Capitolo 27.

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I giorni erano corsi davvero in fretta nella città di Parigi, la quale non aveva mai smesso di sminuirsi sotto alla sua bellezza.
Il sole era ancora alto nella distesa azzurra che dominava il cielo, non pochi erano i bambini riversati in strada dopo aver terminato le ore scolastiche e i bar erano sempre più affollati: gente che magari non era al lavoro si rifugiava dentro quei piccoli locali o semplicemente in qualche pub, magari con qualche nuova conoscenza.
Federico camminava spensierato tra le strade di Parigi, aveva deciso di uscire a fare una passeggiata in estrema calma e tranquillità con le solite cuffie ad occupare le sue orecchie e la sua amata sigaretta tra le labbra.
Ascoltava tutte le canzoni della sua playlist, da quelle più vecchie a quelle più recenti e non poche erano quelle che lo riportavano a Benjamin.
Quella mattina, il minore aveva lasciato il più grande nella dimora degli zii: gli aveva proposto di uscire con lui, ma questo aveva palesemente rifiutato per voler aiutare Camilla con le faccende di casa.
I giorni che restavano ai due per godersi quel soggiorno a Parigi erano quasi giunti al termine, a breve i due ragazzi sarebbero dovuti ritornare alle loro classiche vite e non sapevano che avrebbero dovuto fare i conti con la realtà.

La playlist di Federico aveva appena terminato di riprodurre "Perfect", una delle canzoni più ascoltate di Ed Sheeran, un cantante che lui amava da tempo.
Era appena rientrato nella dimora degli zii di Benjamin quando, per puro caso, aveva ascoltato una telefonata del più grande; era riuscito ad udire ben poco, ma quello gli era bastato per capire ciò che i due si stavano dicendo.
"Ehi." Disse Federico, salutando il suo fidanzato che aveva appena smesso di parlare al telefono.
"Piccolino!" Sorrise Benjamin, dando un bacio sulle labbra all'altro.
"Con chi stavi parlando?" Gli chiese il bianco, mentre stava togliendo la sua giacca di jeans.
"Nessuno di importante." Disse, vago, Benjamin.
"Non prendermi in giro, stavate parlando di qualcosa di importante e evita di raccontarmi bugie, grazie." Rispose Federico.
Benjamin sospirò, sedendosi sul divano facendo cenno all'altro di sedersi sulle sue gambe: Federico fece tutto ciò, lasciando le labbra del più grande sopra il suo collo.
"Stavo parlando con Kail, di una questione molto importante." Disse Benjamin, a tono basso. "Riguardante il nostro futuro." Aggiunse. Federico per un momento lo guardò, non capendo a ciò che si riferisse. "Ho spiegato a Kail la situazione e gli ho detto palesemente di non volerlo più vedere e di andarsene, cortesemente, da casa mia." Disse, ancora.
"E che ha risposto?" Gli chiese, freddo, Federico.
"Ha detto che non ci sono problemi." Rispose l'altro. "Ma vuole sentirsi dire queste cose in faccia e non da un semplice telefono." Aggiunse. "Perciò, dopo un paio d'ore dal nostro ritorno, sono costretto a vederlo di nuovo e parlarci." Concluse.
"Non mi va tanto a genio questa cosa." Disse Federico.
"Non pensare male riguardo questa cosa, me la caverò alla grande e finalmente sarà fuori dalle nostre vite." Rispose il moro.
Il più piccolo si sistemò meglio sopra le sue gambe, prima di iniziare una lunga sequela di baci.
Benjamin lo stringeva a lui, ormai i loro corpi erano diventati una cosa sola.

Le prime ore del pomeriggio si facevano sentire potenti per gli abitanti della città che si erano ritrovati il caldo alle loro porte.
La giovane coppia di fidanzati aveva ben deciso di raggiungere uno dei parchi più belli di Parigi e così, mano nella mano, Federico osservava ammaliato il sole che stava brillando sotto l'acqua azzurra, ed anche un po' sporca, del fiume che stava sotto di loro.
I due stavano attraversando un piccolo ponte, come quello delle favole: a volte il più piccolo credeva davvero di star vivendo una favola assieme al più grande, tutto aveva preso una piega diversa e non aveva intenzione di lasciarlo tanto facilmente.
"Piccolino." Disse Benjamin, richiamando l'attenzione del bianco.
Quest'ultimo mugolò qualcosa in risposta, fermandosi poco dopo la metà del ponticello.
"A cosa pensi?" Gli domandò poi, toccando la pelle calda della guancia di Federico.
Il ragazzo cinse la vita del moro, facendo avvicinare questo al suo corpo: iniziò a lasciare teneri e caldi baci sul collo scoperto dalla maglia nera a maniche corte del più grande, il quale iniziò ad accarezzare il braccio tatuato dell'altro.
"Penso a quanto possa essere bella questa vita, con te." Disse Federico. "Sento di innamorarmi sempre di più di te, e non so se considerare questa una buona cosa o meno.
Con te sono felice, sto bene, ma ho sempre paura che qualcuno possa strapparti via da me." Aggiunse, parlando a bassa voce.
"Non avere questo timore, Federico.
Io amo te e nessun altro al mondo potrà mai farmi cambiare idea." Rispose il più grande, iniziando a baciare il suo fidanzato, il quale continuava a stringerlo.
Federico aveva deciso di fidarsi di Benjamin, di dare retta alle sue parole senza pensare troppo al resto.
Non era consapevole del fatto che, al ritorno dal viaggio, tutte le sue teorie sarebbero diventate chiare.
Federico non sapeva che cosa lo attendeva.

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Ehi♥
Mi scuso davvero tanto per il ritardo di questo capitolo, purtroppo ho avuto seri problemi con il telefono e ho dovuto comprarne un altro.
Vi ringrazio davvero tantissimo per le visualizzazioni che state dando a questa storia in meno di tre mesi, è un traguardo bellissimo!
Le cose sembrano andare bene per la giovane coppia nata, ma sarà sempre così?
Cosa attende Federico?
Volevo chiedervi un parere su questa storia, se vi sta piacendo o meno.
Ho ancora tanti progetti!
Vi ricordo, come sempre, i social dove potete trovarmi:
Instagram - profilo privato: @/xxvals_ ; pagina per i bimbi: @/lealideifenji
Twitter - @/coccolamjvfede
Un bacione grande💕

Istruttore || FenjiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora