Chapter 57

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La sveglia, puntuale come sempre, alle 6.30 suonò. –Mh, è già ora di alzarsi- sbadigliò Emily. Si alzò dal letto e fece bollire un po' d'acqua per fare la sua quotidiana tazza di the caldo. Nel mentre che si scaldava, andò in bagno per pettinarsi e farsi due trecce, si truccò e indossò un leggins nero, una maglia blu lunga e un piccolo cinturino nero con qualche brillantino sulla cinghia. Ritornò in cucina e bevve il suo the con qualche biscotto. Prese inoltre un post-it dove scrisse "Vado a lavoro, ci vediamo dopo. Mimì" e lo attaccò al frigo, si lavò i denti, prese la borsa e si diresse al lavoro.

Dopo 10 minuti di autobus, arrivò nel bar dove lavorava come impiegata nell'ufficio: non poteva di certo passare le ore in piedi in gravidanza. –Per fortuna che il capo ha capito le mie esigenze- rispose sedendosi alla sua scrivania ordinata, ma comunque piena di scartoffie. –Emily, posso parlarti un attimo?- chiese educatamente il capo entrando nell'ufficio verso le 10.30 –Certo, subito- rispose Emily chiudendo un fascicolo che stava esaminando. –Avevo pensato di assumerti come contabile, con i conti ci sai fare molto bene e anche dopo la gravidanza è meglio se non stai in piedi. E quando ne avrai la necessità, potrai portare tuo figlio in ufficio, è più al sicuro- sorrise il signor Antonio sorseggiando una tazza di caffè –D-dice davvero?- chiese stupita Emily –Certo!- ribattè allegro il capo –Oh, non la ringrazierò mai abbastanza!- esultò Emily stringendogli la mano.

Verso le 15 Emily uscì dall'ufficio, dato che aveva una visita da fare. Salutò i suoi colleghi e si diresse verso la fermata del pullman. Alla fermata successiva il pullman si fermò e salirono dei ragazzi alquanto rumorosi; -Certo che un po' di silenzio potevano pure farlo- pensò seccata. –Ragazzi andiamo al mare?- propose ad un tratto un ragazzo rivolgendosi ai suoi amici. Emily si pietrificò: quella era la voce di Federico, quel ragazzo che al 50% poteva essere il padre della sua creaturina. Una sola cosa la distingueva dalle persone normali ed era ovviamente il colore dei capelli, perciò per non essere riconosciuta tirò su il cappuccio della felpa che si era portata dietro. Fortunatamente i ragazzi scesero poco dopo e lei poté tirare un sospiro di sollievo, proseguendo il viaggio verso l'ospedale.

Emily's secretDove le storie prendono vita. Scoprilo ora