare con te." Disse Benjamin. "Non voglio che qualcuno si avvicini a te con determinati intenti. Un motivo c'è se sei il mio fidanzato e come tale non ho intenzione di condividerti, se non con i nostri amici." Aggiunse. "Sono una persona molto gelosa Fè, con il tempo ti renderai conto del brutto carattere che ho, ma come tale possiedo anche un lato positivo." Disse ancora, sorridendo.
"Sei davvero così tanto geloso?" Gli chiese Federico, allacciando le braccia attorno al collo del suo, ormai, fidanzato.
"Sono geloso, ed anche di più." Disse il più grande, facendo unire le loro labbra.
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Istruttore || Fenji
FanfictionUna storia dove il giovane ventiquattrenne Benjamin Mascolo decide di aprire una palestra tutta sua. Ma cosa succede se Federico Rossi, un ragazzo ventitreenne dai capelli tinti di bianco, decidesse di iscriversi con il migliore amico alla palestra...