Chapter 79

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Il giorno seguente Emily si svegliò molto preoccupata verso le 8, e scelse i vestiti per lei e per Megan –Dato che oggi fa un po' freddo, le metto body a maniche lunghe, maglietta felpata e tuta, spero stia al caldo. Forse un cappellino?- pensò cercando nei vestiti della bambina.

Non appena Megan si svegliò, Emily la allattò e la vestì con una tutina grigia e bianca adatta per quella giornata fredda. Finchè sistemava Megan dentro il marsupio, il suo telefono squillò –Pronto?- -Scusa se ti disturbo Emily, sono Benjamin- -C-ciao Benjamin- balbettò –Mia mamma si è sentita poco bene e sono in ospedale con lei, non riesco a venire- si scusò, evidentemente dispiaciuto –Fa niente, non ti preoccupare. Grazie lo stesso- rispose Emily, per poi augurare pronta guarigione a sua mamma.

Dopo aver concluso la chiamata, indossò il marsupio con Megan dentro e poi sopra una giacca apposta per poter coprire anche la piccola. Uscì di casa e si diresse alla fermata del pullman –Cavolo che vento- pensò coprendo il più possibile la piccola, che nel frattempo guardava la sua dolce mamma.

Una ventina di minuti prima delle 10, le due ragazze erano davanti alla scuola –Megan, ti presento l'inferno, comunemente chiamato scuola. A me non è andata molto bene, a te farò in modo che ti piaccia questo periodo- consolò Emily. Si diresse a passo spedito verso la segreteria anche se i corridoi erano deserti: qualche vecchia conoscenza poteva sbucare fuori ovunque.

-Salve, cerco Marilena- chiese Emily davanti allo sportello –Due minuti ed è da lei-.

-Salve, devi essere Emily...Haraldsen- si ricordò Marilena –Si, sono io- -Ecco qui il tuo certificato insieme alle valutazioni finali di ogni anno. Visti i tuoi voti è stato proprio un peccato che tu abbia smesso- -È dispiaciuto anche a me smettere, ma non fa niente. Devo firmare qualcosa?- -Si, questi sono i moduli che devi firmare... qui, qui e qui- spiegò Marilena da dietro gli occhiali –Ottimo- concluse Emily, appoggiando la penna –In questa cartella c'è tutto, buona giornata Emily- -Grazie mille, arrivederci- si congedò Emily.

Erano le dieci e venti, ed era quasi ora di ricreazione. Emily aveva appena oltrepassato il corridoio che divideva la direzione dalle classi che si sentì chiamare –Ma guarda un po' chi si vede! Ciao piccola balena!-. Ad Emily si gelò il sangue nelle vene –Federico- pensò in preda al panico.


Emily's secretDove le storie prendono vita. Scoprilo ora