Chapter 56

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La mattina seguente Emily si dedicò alla pulizia della casa: lavò i pavimenti, le finestre, rifece i letti e pensò alla cameretta del suo futuro pargoletto. Consultò qualche sito web di arredamento per farsi qualche idea sia sui mobili che sui costi –Mh, costicchiano ma per mio figlio questo e altro- sorrise accarezzandosi il pancione che ormai si intravedeva abbastanza.

Dopo circa 20 minuti, andò sul divano per fare un pisolino –Sono proprio stanca, essere in gravidanza prosciuga le energie- pensò prendendo un libro che consigliava come affrontare il momento del parto, l'essenziale per la camera di un neonato...

Erano quasi le 18, e Emily decise che era ora di prepararsi, dato che quella sera avrebbe avuto come ospite a cena Sofia, diventata ormai la sua migliore amica. Si fece una doccia rilassante e, non appena si avvolse dentro un morbido asciugamano, si diresse in camera per vestirsi: nulla di troppo impegnativo, una maglia marroncina, uno short premaman e un paio di sandali bassi, giusto per non presentarsi in ciabatte. Si truccò con un filo di mascara e correttore per coprire le occhiaie, dovute alle notti spesso insonni.

"driin driin"

-Ciao Sofia!- salutò calorosamente Emily abbracciando la sua amica –Ciao nanetta!- ricambiò Sofia –Ho portato un dolce- continuò Sofia entrando in casa e appoggiando la sua borsa sul divano –Torta di ricotta con gocce di cioccolato?- chiese Emily speranzosa con gli occhi a cuoricino –Ovviamente- rise divertita Sofia.

Mangiarono una semplice pizza, poi finalmente arrivò la parte preferita di Emily: il dolce. –AAAA CHE GIOIAA!- esclamò la piccola sirena mentre Sofia stava aprendo la confezione del dolce –Ingorda, sta buona!- le rise di gusto l'amica.

Dopo circa mezz'ora cominciarono a guardare un programma TV che faceva impazzire entrambe. –È meglio se vado a casa, è quasi mezzanotte- sbadigliò Sofia fissando però Emily –E va bene, puoi dormire qua- sbuffò. Non fece in tempo a finire la frase che c'era già Sofia nella sua stanza –CHE PIGIAMA PRENDOOOO- urlò per farsi sentire –Arrivo arrivo rompi balle- ridacchiò.

Si misero tranquille a letto, poi Sofia cominciò a parlare –Quanto manca?- chiese dolcemente accarezzando il pancione –Tre mesi e mezzo- sorrise –So che non ne vuoi parlare, ma perché non mi vuoi dire come sei rimasta incinta?- chiese un po' preoccupata –Come si fanno i bambini dovresti saperlo no?- rispose Emily per allentare la tensione –Mimì...- -Non ne voglio parlare, ne ora ne mai. Per favore- la supplicò –Mhmh, va bene tappetta- sorrise Sofia, per poi abbracciarla e dormire così tutta la notte.


Emily's secretDove le storie prendono vita. Scoprilo ora