Emily's secret

Chapter 29

-Arrivederci ragazze, a presto- -A presto Emily- salutarono Coco e Noelle, tuffandosi per poi partire spedite verso le loro vite.

-Sono le 8, faccio in tempo ad andare a scuola per la seconda ora. Meglio se mi vado a preparare-. Si teletrasportò a casa e si fece una doccia rapida, si vestì con una maglietta nera, pantaloni della tuta grigia e scarpe nere. Si fece una coda alta e andò a scuola.

Si diresse verso il suo armadietto, e non appena lo aprì, qualcosa svolazzò giù. Lo raccolse un po' timorosa e spalancò gli occhi non appena lo guardò: era una foto che la ritraeva con le sue sorelle la sera precedente. –Vedo che hai trovato la foto- disse qualcuno. Emily si voltò piena di paura, per constatare poi che era Benjamin. –P-perché l'hai fatta?- balbettò –Eri semplicemente molto bella, e soprattutto felice- rispose sorridendo –Grazie- rispose arrossendo. –Sono tue amiche quelle?- chiese Benjamin –Sono delle mie sorelle- replicò ricordando quel momento –Vivi con loro?- continuò Benjamin –Sono solo venute a trovarmi per- e poi si interruppe –Per?- incalzò il ragazzo. In quel preciso momento suonò la campanella, che Emily ringraziò mentalmente –Devo andare, scusami- lo salutò per andare verso la sua aula.

Si andò a sedere al suo solito posto in aula, attendendo pazientemente la professoressa di psicologia. Purtroppo per lei entrò anche Federico... -Ma guarda un po', la sfigata ha deciso di ritornare a scuola?- rise beffardo insieme al suo gruppetto –Due mesi Emily, due mesi ancora e finirà tutto- si ripeteva mentalmente per farsi coraggio. –Buongiorno ragazzi- salutò la professoressa appena entrata –Oggi compito a sorpresa-: tutta la classe era furiosa. Ma non Emily. Era sempre stata una ragazza diligente, e studiava sempre. –Forza forza, sono cose semplici che facciamo da tempo. Non abbiate paura- li rincuorò l'insegnante. Effettivamente era sempre stata un'ottima educatrice scolastica, cercava di non mettere troppo in difficoltà i suoi alunni, perché riteneva che il loro successo non dipendesse da un numero, ma dal loro impegno nel fare le cose. –Cominciate pure- disse non appena terminò di consegnare le verifiche.