-"Oh, allora sei vivo." Disse il maggiore, non appena l'altro aprì la porta. "Stavo iniziando a preoccuparmi."
-"B- Benjamin..." Balbettò Federico, con il fiato corto. "Purtroppo questo non è il momento giusto."
Il moro aggrottò la fronte e solo in quel momento si rese conto che l'altro era seminudo e con macchie rosse a decorargli il petto.
-"Federico che sta succedendo?" Gli chiese, anche se immaginava che cosa stesse succedendo.
Il più piccolo non dovette rispondere a quella domanda, alle sue spalle arrivò Christian che gli circondò la vita e gli morse la spalla.
-"Dai Fè, torna di là." Mugolò il ragazzo. "Stavamo per divertirci." Aggiunse e lasciò che le sue mani superassero il bordo dei boxer del biondo.
Federico trasalì mentre il suo sguardo si alternava tra Christian e tra Benjamin, quasi disgustato.
-"Ben ci vediamo domani al bar, va bene?" Gli chiese Federico e, senza neppure attendere risposta, chiuse la porta.
-"Ora possiamo tornare a divertirci." Disse a Christian e si voltò verso di lui, per far unire le loro labbra.
Christian ghignò soddisfatto e prese di peso il minore, facendogli stringere le gambe sul suo bacino.
-"Dov'è la stanza da letto?" Gli chiese, prima di mordergli il labbro inferiore e stringere le mani sulle natiche del minore che chiuse gli occhi.
-"L'ultima stanza a destra dopo il corridoio, quella con la porta bianca." Rispose il minore e strinse ancora di più le gambe sul bacino del ragazzo.
Il ragazzo annuì e si diresse verso il punto spiegato dal minore, mentre questo continuava a baciargli il collo alternando i baci a qualche morso.
Non appena i due entrarono in stanza, Christian lo spinse sul letto e si sistemò a cavalcioni su di lui.
-"Allora dolcezza." Disse il ragazzo e con un dito tracciò una linea invisibile sul petto del minore, fermandosi sul bordo dell'elastico dei boxer. "Dov'è che eravamo rimasti?" Chiese e si leccò il labbro inferiore.
Federico ghignò malizioso e invertì le posizioni, spingendo l'altro sotto di lui.
-"Sarà una lunga notte, moretto."I raggi del sole entrarono nella stanza, disordinata e piena di mobili che non avevano alcun tipo di utilizzo, e illuminarono il volto del biondino ancora dormiente.
I capelli biondi gli ricadevano sul viso rilassato, il corpo era coperto, in parte, solo da una coperta beige che pendeva oltre il bordo del letto e minacciava di lasciarlo scoperto in ogni momento. Il busto nudo era riscaldato dalle forti braccia di Christian, addormentato e stretto al minore, che gli cingeva la vita mentre il suo petto aderiva perfettamente alla schiena nuda del biondo.
Il trillare insistente della sveglia, che segnava le otto e un minuto, disturbò il suono dei due ragazzi che mugolarono. Christian si strinse di più al minore mentre questo si allungava in avanti per spegnere la sveglia.
-"Che ore sono?" Chiese, con voce assonata, Christian e sbadigliò.
-"Le otto." Rispose il biondo e appoggiò la testa sul cuscino bianco.
-"E perché hai una sveglia che suona alle otto di venerdì mattina?"
-"Il mio turno al bar oggi inizia alle dieci."
-"Mancano due ore alle dieci, Federico." Gli fece notare Christian e voltò la testa verso di lui.
-"Io però ho bisogno di tempo per prepararmi." Replicò Federico e lasciò scivolare una mano sul suo corpo nudo.
La sua mano di certo non sfuggì allo sguardo attento di Christian che ghignò e si mise a cavalcioni sul corpo del ragazzo.
-"E in queste due ore non puoi trovare un po' di tempo per fare altro?" Gli chiese e si morse il labbro inferiore.
Federico sorrise malizioso e strinse tra le mani le natiche del ragazzo dagli occhi verdi.
-"Credo proprio di sì."Alle dieci meno dieci Federico entrò nel bar dove lavorava, in quel momento quasi del tutto pieno, pronto ad iniziare il suo turno con il sorriso stampato sulle labbra. La notte con Christian lo aveva reso felice e non poco, nonostante non lo conoscesse per nulla era riuscito a scaricare parte di quella tensione che si portava dietro da tempo. Christian, sulla soglia del suo appartamento quando stava per andare via, gli aveva chiesto se si sarebbero potuti rivedere e Federico aveva accettato senza pensarci troppo, i due si erano scambiati il numero di cellulare e si erano ripromessi di rivedersi il prima possibile.
"Una gioia capita anche a me ogni tanto." Pensò Federico e ridacchiò, mentre avanzava tra i tavoli.
-"Federico."
Il minore trasalì quando sentì quella voce, il ragazzo aveva totalmente dimenticato il suo incontro con Benjamin e anche ciò che era successo la sera precedente.
Quasi meccanicamente Federico si voltò e si sforzò di sorridere al moro, seduto ad un tavolo, ma tutto ciò che ottenne fu una smorfia priva di senso.
-"E- ehi, Ben..." Balbettò il ragazzo e iniziò a grattarsi nervosamente la nuca. "N- non pensavo saresti v- venuto..."
Il moro si passò una mano tra i capelli e sorrise.
-"Perché non avrei dovuto?" Replicò. "Dai, siediti." Aggiunse e gli indicò la sedia davanti a lui.
Il più piccolo guardò l'orario e annuì, si tolse il cappotto e si sedette di fronte al moro.
-"Mi dispiace per la scena a cui hai dovuto assistere ieri sera." Si scusò il ragazzo. "Non sapevo che cosa sarebbe successo quando ti ho chiesto di venire da me." Spiegò. "Mi dispiace."
Benjamin strinse la sua tazza di cioccolata calda e abbozzò un sorriso.
-"Non devi scusarti di nulla." Rispose. "È casa tua e puoi farci quello che vuoi." Aggiunse. "Sono solo rimasto sorpreso, non me l'aspettavo."
Il biondo sospirò e si prese la testa tra le mani.
-"Non me l'aspettavo neanche io." Replicò. "L'ho incontrato all'uscita del bar, dopo aver finito il turno." Gli spiegò.
-"Sbaglio o è il ragazzo a cui hai fatto i complimenti al pub?"
-"Sì, è lui, si chiama Christian."
Il più grande sorrise e bevve un po' della sua cioccolata diventata tiepida.
-"Devo ammettere però che insieme siete davvero carini." Disse. "Almeno esteticamente parlando, fate una bella coppia."
Federico sorrise e si passò una mano tra i capelli.
-"In effetti è davvero molto simpatico." Rispose. "E mi ha chiesto di vederci ancora."
-"Spero per te che tu gli abbia detto di sì, uno del genere non puoi fartelo scappare." Ridacchiò il moro e gli fece l'occhiolino.
Il più piccolo si morse il labbro inferiore e abbassò lo sguardo sulle sue mani, nervoso e imbarazzato.
-"Davvero non ce l'hai con me?"
Benjamin sospirò e allungò una mano, fino a toccare le mani fredde del minore.
-"Federico abbiamo detto che siamo amici." Disse. "E tra amici succede di assistere a queste scene." Aggiunse. "E tra amici ci si scambia consigli su questo genere di cose." Continuò. "Non ce l'ho con te." Concluse e gli sorrise teneramente.
Il biondo ricambiò il suo sorriso e gli strinse la mano.
-"Allora questa sera ti va di venire in discoteca?"
-"In discoteca?"
Il biondo annuì entusiasta.
-"Il mio amico Kevin mi ha praticamente costretto ad andare in discoteca con lui." Gli disse. "Io non ne ho molta voglia ma, magari, con te diventa tutto più divertente." Aggiunse. "Quindi ti va di venire?"
-"Sì, mi va."———————————————————————————
Ehi🌸
Grazie e ancora grazie per le cinquemila visualizzazioni, questa storia è iniziata poco più di una settimana fa ma già stiamo crescendo tantissimo e questo solo grazie a voi. Grazie di cuore♥️
Federico è andato a letto con un altro ragazzo e Benjamin l'ha scoperto, il biondo gli ha chiesto scusa però e l'ha invitato ad andare in discoteca. Che cosa succederà?
Se volete entrare nel gruppo whatsapp non dovete fare altro che mandarmi un messaggio con il vostro nome e numero, vi aggiungerò subito.
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Baci, Michi💕

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Hot Chocolate || Fenji.
FanfictionHot chocolate || Fenji. "Una cioccolata calda, un'abitudine da bambino. Il cielo incontrerà il mare, sotto lo sguardo della gente nascerà una delle storie più belle. Tavolo numero 7 tutto può succedere. Una pennellata al gusto d'amore."