I giorni si erano susseguiti in fretta nella città di Miami: questa teneva sempre la solita armonia tra le strade, diventate colorate di rosso.
Non pochi erano i palloncini a cuore che decoravano l'entrata dei negozi, i ristoranti erano pieni di menù speciali per la giornata tanto attesa che era, finalmente, giunta.
San Valentino era arrivato, coppie di giovani fidanzati si tenevano per mano ed andavano incontro alla sera, scambiandosi parole e promesse che volevano mantenere.
Tanti erano i ragazzi che si dichiaravano alla persona amata: c'era chi riceveva una delusione e chi un ricambio, in quella giornata tutto era permesso.
In amore, tutto è lecito.Federico era sdraiato sul divano con in mano un pacchetto di patatine, una lattina di coca - cola sul tavolino in vetro davanti a lui mentre vedeva Luisa correre da una parte all'altra della casa.
Un altro sbuffo uscì dalle sue labbra quando sentì varie notizie in TV riguardanti quella giornata e non poteva che odiare sé stesso per aver deciso di fare un salto fra i canali.
Quel giorno, Benjamin era uscito prima del solito da casa, facendo entrare la domestica che si era presa cura di Federico.
Quest'ultimo aveva salutato il più grande con un bacio più lungo del solito, ma il moro andava di fretta e per questo non durò come previsto.
Federico stava iniziando a dubitare delle sue parole, stava iniziando a pensare al peggio.
"Signore, tutto bene?" Chiese Luisa, risvegliandolo dai suoi pensieri.
Federica sospirò per poi voltarsi verso la donna, seduta al divano accanto.
A quel punto, il minore si mise a sedere poggiando sul tavolo le patatine e spegnendo la TV.
"Sto iniziando a pensare che Benjamin non mi voglia più al suo fianco." Disse Federico.
In Luisa, però, qualcosa cambiò: diventò improvvisamente più rigida e non pochi erano i colpi di tosse che faceva.
"Per quale motivo dovreste pensare una cosa del genere, signore?" Domandò la donna, vaga.
"Insomma, è San Valentino e sarà via tutto il giorno, passiamo poco tempo assieme e mi dica lei cosa devo pensare!" Disse, esasperato, l'altro.
"Non si butti giù." Rispose Luisa. "Il signor Benjamin tiene tantissimo a lei, è il suo fidanzato e non può di certo trascurarla. La ama, è evidente." Continuò.
"Come fa ad esserne così sicura?" Domandò Federico.
"Intuito di una donna." Gli rispose Luisa, facendo l'occhiolino al bianco per poi vedere la donna tornare a pulire il resto delle stanze.Verso il tardo pomeriggio, Luisa prese le sue cose e tornò nella sua abitazione, lasciando Federico in casa da solo, in una casa che non sapeva nulla di lui e della sua storia con il suo fidanzato.
Sentì il suo cellulare vibrare e così, del tutto sorpreso, lesse il contenuto del messaggio.
"Vestiti elegante, sto arrivando.
- Anonimo."
Doveva fidarsi?Senza pensare troppo alle conseguenze della sua scelta, salì in stanza e prese il suo cambio che comprendeva una camicia bianca e dei jeans strappati ma allo stesso tempo eleganti, si fece una doccia veloce e indossò gli abiti, mettendo il profumo e sistemando i suoi capelli.
Il campanello suonò e Federico, del tutto impaurito dalla persona che poteva trovarsi di fronte, si precipitò alla porta e l'aprì.
Un grandissimo mazzo di rose entrò nella sua visuale, coprendo la persona dietro queste: non ci volle molto tempo nel riconoscerla, però.
"Benjamin." Sussurrò Federico, del tutto sorpreso quando vide le rose allontanarsi e un piccolo sorriso abbozzato sopra il volto del suo fidanzato.
"Questo mazzo di rose sono per te, che sei la mia rosa preferita." Disse Benjamin.
Il minore fece entrare il suo fidanzato, il quale teneva ancora in mano le rose: dopodiché il minore le prese e le poggiò sul mobile accanto la porta, mettendo le braccia intorno al suo collo ed unendo le loro labbra.
"Mi sei mancato, tanto." Disse Federico, tra un bacio e l'altro.
"Anche a me, tantissimo." Sussurrò Benjamin. "Ora però non è tempo di questo, dobbiamo andare." Aggiunse. "Non fare domande." Concluse, vedendo il minore aprire bocca per parlare, ma venne richiusa subito.
Fuori al giardino della villa, Federico vide una limousine nera davanti all'uscita e non potè che prendere il suo fidanzato per mano ed entrare dentro quella meraviglia.
E le sorprese non erano ancora finite.Con i vetri totalmente oscurati e la curiosità di Federico alle stelle, la coppia giunse a destinazione: era il ristorante dov'erano stati qualche sera precedente a cena.
Una grande luna regnava ed illuminava il mare blu, il profumo del pesce entrava invadente nelle narici dei due che non poterono far a meno di lasciarsi un bacio timido sopra le labbra.
Entrarono dentro e subito furono portati al loro tavolo, dentro una grande sala ricoperta di cose che Federico non conosceva.
Lui non si intendeva particolarmente di queste cose, tra cui quadri e quant'altro.
"Scusami Ben, tu mi avevi detto che oggi avresti lavorato e che non saresti tornato prima di questa sera inoltrata: mi hai mentito?" Domandò Federico.
"Amore, mi dispiace di averti trascurato questo periodo, mi dispiace di essere stato assente e per averti mentito. Ho deciso di farti questa sorpresa per regalarti il San Valentino più bello di sempre." Disse Benjamin. "E poi, abbiamo tutta la vita per viverci." Continuò.
Federico sorrise a quelle parole, ma un dubbio gli sorgeva: che cosa intendeva Benjamin?La serata si era prolungata nel migliore dei modi: il tempo correva in fretta, le risate non erano mai cessate e Benjamin continuava a dedicare tantissime attenzioni al suo fidanzato.
Negli occhi di Federico c'era una strana luce e lo stesso valeva per l'altro, in compagnia di entrambi il mondo spariva dietro di loro.
"Basta, sto scoppiando!" Disse Federico, quando il moro gli portò alle labbra un altro pezzo di dolce che avevano deciso di prendere.
Avevano mangiato come due mucche, eppure il cibo era tutto di loro gradimento.
Benjamin decise di alzarsi ed andare a pagare, senza accettare repliche da parte del suo fidanzato: quella serata voleva offrire lui, non poteva permettere a Federico di pagare.
"Ti va di seguirmi?" Chiese Benjamin, arrivato al tavolo.
"Certo." Rispose il suo fidanzato, lasciandosi trascinare dal moro fuori dal ristorante.
Raggiunsero così la spiaggia: questa aveva la sabbia fredda, il vento caldo scompigliava i capelli di entrambi e il mare calmo si infrangeva contro gli scogli, Federico chiuse gli occhi e si beò di quella pace e tranquillità.
Sentiva le mani del moro lungo il suo corpo, gli aveva permesso di oltrepassare le barriere senza preoccupazioni.
Benjamin, ben presto, si piazzò davanti al minore e Federico vide gli occhi di questo brillare nella notte buia.
"Federico, è passato ormai un anno da quando ci siamo conosciuti.
Un anno da quando sono diventato il tuo istruttore.
È nato tutto per casualità, non avevo intenzione di innamorarmi di te.
Quel periodo Kail era partito, non sapevo cosa fare e ho deciso di aprire una palestra tutta mia da portare avanti con la mia futura famiglia.
Avevo una vita monotona, non avevo un lavoro fisso se non questo e mi preoccupava immaginare cosa potesse succedere in futuro.
Ma poi, quando ti ho visto con quegli occhi azzurri che ti ritrovi, ho subito pensato e sentito che in te c'era qualcosa che mi attirava.
Ho voluto conoscerti, entrare a passi piccoli dentro la tua vita e scoprire ogni tuo lato, sia positivo che negativo. Ho scoperto la persona meravigliosa che sei, la persona che mi ha fatto risvegliare tante emozioni ormai defunte.
Con te ho provato cose che non ho mai sentito prima.
Sei meraviglioso: a partire dai tuoi capelli mal tinti, ai tuoi occhi azzurri, alle tue labbra che ho sempre bramato e al tuo viso angelico.
Al tuo corpo definito, ai tuoi tatuaggi con una storia dietro alle tue mani che vorrei sempre sul mio corpo.
Fino ad arrivare alla splendida persona che sei tu, Federico.
Tu, soltanto tu, sei in grado di calmarmi e rendermi una persona migliore.
Solo tu sei in grado di rendermi felice.
Quante ne abbiamo passate, quante?
Quante volte hai creduto di perdermi?
Quante volte mi sono messo a piangere di nascosto con la paura di non darti abbastanza, di non essere alla tua altezza?
Quante volte ti ho amato come pochi?
Diciamo sempre che abbiamo voglia di viverci fino in fondo, e perché non lo facciamo davvero?" Disse Benjamin, mentre vedeva il suo fidanzato ascoltare attentamente ogni singola parola.
Federico era ammaliato e allo stesso tempo emozionato, sentiva le gambe tremare e il cuore uscire dal petto come se volesse saltare ed andare accanto a quello di Benjamin.
Senza accorgersi di nulla, il moro mise una mano nella tasca dei suoi jeans, estrasse una scatoletta e s'inginocchiò davanti al bianco.
"Federico Rossi, vuoi sposarmi?" Chiese, con la voce tremante, il maggiore.
Questa era la goccia che fece traboccare tutte le lacrime di Federico.
Si buttò addosso al corpo del suo fidanzato, iniziando a baciarlo e lasciandosi cullare dalle sue braccia possenti.
"Sì."
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Istruttore || Fenji
FanfictionUna storia dove il giovane ventiquattrenne Benjamin Mascolo decide di aprire una palestra tutta sua. Ma cosa succede se Federico Rossi, un ragazzo ventitreenne dai capelli tinti di bianco, decidesse di iscriversi con il migliore amico alla palestra...