-Ti prego svegliati- singhiozzò Benjamin. Delicatamente le tolse le corde e il fazzoletto dalla bocca, e non appena caddero a terra, dei grossi lividi si formarono su polsi e caviglie di Emily. –Se scopro chi è stato lo ammazzo con le mie stesse mani, te lo giuro- disse lasciando cadere qualche lacrima sulla fronte della ragazza. La prese in braccio a mo di sposa e, tramite le scale antincendio dove non passava nessuno, la portò nella sua macchina. La fece stendere sui sedili dietro, posizionò un asciugamano piegato più volte sotto la sua testa come cuscino e corse a tutta velocità verso l'ospedale più vicino.
-Resisti, ti scongiuro- sussurrò sull'orlo di una crisi di pianto –Siamo quasi arrivati- continuò. Appena fu davanti all'ingresso del pronto soccorso cominciò a suonare il clacson all'impazzata, attirando l'attenzione del personale. –Ma si può sapere cosa combini?!- le urlò un'infermiera uscendo dall'edificio –C'È UNA RAGAZZA IN MACCHINA CON ME CHE NON DA SEGNI DI VITA- rispose ancora più forte –Io prendo una barella, tu tirala fuori dalla macchina!- ordinò la donna, correndo nuovamente verso l'interno dell'ospedale.
-Mettila qui distesa- comandò al ragazzo –Fa piano... Dove l'hai trovata?- domandò portando la barella con sopra Emily dentro una stanza per fare le visite –In strada, è una mia compagna di scuola. Era legata e imbavagliata- singhiozzò: non era il caso di mettere in mezzo la scuola, semplicemente perché Federico lo avrebbe saputo e se la sarebbe presa ancora di più con Emily. –Ora sta qui fuori- disse scacciandolo via dalla stanza. Benjamin si sedette rassegnato su una sedia, si mise le mani nei capelli e cominciò a piangere. Emily le ricordava la sua migliore amica, che ora non c'era più.
"Flashback"
-CRIIIIIS- urlò Ben vedendo la sua migliore amica intenta ad attraversare una strada piena di macchine a folle velocità. La ragazza gli sorrise, e poi si buttò in mezzo. Ci fu un rumore fortissimo. –CRIIIIIS- urlò nuovamente –Perché lo hai fatto- le sussurrò sollevandola dall'asfalto: aveva una macchia di sangue che spuntava proprio dalla testa –B-ben- balbettò la ragazza –Voglio che tu abbia un bel ricordo di me, lasciami qui da sola. Tra poco non ci sarò più- disse in un flebile respiro –Non puoi abbandonarmi Cris- singhiozzò il ragazzo –Io potevo aiutarti...- -Lo hai fatto Ben, non fartene una colpa. Mi hai reso molto felice sai- rispose Cris cominciando a piangere –Per le persone come me, troppo fragili e vittima di persone cattive, avere un amico sincero è la cosa più bella. Ma purtroppo siamo morti dentro, e nessuno potrà far resuscitare quell'anima. Anche la minima parola detta scherzosamente può distruggere la nostra barriera di carta, e ogni volta che cade ricostruirla è sempre più difficile. Devi farmi un favore Ben- chiese in un leggero sussurro –D-dimmi, farò tutto quello che vuoi- pianse Benjamin –Tu sei una persona estremamente buona e generosa, ti chiedo di aiutare le persone che come me si credono un errore, che la danno vinta sempre agli altri, che si mettono sempre all'ultimo posto. Salvale Ben, salvale prima che sia troppo tardi, salvale prima che si lascino andare- disse in un ultimo respiro, prima di chiudere gli occhi. Per sempre.
"fine flashback"
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Emily's secret
FantasyEmily: ragazza con i capelli viola/rosa, da 4 anni viene presa di mira dai bulli per il suo essere timida a causa di un segreto, ha 18 anni Federico: il bullo, che renderà la vita della ragazza un inferno, ha 20 anni Benjamin:...... 18/4/2018 #300 i...