Le ore strazianti che il volo aveva riservato ai due ragazzi si erano rivelate davvero stancante.
Federico e Benjamin avevano deciso di godersi al massimo l'ultima giornata che avevano a disposizione, passeggiando tra le strade di Parigi mentre la dolce e candida voce del moro entrava nelle orecchie di Federico che avrebbe passato ore intere a sentirlo parlare.
Amava la sua cultura, amava la sua voce, amava ogni cosa che lo rappresentava.
Dopo aver salutato Camilla e Alfonso che si erano rivelati una coppia di signori davvero cordiali e disponibili, erano saliti sull'aereo che li avrebbe riportati a Modena, nella loro città, alla solita vita.Erano passate ormai diverse ore da quando la giovane coppia aveva raggiunto la città: per loro sorpresa, in aeroporto c'era la rispettiva comitiva di amici che avevano creato anche un legame in quelle ore di attesa e Benjamin aveva comunicato loro la grande notizia.
Tutti i loro amici si erano rivelati contenti di questa decisione presa da entrambi, di questa coppia che ancora aveva tantissimo da scoprire.
Era arrivato il momento, però, di affrontare la realtà per Benjamin; una volta aver riaccompagnato il più piccolo nella sua dimora, aiutandolo con tutti i bagagli e dopo aver scambiato dei baci e passato del tempo con Federico, si era deciso a raggiungere casa sua, o meglio la casa che condivideva con Kail.
Kail era stato il suo primo fidanzato vero e proprio, colui che lo aveva rispettato e amato per tutto quel tempo.
Benjamin si sentiva anche male nel lasciarlo, lo aveva del tutto tradito quando questo era in viaggio per il lavoro, ma cosa poteva fare?
Kail non gli dimostrava più affetto, più amore, e si era stufato di tutta quella falsa situazione.
Senza rendersene conto, il moro aveva raggiunto la sua dimora: dopo aver sistemato la moto nel giardino, scese da questa e raggiunse la porta.
Estrasse le chiavi dalla tasca ed entrò in casa, ricevendo subito un dolce odore nelle sue narici.
"Chi non muore si rivede." Disse una voce che, un tempo, amava.
"Una volta la frase non era diversa?" Chiese Benjamin. "Ciao, Kail." Aggiunse.
"L'ho voluta modificare a mio piacimento." Disse Kail, pulendo le mani con cui stava cucinando.
Fece il suo ingresso e guardò il più grande, notando poi le macchie violacee che continuavano ad essere ferme sopra il suo collo latteo.
"Cosa sei venuto a fare?" Gli chiese il ragazzo dai capelli scuri, mentre sistemava il piercing che portava al naso.
"Sono venuto per chiarire una volta e per tutte con te." Disse Benjamin, deciso. "Perché hai anche tu bisogno di una spiegazione, una buona anche." Aggiunse.
"Sono qui, dimmi tutto." Lo sfidò il ragazzo, incrociando le braccia al petto.
"Senti Kail, non ho intenzione di dilungarmi troppo e sarò anche il più chiaro possibile: non ne voglio sapere niente di te e nemmeno del tuo futuro.
Come ti ho detto, mi sono fidanzato con Federico qualche giorno fa ed io con lui sto bene, lui è in grado di farmi sentire amato, cosa che tu non sei stato più in grado di fare." Gli disse Benjamin. "Per questo, ti chiedo gentilmente di uscire dalla mia vita e di non entrare più a farne parte. Io non voglio creare discussioni con te e tanto meno farti soffrire, non è nelle mie intenzioni, ma per me questa storia iniziata tre anni fa può benissimo che giungere al termine, proprio ora." Aggiunse, duro.
Kail lo guardò attentamente prima di assottigliare gli occhi e raggiungere Benjamin, a passi lenti.
"Sei proprio sicuro di voler mandare tutto all'aria? Tutto un sentimento coltivato in questi anni?" Domandò Kail, facendo passare una mano sulla guancia del moro che a quel contatto sobbalzò.
"Sono sicuro più che mai." Disse Benjamin.
Il ragazzo si avvicinò a lui, leccandosi successivamente le labbra rilasciando un leggero verso che Benjamin non seppe definire.
Kail poggiò le mani sopra i suoi fianchi, avvicinando il corpo del moro al suo: iniziò a lasciare dei baci dove ora giacevano i marchi che Federico, la notte che aveva sprigionato e allo stesso tempo sigillato il loro amore, gli aveva lasciato.
Passava la lingua sopra il suo collo, continuando a lasciare lievi sussurri.
"Sei ancora in tempo per pensarci, sai?" Gli chiese l'altro. "Potresti annullare tutto, dimenticare Federico e vivere la tua vita con me.
Potresti tornare a sorridere in mia compagnia come hai sempre fatto.
Potresti tornare a baciarmi, a stringermi.
Potresti tornare a sentire i miei leggeri sussurri dove ripeto trecento volte che son tuo, tuo e tuo." Aggiunse, mentre Benjamin continuava ad avere il respiro irregolare come gli anni precedenti. "Potresti tornare con me." Concluse.
Benjamin chiuse gli occhi, ma subito la figura di Federico fece capolinea nei suoi pensieri risvegliando il ragazzo dal suo stato di trance.
In poco tempo, staccò il ragazzo da lui e si pulì il collo, come per cercare di togliere ciò che Kail gli stava facendo.
I suoi occhi si erano incupiti, non riusciva più a far trasmettere delle emozioni.
"Non tornerò con te, Kail." Disse Benjamin. "Non tornerò con una persona che non mi merita." Sputò acido. "Hai provato a farmi cadere ai tuoi piedi, ancora, ma non ci sei riuscito. Nella mia testa c'è solo che Federico." Disse ancora. "Entro questa sera voglio tutta la tua roba fuori dai piedi e voglio anche te via da qui. Non m'interessa se non hai un alloggio o altro, arrangiati con ciò che trovi. Esci dalla mia vita." Concluse, mantenendo un'espressione dura.
"Ti rendi conto di ciò che stai dicendo?" Urlò Kail.
"Me ne rendo conto eccome! Te ne devi andare da qui, non ti voglio più vedere!" Urlò, a sua volta, Benjamin.
Kail lo guardò disgustato, salendo al piano superiore.
Dopo diversi minuti che al più grande sembravano eterni, il ragazzo dai capelli scuri scese in cucina con tutte le sue valigie in mano.
"Sappi che non è finita qui." Disse Kail, uscendo successivamente da quella casa che una volta poteva reputare anche sua.
Benjamin sospirò, buttandosi a peso morto sul divano: estrasse dalla tasca dei jeans il cellulare, decidendo di scrivere poi al suo fidanzato:
"Anche questa è fatta.
Ci vediamo verso le nove e mezza qui a casa mia, a dopo amore.
- Ti amo."
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Istruttore || Fenji
FanfictionUna storia dove il giovane ventiquattrenne Benjamin Mascolo decide di aprire una palestra tutta sua. Ma cosa succede se Federico Rossi, un ragazzo ventitreenne dai capelli tinti di bianco, decidesse di iscriversi con il migliore amico alla palestra...