Fifty eight.

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Federico girò la chiave e subito dopo spalancò la porta, a passi lenti e silenziosi entrò in casa e raggiunse il salotto. Aprì la bocca per gridare il nome dell'altro ma la voce gli morì in gola quando il suo sguardo ricadde sul divano. Benjamin era su Aria, nudo. Benjamin era dentro Aria, la baciava.
Gli occhi di Benjamin e Aria incontrarono quelli di Federico e si spalancarono.
Le scatole di pizza e i vassoi con i dolci caddero dalle mani del più piccolo.
-"Federico!"
Poi il buio.
Il moro si allontanò velocemente dal corpo della ragazza, che mugolò in disapprovazione per quell'improvviso distacco, e corse incontro al più piccolo. Il corpo privo di sensi di Federico giaceva immobile sulla soglia di ingresso del salotto, i vassoi che reggeva erano sul pavimento, e il volto era pallido come non lo era mai stato prima.
Benjamin lo raggiunse e si gettò in ginocchio accanto a lui, strinse il corpo del ragazzo tra le sue braccia e lo abbracciò forte.
-"Federico, Federico ti prego, svegliati!" Urlò il ragazzo e gli scostò i capelli dalla fronte. "Federico!"
-"Mettilo sul divano, non lasciarlo sul pavimento." Disse Aria, molto più calma del moro, e si alzò dal divano.
Il moro la guardò male e prese di peso il corpo privo di sensi del minore.
-"Non credo voglia svegliarsi su quel divano dove ha visto..." Il moro si bloccò, non era pronto ad ammettere ad alta voce ciò che Federico aveva visto. "Quella cosa..." Concluse e sospirò. Poggiò delicatamente il corpo del biondo sull'altro divano e lo coprì con un plaid beige.
-"Fè, ti prego svegliati..." Sussurrò Benjamin e gli diede un bacio sulla fronte. Era tremendamente freddo. "Mi dispiace, piccolo, mi dispiace moltissimo..." Il ragazzo fece fatica a trattenere un singhiozzo, gli occhi erano lucidi e il cuore a pezzi.
Aria si avvicinò a lui e gli mise una mano sulla spalla nuda.
-"Andrà tutto bene." Disse e sperava davvero andasse bene, Federico non era una cattiva persona, anzi, e nonostante quello che aveva fatto non voleva soffrisse. "Io vado in bagno a rivestirmi e poi vado via, spero non si svegli prima, dovete parlare e dovete farlo da soli."
Benjamin si limitò ad annuire, lo sguardo fisso su il più piccolo, mentre la ragazza prendeva i suoi abiti e andava in bagno.

Passarono minuti interi, che a Benjamin parvero ore, prima che gli occhi azzurri di Federico lentamente si aprissero e il moro si lasciò andare ad un sospiro di sollievo.
-"Piccolino..." Sussurrò il maggiore e gli accarezzò la fronte. "Finalmente ti sei svegliato..."
Federico richiuse gli occhi e si beò delle carezze del suo fidanzato.
-"Ben..." Sussurrò, la testa gli doleva incredibilmente. "Che cosa è successo?" Chiese.
Prima che il moro potesse dire qualsiasi cosa, le immagini di ciò che era successo riempirono la mente del più piccolo. Lui felice che entrava a casa di Benjamin, Benjamin che baciava Aria. Benjamin che faceva sesso con Aria. Benjamin che lo tradiva.
Disgustato scacciò via la mano di Benjamin e si tirò su a sedere, gemendo di dolore subito dopo per una fitta alla testa.
-"Mi fai schifo!" Urlò Federico, nonostante la sua testa chiedesse pietà non poteva restare zitto.
Il moro represse quella voglia di piangere e si avvicinò per prendere le mani del minore, questo però glielo impedì.
-"Non urlare o ti sentirai di nuovo male..."
-"Ah, quindi adesso ti importa di come mi sento?!"
-"Di te mi importa sempre..."
Il più piccolo scoppiò in una sonora risata, piena di rabbia, ma si bloccò subito quando la porta del bagno si aprì e Aria, vestita, tornò in salotto. Federico sentì il corpo andare in fiamma, il sangue ribollirgli nelle vene e la voglia di spaccare tutto si faceva spazio dentro di lui.
-"Con che coraggio mi dici che ti importa di me quando quella lì è nel bagno di casa tua?!" Urlò il più piccolo e spintonò l'altro fino a farlo cadere sul pavimento. "Mi fai schifo!" Continuò ad urlare e si alzò dal divano, nonostante la testa gli girasse vorticosamente. "Mi fate schifo!" Aggiunse e indicò Benjamin e Aria.
Aria abbassò la testa dispiaciuta, ma sapeva di non poter replicare, e si avvicinò a Federico.
-"Odia me, se vuoi, ma non Benjamin." Sussurrò. "Lui non lo merita. Ti ama."
Il biondo rise sarcastico e incrociò le braccia al petto.
-"Che bello, la tua fidanzata ti difende a spada tratta. Commovente." Commentò sarcastico il biondo. "Se mi amasse davvero, come ha sempre decantato e ripetuto infinite volte, non mi avrebbe mai tradito. Mai."
Aria annuì e si morse il labbro inferiore.
-"Hai ragione." Rispose. "Ha sbagliato, abbiamo sbagliato." Aggiunse. "Ma almeno ascoltalo, non prendere decisioni affrettate." Continuò e si avvicinò all'ingresso. "Benjamin ha sbagliato, non farlo anche tu." Concluse andò via.
I due ragazzi restarono per qualche momento in silenzio, i respiri pesanti di Federico riecheggiavano nella stanza silenziosa mentre il ragazzo faceva fatica a non crollare, la testa continuava a girargli e non sapeva quanto ancora avrebbe retto. Fu Benjamin il primo tra i due ad interrompere quel silenzio, fece un passo verso Federico e allungò una mano per tocarlo.
-"Federico..." Sussurrò ma l'altro si scostò subito.
-"Mi fai schifo, Benjamin." Disse Federico. "Come hai potuto farlo?" Continuò. "Come?!"
-"I- io..."
-"Tu cosa, Benjamin?!" Lo interruppe il più piccolo. "Sei dispiaciuto? Non volevi farlo? Quale cazzata mi dirai ora?!"
Il moro sospirò e abbassò il capo.
-"Non so che cosa dirti." Rispose. "Non ha senso mentirti, ti ho già ferito abbastanza."
-"Non mi hai ferito, Benjamin." Disse Federico. "Tu mi hai distrutto."
Il moro sentì la terra mancargli sotto i piedi quando l'altro pronunció quelle parole. Gli aveva promesso di renderlo felice, di non abbandonarlo e invece l'aveva tradito. L'aveva distrutto.
-"Quante volte è successo?"
Il moro alzò di poco la testa e aggrottò la fronte.
-"Cosa?"
-"Non fare il finto tonto, Benjamin." Ringhiò il più piccolo. "Quante volte sei stato a letto con Aria?"
-"Tre volte..."
"Tre volte..." Pensò Federico. "Come ho fatto ad essere tanto stupido da non notare nulla?"
-"Quando è successo la prima volta?" Continuò a chiedere il più piccolo.
-"Federico, non credo tu..."
-"Rispondimi e basta!"
Benjamin annuì e tirò su con il naso.
-"Quando sono venuto al tuo bar per chiederti di accompagnarmi a quel pranzo." Rispose Benjamin. "Per strada l'ho incontrata, mi ha portato a casa perché ero bagnato fradicio e le ho raccontato tutto. Sono stato io a baciarla, lei non ha fatto nulla per sedurmi, anzi ha cercato di fermarmi." Sapeva che questi ultimi dettagli avrebbero ferito da morire Federico ma non poteva più nascondergli nulla, non voleva più nascondergli nulla.
Federico provava disgusto nei confronti di quel ragazzo che credeva lo amasse. Lo odiava in quel momento.
-"È successo con altre persone?"
-"Cosa? No!"
-"Ora non fare l'offeso, Benjamin, non sei nella posizione per farlo." Ringhiò il biondo.
-"N- non sto facendo l'offeso..." Balbettò il più grande.
-"Mi fai schifo." Ripeté Federico. "Mi fai schifo, io ti odio!" Urlò in preda alla rabbia.
Il moro strinse gli occhi e si morse il labbro inferiore per reprimere un singhiozzo. Il corpo, coperto solo da un paio di boxer neri e una maglia a mezze maniche blu, era ricoperto da brividi.
-"N- non puoi farlo d- davvero..." Balbettò. "N- non puoi odiarmi..."
-"Tu mi hai tradito." Rispose il più piccolo. "Perché io non potrei odiarti?"
-"Io ti amo!" Esclamò Benjamin.
-"Non mi importa." Replicò Federico e scosse la testa. "Non voglio mai più vederti." Aggiunse. "È finita Benjamin, per me sei morto."

Hot Chocolate || Fenji.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora