Thirty two.

1.2K 129 23
                                        

Il moro prima di lasciare andare il più piccolo a lavorare dovette dargli almeno una decina di baci e il più piccolo dovette ripetergli, più e più volte, che quella sera nessuno li avrebbe disturbati. Ci sarebbero stati soltanto loro.
Quando Federico finì di prepararsi, sotto lo sguardo attento del moro che stava ben attento che l'altro non si scoprisse troppo, i due ritornarono nella sala mano nella mano e si guadagnarono un'occhiataccia da parte del cuoco che era intento a parlare con il proprietario del bar.
-"Ho qualcosa che non va?" Chiese Benjamin e si tastò la faccia. "Perché quell'uomo mi guarda male?" Continuò e si voltò verso il più piccolo.
Federico sospirò e scosse la testa.
-"Diciamo che io e lui non andiamo molto d'accordo." Disse. "Stai tranquillo però, non ti darà fastidio." Aggiunse e gli schioccò un sonoro bacio sulla guancia.
-"E a te dà fastidio?" Continuò a chiedergli il moro e gli strinse la mano.
Il più piccolo sorrise e scosse la testa.
-"Delle volte abbiamo dei piccoli battibecchi ma nulla di che, nulla che non posso sopportare e dimenticare." Rispose. "Non preoccuparti."
Benjamin annuì e lo seguì verso il bancone.
-"Perché non andate tanto d'accordo?" Gli chiese ancora. "È successo qualcosa tra di voi?" Continuò.
-"Semplicemente lui non accetta che Paul, il proprietario, abbia così tanta stima di me e preferisca a fidare a me certi compiti anziché a lui." Spiegò il biondo. "Diciamo che il suo unico problema è il ruolo che riveste in questo bar." Aggiunse e andò all'altro lato del bancone.
-"Capito." Annuì il più grande e si sedette su uno sgabello davanti al biondo, mentre continuava ad osservare il cuoco.
Federico schioccò le dita e attirò nuovamente la sua attenzione.
-"Smettila di guardarlo o potrei diventare geloso." Ridacchiò.
-"Sai che ho occhi solo per te." Sorrise il moro.
Federico si sporse in avanti e si morse il labbro inferiore.
-"Ora ti porto la tua cioccolata calda." Disse. "Tu però mi dai un bacio?"

La giornata lavorativa di Federico fu abbastanza leggera, i clienti non erano molto esigenti ed erano abbastanza facili da gestire anche essendo solo. Di certo i continui messaggi che si scambiava con il più grande servivano a rallegrarlo e il ragazzo si appuntò mentalmente di ringraziarlo quella sera, ringraziarlo per quanto bene gli faceva, e di cercare di restituirgli un po' di quella felicità che gli regalava.
Alle otto il turno del ragazzo finì, dopo un'ultima litigata con il cuoco Federico si beò dell'aria fredda di quasi fine novembre sul viso sereno.
Benjamin lo stava aspettando.

-"Mi sei mancato tanto." Borbottò Federico e allacciò le braccia al collo del maggiore. "Mi sei mancato tantissimo."
Benjamin era appena arrivato a casa del minore, questo lo aveva accolto con un sorriso radioso e lo aveva stretto tra le sue braccia.
Il moro sorrise e si alzò sulle punte per baciargli la punta del naso.
-"Ci siamo visti questa mattina, piccolo." Ridacchiò e gli scompigliò i capelli ancora umidi per la doccia appena fatta.
Il più piccolo indietreggiò per guardarlo meglio e inclinò la testa da un lato.
-"Mi mancheresti anche se non ti vedessi da soli due minuti." Sussurrò il ragazzo e si morse il labbro inferiore. "Mi manchi sempre quando non sei con me." Aggiunse.
Benjamin sorrise intenerito e gli prese il volto tra le mani.
-"Mi sei mancato anche tu." Rispose e gli diede un bacio a stampo.
Il biondo sorrise e gli prese le mani.
-"Com'è andata la giornata?" Gli chiese. "Come va l'organizzazione della mostra?" Continuò.
-"Va molto bene!" Rispose, entusiasta, il più grande. "Manca solo una settimana e spero di riuscire a finire il tutto."
Federico gli baciò la guancia per poi accarezzarla subito dopo.
-"Ci riuscirai." Gli disse. "E se dovesse servirti aiuto, sai dove trovarmi."
Il moro sorrise e lo strinse a lui.
-"Grazie piccolo." Sussurrò per poi ghignare subito dopo. "Ora però credo che noi abbiamo qualcosa in sospeso di questa mattina..." Disse e sfiorò il bordo del pantalone di tuta nero del ragazzo.
Il più piccolo si morse il labbro inferiore e si avvicinò all'altro.
-"Aspettavo il momento in cui te ne saresti ricordato." Disse e si avvicinò al maggiore. Nel momento esatto in cui le loro labbra si sfiorarono, il campanello di casa trillò e fece sobbalzare i due ragazzi ancora fermi davanti a questa.
-"Ma chi diavolo è?!" Urlò Federico e si staccò dal moro.
Chiunque ci fosse dall'altro lato della porta dovette sentire l'imprecazione del biondo perché, subito dopo, rispose.
-"Quel diavolo del tuo migliore amico!" Rispose. "Sono Kevin, dai apri!"
-"Kevin?" Ripeté Federico e aggrottò la fronte. "Che cosa ci fa qui?"
-"Dai aprilo, fa freddo fuori." Gli disse il moro. "Noi continuiamo dopo." Aggiunse e gli fece l'occhiolino.
Il più piccolo sospirò e aprì la porta, per poi grattarsi nervosamente la nuca.
-"Ehi, Kevin." Lo salutò impacciato. "Che cosa ci fai qui?" Gli chiese.
L'amico alzò gli occhi al cielo e, senza attendere alcun permesso, entrò in casa.
-"Oh, allora ancora ti ricordi il mio nome?" Replicò il ragazzo, abbastanza infastidito. "Credevo ti fossi dimenticato di me."
Federico chiuse la porta e inarcò un sopracciglio.
-"Kevin ma che cosa stai dicendo?" Gli chiese confuso.
-"È da giorni che non rispondi ai miei messaggi o alle mie telefonate!" Esclamò l'amico. "L'altro ieri non sei neppure venuto all'aperitivo con gli altri!"
Il più piccolo spalancò la bocca e si colpì la fronte con una mano.
-"L'aperitivo..." Sussurrò. "Me ne sono totalmente dimenticato..."
-"Ho notato." Commento sarcastico il ragazzo e incrociò le braccia al petto. "Almeno posso sapere perché mi hai evitato in questi giorni?" Gli chiese. "Ti ho fatto qualcosa di brutto?"
Il biondo scosse la testa e iniziò a mordicchiarsi il labbro inferiore, mentre spostava continuamente il peso da una gamba all'altra.
-"Nono, assolutamente." Rispose il ragazzo. "È solo che sono stato..." Si bloccò il ragazzo. "Occupato..."
Kevin si voltò verso il moro, che se ne stava in silenzio ad osservare i due amici, e lo squadrò dalla testa ai piedi.
-"Con lui, immagino." Disse e schioccò la lingua sul palato. "Immagino che insieme vi divertiate moltissimo ma non mi sembra una buona idea per ignorarmi." Aggiunse e si voltò verso il biondo. "Preferire una scopata, per quanto grandiosa, al tuo migliore amico? Non si fa Federico!"
Benjamin, nel sentire quelle parole, si strinse nelle sue stesse spalle e abbassò lo sguardo. Subito dopo venne raggiunto dal più piccolo che gli circondò le spalle con un braccio.
-"Kevin lui non è solo una 'scopata'." Disse, virgolettando l'ultima parola. "Io e lui stiamo insieme."
Kevin, sorpreso, lasciò ricadere le braccia lungo i fianchi e strabuzzò gli occhi.
-"Voi due state insieme?" Gli chiese.
-"Siamo fidanzati." Rispose Federico. "Se in questi giorni ti ho ignorato è perché abbiamo passato molto tempo insieme e ho usato poco e nulla il cellulare." Gli spiegò. "Mi dispiace." Aggiunse, sinceramente dispiaciuto.
Kevin rimase per qualche momento in silenzio, forse per assimilare la notizia, e dopo aver squadrato la nuova coppia si avvicinò alla porta.
-"Bene." Disse. "Sono felice per voi." Aggiunse e aprì la porta. "Qualcosa però mi dice che non durerà tanto, siete troppo diversi." Continuò e assottigliò gli occhi. "Buona vita ragazzi, finché potete condividerla."

———————————————————————————
Ehi🌸
Ieri questa storia ha compiuto un mese e siamo già a più di sedicimila visualizzazioni, ancora una volta voglio ringraziarvi per il supporto che mi dimostrate quotidianamente, per me è molto importante. Grazie di cuore♥️
Kevin ha scoperto della relazione tra Benjamin e Federico e non sembra esserne felice. Avrà ragione?
Se volete entrare nel gruppo whatsapp non dovete fare altro che mandarmi un messaggio con il vostro nome e numero, vi aggiungerò subito.
Se vi va potete commentare questa storia su Twitter usando l'hashtag #HotchocolateFenji, mi farebbe piacere sapere che cosa ne pensate.
Per qualsiasi cosa potete contattarmi qui o mi trovare su Twitter come @fvedericoshvrt e su Instagram come @/fixhvrtx.
Fatemi sapere che cosa ne pensate.
Baci, Michi💕

Hot Chocolate || Fenji.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora