Emily's secret

Chapter 4

A Mako Emily lasciava sempre una borsa con un asciugamano e un cuscino, in modo da poter stare più comoda. Infatti li tirò fuori e li posizionò vicino alla parete della grotta, si mise gli occhiali e cominciò a leggere il suo libro: non era mai una lettura continua, dato che si fermava per bere, smangiucchiare oppure si soffermava a fissare la piccola piscina per riflettere su quanto appena letto. Ad un certo punto sulla superficie dell'acqua cominciarono a spuntare delle ondine, poi delle bollicine.... Emily era preoccupata, finchè non vide spuntare il musetto di una sua grande amica. -Snuggle! Che spavento mi hai fatto prendere! Vieni qua piccola!!- sorrise Emily vedendo il suo cucciolo di foca. -Come stai cucciola? E come hai fatto a trovarmi?- chiese. Ovviamente lei riusciva a capire cosa il piccolo animaletto riuscisse a "dire".

"Flashback"

-Papà papà guarda cosa ho trovato!!!- urlò Emily -Dimmi tesoro, cosa c'è?- chiese dolcemente il padre -Un cucciolo di foca! Posso tenerlo papà? Tutte le mie sorelle ne hanno uno: Noelle un delfino, Caren uno pesce gatto, Merliah un cavalluccio marino, Coco un pesce palla....- -Ok ok calmati!- rise il padre, interrompendo l'infinito elenco della figlia -Potrai tenerlo, ma fai attenzione- -Certo papà, grazie!!- rispose.

"fine flashback"

-Cosa? Papà sta male? Cosa intendi dire Snuggle?- domandò preoccupata -Dovrò tornare a casa presto? E le mie sorelle ci saranno?-...-Tra un paio di giorni sarò a casa, non ti preoccupare. Avvisa papà che tornerò presto!- rispose abbracciando il suo animaletto -Ora vado, fa attenzione tornando a casa-.

Raccolse le sue cose velocemente e andò alla barca, che accese subito e fece ritorno nella sua casetta. Non aveva fame, perciò non preparò niente: era molto preoccupata per il genitore. Si, aveva dei problemi di salute, ma mai così gravi da essere chiamata per fare ritorno.

"bip bip bip bip bip"

-Che due scatole, ogni mattina sempre la stessa storia- brontolò prima di alzarsi. Mentre si avviava in cucina per fare colazione, si ricordò di non aver visto Federico il giorno precedente e, dato il brutto voto, si sarebbe sicuramente sfogato su di lei. A quel pensiero rabbrividì, ma cercò di farsi forza e di andare a scuola senza troppe paranoie. Bevve una tazza di the e mangiucchiò un paio di biscotti, tanto per riempire lo stomaco, poi si vestì con una felpa rosa tenue, pantaloni neri e scarpe bianche. Fece una coda ai capelli e si avviò verso la porta per uscire.