Il lunedì stancante, purtroppo, era tornato e tutti gli abitanti della città si stavano dirigendo nelle proprie postazioni di lavoro ed erano pronti ad affrontare quella giornata.
Il cielo si era aperto e così un sole enorme stava dominando la distesa azzurra, solo ogni tanto delle nuvole grige lo coprivano ma poi tornava tutto alla normalità.
Esattamente come la storia di Benjamin e Federico.
Quest'ultimo si sentiva forse sciocco per aver concesso al ragazzo una seconda possibilità, la possibilità di averlo ancora accanto.
Si ripeteva a sé stesso che doveva essere duro, non doveva avere pietà per Benjamin ma quando gli occhi di questo si erano incatenati con i suoi e aveva sentito il leggero tocco della mano calda del moro, non era riuscito a controllarsi.La luce fioca del sole entrava invadente nella camera di Federico dove c'erano quest'ultimo e il più grande sdraiati nel letto, avvolti totalmente nelle lenzuola.
La serata precedente aveva preso del tutto una piega diversa: dopo aver chiarito con Benjamin, il bianco aveva tentato di spiegare la situazione ad Harvey che era rimasto abbastanza male per quella notizia.
Aveva tentato di fargli capire che non potevano vedersi se non in amicizia, Federico aveva in testa solo ed esclusivamente Benjamin.
Lui era la sua preda.Il più piccolo si era svegliato da pochi minuti nelle braccia possenti di Benjamin che lo stringevano al suo corpo: il suo dolce profumo invadeva le narici e il minore si sentiva rinascere.
"Ben, posso farti una domanda?" Gli chiese Federico, quasi sussurrando.
Il moro, che era da poco sveglio, annuì passando una mano nei capelli di Federico. "Che hai intenzione di fare con Kail? Lo vuoi lasciare?" Aggiunse.
"La mia intenzione è quello di lasciarlo e di mandarlo via dalla mia casa, però non so quanto lui possa concordare." Disse Benjamin.
"Ma se la vostra storia va male, da come mi hai potuto spiegare, cosa continui a tenerlo dentro casa ed averlo come fidanzato?" Rispose il bianco.
"Questo pomeriggio ci parlerò." Disse, semplicemente, Benjamin.
I due decisero di alzarsi per preparare una buona colazione con i cornetti che la sera prima Federico aveva comprato.
"Fè, hai visto che i miei zii abitano all'estero, quelli di cui ti ho parlato più di una volta?" Domandò Benjamin, prendendo per i fianchi il ragazzo poco più alto di lui.
Quest'ultimo annuì.
"Ecco, e se ti dicessi che mi hanno invitato a Parigi per un soggiorno da loro?
Sono passati dodici anni dall'ultima volta che mi hanno visto, e qualche giorno fa mi hanno fatto questa proposta." Disse, ancora, Benjamin.
"Hai intenzione di partire e lasciarmi qui da solo?" Rispose, visibilmente triste, Federico.
"Se mi lasci terminare questo breve discorso puoi scoprire il resto." Disse il più grande. "Ho intenzione di invitare anche te, a Parigi." Aggiunse.
Federico quasi sbiancò a quell'affermazione.
Benjamin che voleva portare lui a Parigi? In casa dei suoi zii?
"M- ma Ben, io n- non conosco i- i tuoi zii e non h- ho intenzione d- di essere in- invadente per loro c- che non sanno n- nemmeno il mio n- nome, s- sono uno sconosciuto in c- casa loro e..." disse Federico, balbettando.
"Smettila di strafare con le parole, piccolino.
Per loro sarà solo che un grandissimo piacere averti in casa, se così può essere definita date le grandi dimensioni che ha, e non disturbi affatto." Lo interruppe Benjamin. "Fammi sapere poi la tua decisione." Aggiunse.
"I- io... mi hai colto decisamente impreparato, sai?" Gli confessò Federico, allacciando le braccia attorno il collo del più grande.
"Era proprio questa la mia intenzione." Rispose Benjamin, lasciando un tenero bacio sul naso di Federico. "Tra cinque giorni c'è il volo, ci spero davvero tanto." Aggiunse.Le ore a seguire passarono in modo meraviglioso per i due ragazzi che, dopo aver sistemato le cose tra loro, avevano passato gran parte del tempo disponibile assieme.
Erano da poco giunte le sei e Federico stava raggiungendo il supermercato: quella sera sarebbe andato da lui Benjamin e voleva preparare qualcosa di gustoso per i due.
Optò per una serata a base di pesce, per questo motivo il bianco raggiunse il banco dov'erano esposti qualsiasi specie di pesce.
Fece per voltarsi, ma si scontrò con un ragazzo che aveva conosciuto, purtroppo, diversi giorni fa.
"Oh, ehm, Federico." Disse il ragazzo davanti il minore.
"Ciao, Kail." Rispose Federico. "Mi dispiace di esserti venuto addosso, scusami. Tolgo il disturbo." Aggiunse, ma si bloccò di colpo. "Come fai a sapere il mio nome?" Chiese.
"Benjamin mi ha parlato di te, pure troppo per i miei gusti." Disse Kail.
"E che cosa ti ha detto di così in particolare per questo tuo comportamento?" Domandò Federico.
"Mi ha detto il minino indispensabile." Rispose, semplicemente, Kail. "E ne approfitto della situazione per dirti delle cose che forse non sai.
Io ho intenzioni serie con Benjamin, non sperare e tanto meno pensare che io possa lasciarlo per una terza persona.
Sono anni che stiamo assieme, non ti conviene intrometterti nella nostra storia." Aggiunse.
"Forse non hai capito, io e Benjamin siamo semplici amici." Mentì il ragazzo.
"Certo." Rise Kail. "Pensi che io sia caduto dalla montagna del sapone? Poco fa ho parlato con Benjamin e mi ha detto che vi frequentate, ora lui ha pure intenzione di lasciarmi per te!
Credi davvero che quella sera non mi sono reso conto di niente?" Aggiunse. "Stai alla larga da Benjamin." Disse ancora, più serio che mai.
"Scendi dal piedistallo che non sei nessuno e non hai nemmeno il diritto di dirmi ciò che devo o non devo fare." Rispose, a tono, Federico.
"Benjamin non è fatto per te e se sparisci sarà meglio per lui e per la nostra relazione. In fin dei conti tu per me vali zero, ma non ti permetto di piombare nelle nostre vite e fare il comandante." Disse Kail.
"Ah certo, e quindi tu pensi sia giusto far così?
Credi davvero di sapere qual'è il meglio per Benjamin?
È lui che è entrato nella mia vita, io prima di fare qualsiasi cosa mi sono messo in punta di piedi." Disse Federico. "Ed ora, caro, ho intenzione di andare via visto che con te non ho niente a che spartire." Aggiunse.
Il bianco, dopo aver preso le vongole e il resto del pesce, pagò il tutto ed uscì da quel supermercato.
Federico era deciso più che mai a vincere questa "battaglia", non voleva lasciare Benjamin nelle grinfie di quel ragazzo e mai lo farà.
Perché infondo, quei de ragazzi si appartengono.----------------------------
Ehi💕
Innanzitutto grazie infinite per le 2,51k visualizzazioni, è una soddisfazione immensa!
Stiamo crescendo ogni giorno di più a solo un mese dalla pubblicazione, grazie di cuore.
Come avete potuto bene leggere, Benjamin ha tenuto nascosto a Federico di avere un ragazzo da tre anni.
Benjamin ne ha parlato anche con Kail, gli ha raccontato tutto quello che era necessario sapeva ed ora c'è stata questa piccola discussione tra il suo ragazzo e il minore, come andranno a finire le cose?
Federico partirà per Parigi?
Kail si rassegnerá presto?
Fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate, se insomma come storia vi sta piacendo perché mi farebbe piacere!
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Un abbraccio grande, a presto🌸
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Istruttore || Fenji
FanfictionUna storia dove il giovane ventiquattrenne Benjamin Mascolo decide di aprire una palestra tutta sua. Ma cosa succede se Federico Rossi, un ragazzo ventitreenne dai capelli tinti di bianco, decidesse di iscriversi con il migliore amico alla palestra...