Chapter 82

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Passarono tre giorni dalla conversazione avuta dalla madre, ed Emily aveva riflettuto parecchio sul da farsi.

Erano le sei e mezzo del mattino, e la ragazza venne svegliata dalla suoneria del cellulare –Maledetta sveglia, ti odierò in eterno- sbuffò spegnendola, per evitare di far svegliare la piccola. Si alzò e si diresse in cucina per preparare la colazione e i biberon da portare via per Megan. Dopo essersi vestita, svegliò la bambina con qualche coccola –Ma ciao principessa, ora ti porto dove lavorano mamma e papà, fai la brava come tuo solito- ridacchiò Emily cambiandole il pannolino.

Alle sette e mezza erano fuori ad aspettare il pullman, che fortunatamente era abbastanza vuoto e il passeggino ci stava senza problemi.

Nella pausa pranzo Emily prese in braccio Megan e poi la borsa dove aveva tutto il necessario per lei. –Allora, affamata?- ridacchiò Emily sedendosi in una poltroncina nel retro. Dopo essersi messa comoda, cominciò a dare il biberon a Megan –Ho preso una decisione Megan, voglio mettermi il cuore in pace- pensò. Neanche a farlo apposta che Benjamin aprì la porta –Oh, scusa. Non volevo disturbare, me ne vado subito- si scusò frettoloso –Non preoccuparti, puoi stare qui con noi se vuoi- disse cordiale Emily.

Benjamin, quasi timido, prese posto nella poltroncina davanti a quella che era, fondamentalmente, la sua famiglia. Dopo un paio di minuti di disagio, Emily interruppe il silenzio –Vuoi provare, Ben?- sorrise –P-provare cosa?- balbettò –A dare da mangiare a Megan- rispose lei –N-non sarei in grado e non vorrei farle male- spiegò, deluso –Siediti vicino a me e taci- ridacchiò Emily.

Tolse delicatamente il biberon a Megan, che mugolò di disapprovazione –Porta un secondo di pazienza susu- la consolò la mamma –Allora, con un braccio la sostieni e con l'altra le dai il latte, non è difficile. Vuoi provare a farle fare anche il ruttino?- domandò gentilmente Emily –B-beh, perché no- replicò lui –Va bene, te lo spiego dopo- terminò Emily. Benjamin era molto impacciato, ma si vedeva che si stava impegnando il più possibile –Sono molto teneri- pensò Emily, emozionata.

Dopo aver fatto fare anche il ruttino, Emily rientrò dentro in ufficio e mise Megan dentro il passeggino per farla dormire –Dorme molto?- chiese un Benjamin premuroso, che le aveva accompagnate dentro –Sì, ma cerco di non farla dormire troppo durante il giorno, sennò la notte la passiamo tutte e due in bianco- spiegò rimboccando la copertina –M-ma quello è il mio pupazzo- sussurrò sorpreso –Sì, è proprio lui, e quello rosa è quello che le ho dato io. Quando durante la notte si sveglia basta avvicinarglieli di più e si addormenta di nuovo, la rendono più tranquilla- sorrise Emily –E perché, secondo te?- Sente il profumo della mamma e del papà- mormorò, imbarazzata –Capito, forse è meglio se ritorno al lavoro, sennò Antonio chi lo sente poi?- rise Benjamin –Hai ragione, meglio se comincio anche va- concluse Emily, sedendosi sulla sedia e riprendendo il suo lavoro.


Emily's secretDove le storie prendono vita. Scoprilo ora