Capitolo 33.

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La notizia che Benjamin aveva dato a Federico era stata, completamente, una pugnalata al cuore.
Come poteva stare tranquillo il minore sapendo che, in casa del suo fidanzato, ci doveva essere il suo ex?
Non era tranquillo affatto, non si fidava di Kail e sapeva che questo avrebbe fatto di tutto per farli separare e litigare per poter riprendere il rapporto che una volta aveva con il maggiore.
Federico non avrebbe permesso tutto questo, se per avere Benjamin al suo fianco avrebbe dovuto lottare, lo avrebbe fatto.

Federico rimase senza parole all'affermazione di Benjamin, come poteva accettare questo?
Prese il più grande e lo portò abbastanza distante dal ragazzo con il piercing, cercando di mantenere la calma che pian piano lo stava abbandonando.
"Benjamin, quindi tu mi stai dicendo che Kail, per giunta il tuo ex fidanzato, dovrà vivere ancora qui con te?! Tu sei fuori, completamente fuori di testa." Disse Federico, su tutte le furie, tenendo però il tono di voce basso. "Come posso essere al bar tranquillo sapendo che Kail è a casa tua? Che può vederti sempre? Che può stare con te? Spiegami tu!" Aggiunse.
"Federico, cerca di calmarti e ragiona come una persona civile.
Quante volte ancora dovrò ripeterti che Kail è stato importante per me, ma che ora io sono felice con te?
Federico io ti amo e mi ferisce sapere che non ti fidi di me, nonostante tutto." Disse Benjamin, tenendo un tono deluso.
"Vedi che non capisci? Il problema non è che io non mi fido di te, mi fido più di qualsiasi altra persona sulla terra altrimenti non sarei diventato il tuo fidanzato.
Semplicemente non mi fido di Kail, non è una persona affidabile e farà di tutto per farci litigare." Disse l'altro, sospirando.
"Non succederà perché io non glielo permetterò.
Sarà in casa qua, certo, ma sarà come uno sconosciuto." Rispose il moro. "E dato che non è una persona affidabile, come ben so anch'io, ti vorrei fare una proposta." Aggiunse, dando un bacio sul dorso della mano del suo fidanzato.
"Dimmi." Disse Federico.
"Resta un po' di tempo qui, vieni a vivere con me." Disse Benjamin.
Il più piccolo sentì la gola secca e le gambe cedere, gli occhi si erano spalancati e non si aspettava una proposta del genere.
"So che forse è un po' azzardato, ma ne approfitto della situazione anche per chiederti questo." Aggiunse poi. "Vieni a vivere con me?" Concluse, sorridendo.
Federico ci pensò su, riflettendo sui lati positivi e negativi di questa scelta.
"Sì." Rispose semplicemente, abbracciando il maggiore che poggiò la testa sopra il suo petto, sorridendo ormai felice.

La cena era stata del tutto silenziosa, non pochi erano gli scambi di sguardi che Kail aveva riservato a Federico: in breve tempo, lo aveva studiato e aveva studiato anche ogni suo comportamento o gesto.
Benjamin aveva guardato attentamente entrambi e non poteva negare che una forte tensione lo rendeva instabile ed a disagio.
"Io vado a sistemare la mia roba, vado nella stanza degli ospiti?" Domandò Kail al maggiore che era intento ad aiutare Federico con i piatti.
"Momentaneamente abbiamo quella stanza, sicuramente nella camera insieme a me e Federico non puoi dormire." Disse Benjamin. "Se preferisci dormire sul divano ti posso prendere le coperte, dei cuscini e ti metti qui." Aggiunse.
"No, va bene quella stanza." Disse Kail. "Buonanotte." Aggiunse, salendo le scale per poi sparire dietro il buio più totale.
"Tutto bene?" Domandò il più grande al suo fidanzato, che non aveva detto mezza parola da quella breve discussione avuta con Benjamin.
"Se non ci fosse quello sì." Disse Federico. "Capisci che non avremo più la libertà di stare assieme, noi due?" Aggiunse.
"Sì che potremo, non m'interessa se Kail potrebbe rimanerci male nel vedere noi due mentre ci baciamo o cose così, io penso a noi due, poi tutto sta in secondo piano." Gli disse Benjamin.
"Non capisco perché proprio qui." Disse Federico. "Avrà anche degli amici, o mi sbaglio?" Aggiunse.
"Ti sbagli, lui è un tipo dal carattere difficile e tende a non fare amicizia e specialmente nella mia comitiva non è ben accetto come te." Disse Benjamin. "Zambo mi continua a dire che sei un bravo ragazzo ed è felice della nostra relazione, dice che finalmente ho trovato una persona come si deve." Aggiunse, sorridendo.
Federico lo guardò prima di ricambiare il sorriso ed asciugare le mani bagnate.
Il moro si posizionò di fronte a lui, prendendo le braccia del suo fidanzato: fece allacciare queste intorno ai suoi fianchi, facendo poggiare la testa bianca del ragazzo sopra il suo petto che si abbassava regolarmente.
Il minore sospirò, cercando di reprimere le lacrime salate che avevano iniziato a scendere sulle sue guance.
"Ehi, cosa succede?" Gli sussurrò Benjamin, facendo incontrare i loro occhi.
Quelli di Federico erano più scuri rispetto diverse ore prima, non si potevano percepire emozioni buone e questa cosa aveva turbato Benjamin.
"Ho paura di perderti." Confessò. "Non voglio che Kail stia qui, che possa vederti e parlarti.
Sono tanto geloso? Sì, lo sono Benjamin, lo sono eccome. In passato ho sofferto tanto e hai potuto benissimo capire anche tu il motivo.
Io non avevo nessuna voglia di vivere ma poi sei arrivato tu, e da lì niente è stato più lo stesso." Continuò, singhiozzando. "Io ci tengo a te, più di quanto tu possa immaginare." Concluse.
Benjamin asciugò, con due baci, le lacrime del più piccolo e lo strinse al suo corpo.
"Non preoccuparti, non succederà niente. Questa è una situazione temporanea Fè e non ho intenzione di vederti piangere ancora.
Domani andremo a prendere le tue cose per trasferirti qui, questa sera ti puoi arrangiare con delle cose mie e non penso che possa dispiacerti." Rise il moro, facendo sorridere l'altro.
Federico si fidava delle parole del più grande, sapeva che questo non voleva soffrirlo e Federico sapeva meglio di sé stesso che tutto non sarebbe stato facile.
Le guerre erano tante, le vittorie di meno, ma Federico avrebbe lottato.
La giovane coppia non sapeva, però, che da quella sera in poi le cose sarebbero totalmente cambiate.

Istruttore || FenjiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora