Istruttore || Fenji

Capitolo 64.

Benjamin era turbato dalla confessione di Kail, sapeva dove fosse il minore e questo lo spaventava.
Spaventava la scena che sarebbe potuta cadere sotto i suoi occhi.
Aveva seguito il suo ex fidanzato nei bagni di quella discoteca che non conosceva, che non sapeva assolutamente niente di questa.
Grosso errore.
Aveva visto Federico con un altro ragazzo e la cosa lo aveva fatto star male e non poco: dal suo volto non si poteva percepire nessuna emozione, tranne che i suoi occhi lo tradiva.
Li aveva velati di lacrime, il petto si alzava irregolarmente ed una smorfia indefinita prese vita sopra il suo volto.
Non era arrabbiato con lui, ma semplicemente deluso.
Deluso da Federico.

Kail era accanto a lui e ghignava e sorrideva soddisfatto a quella vista, tutto ciò che voleva era una discussione fra i due.
Tutto stava andando nel migliore dei modi, nessuno sospettava nulla.
Federico scacciò bruscamente il ragazzo che si era portato in bagno, questo guardava la scena e già aveva intuito la situazione: si alzò dal pavimento e uscì dal bagno, lasciando i tre ragazzi da soli.
"Benjamin, non è come pensi..." cercò di dire Federico, ma il tutto risultò un sussurro con la voce tremante.
Era ubriaco perso e Benjamin voleva lasciar stare, però quel dolore lacerante al petto non lo lasciava stare e questo pesava su di lui.
"Non voglio sentire niente." Disse Benjamin. "Buona serata, Federico." Aggiunse, uscendo dal bagno di corsa.
Il minore si staccò dalla parete e tentò di uscire, ma venne bloccato da Kail che non gli lasciava via d'uscita.
"Ora ci divertiamo io e te." Sussurrò malizioso.
Federico prese possesso della poca lucidità che aveva e con questa si mischiò la forza: senza pensarci troppo, diede un forte pugno alla bocca dello stomaco di Kail, facendo accasciare questo a terra.
Uscì barcollando dalla discoteca e si sorprese nel vedere il più grande seduto a terra, al centro della strada deserta, mentre aveva le mani sul volto.
I singhiozzi risuonavano forti lungo la strada, il vento che quella sera era più freddo del solito riempiva di brividi il corpo di Benjamin scosso da continui singhiozzi e imprecazioni.
Federico, a quella visione, sentì il cuore fermarsi e farsi piccolo quando vide la mano tremante di Benjamin asciugare le sue lacrime.
Non pensava che il moro fosse così debole, risultava piccolo ai suoi occhi e si sentiva male per quello che aveva fatto.
Uno schifo.
Lentamente si avvicinò alla figura di Benjamin a terra, con la schiena contro il muro e le luci attorno spente.
Quella strada faceva rabbrividire, non c'era nessuno e si poteva udire un silenzio tenebroso.
I passi del minore riecheggiavano lungo quella strada deserta e quando il più grande alzò gli occhi per vedere a chi appartenesse quel rumore, si alzò di scatto e corse via.
Federico corse a sua volta, afferrando la mano del suo fidanzato per poi tirarlo al suo corpo.
"Lasciami andare!" Urlò Benjamin. "Già hai finito di farti fare una sega da quello? Non ti ha soddisfatto abbastanza e quindi vieni dalla tua ruota di scorta?" Continuò.
Federico non rispose, semplicemente iniziò a lasciare delle carezze dietro alla nuca del moro, il quale si rilassò per un lasso di tempo sotto quel tocco magico.
"È inutile dirti che non è come sembra, anche perché hai ben visto tutto." Disse Federico.
"Mi fai schifo." Disse il più grande, senza far trasparire nessuna emozione, ma i suoi singhiozzi lo tradirono.
Benjamin non voleva farsi mostrare debole agli occhi della gente, voleva far vedere che aveva una corazza ma era in grado di sciogliersi sotto i tocchi di qualcuno.
Specialmente sotto quelli di Federico, il suo fidanzato già da diverso tempo.
"Non volevo farti del male." Disse il minore. "Sono ubriaco perso, però mi rendo conto del danno che ho fatto. Ho agito senza pensarci, senza pensare alle conseguenze delle mie scelte." Aggiunse. "Non ti chiedo di perdonarmi subito, ma almeno ascolta attentamente le mie parole. Non voglio perderti, Benjamin, o perlomeno non per un ragazzo della discoteca." Concluse.
"Quindi se fosse stato qualcun altro mi avresti perso?" Chiese Benjamin.
"Non è quello che volevo farti intendere. Non ti lascio Benjamin, nemmeno se qualcuno mi regalasse tutto l'oro del mondo." Rispose il suo fidanzato, prendendo le mani del maggiore e facendo tirare su la testa di questo. "Tu vali molto più dell'oro, dell'argento e del bronzo. Tu vali più del dovuto, Benjamin, non ti lascio." Aggiunse.
Ci fu un lasso di tempo doloroso per i due: Benjamin guardava i suoi occhi, lo scrutava e guardava il suo corpo, le sue labbra e il suo sorrisino.
Guardava i tatuaggi scoperti, la camicia con i primi bottoni aperti e i capelli ancora intatti seppure il vento quella sera fosse eccessivo.
Vedeva il suo volto sempre più vicino, il calore del corpo di Federico stava entrando nel suo e lo sguardo di questo bruciava sulla pelle, come poteva resistere a tutto questo?
Non perse tempo nel saltare addosso al suo fidanzato, facendosi stringere da questo.
Le labbra si unirono, le mani si intrecciarono fra loro e tutte le insicurezze erano scomparse.
La luna regnava alta nel cielo di Miami mentre due ragazzi in una strada buia e deserta, si stavano dichiarando amore eterno.

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Ehi🌻
Buona pasquetta a tutti!
Mi dispiace non essere stata attiva questi giorni, di aver "abbandonato" questa storia.
Sto cercando di godermi questi giorni di riposo il più possibile, in più sono in ansia per il fatto che probabilmente il 12 aprile rivedrò i ragazzi💕
Benjamin a quanto sembra ha perdonato ciò che ha fatto Federico, ma tutto andrà per il verso giusto?
Vi avverto già che la storia è quasi giunta al termine, cercherò di rendere il finale più bello possibile e sì, ci sarà anche l'epilogo!
Finirà bene o male?
Ora che Kail è con loro e può studiare bene ogni situazione, metterà in atto qualcos'altro o si è fermato?
Oggi sono quattro mesi dall'inizio di questa storia e già ha raggiunto le 17,8k visualizzazioni, che traguardo meraviglioso! Grazie!
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Un abbraccio grande🌸