Dopo circa 10 minuti le porsero la bambina tutta pulita –Emily, ecco tua figlia- le sorrise un'infermiera. La ragazza appena la vide scoppiò a piangere dalla felicità –A-amore di mamma- balbettò tra le lacrime –Emily, come vuoi chiamarla?- chiese dolcemente la dottoressa avvicinandosi –Megan, mia figlia si chiamerà Megan- -È un nome meraviglioso Emily, che cognome metto?- -Haraldsen- -Perfetto, ora mentre ti puliscono prendo la piccola e le metto la tutina che hai scelto, poi ti porteranno in camera- -E Megan?- -Devo fare i controlli necessari, non preoccuparti- la tranquillizzò il medico.
Dopo mezz'ora Emily era in stanza in attesa che portassero la sua bambina; -Ecco qui la mamma- entrò la dottoressa con la piccola Megan in braccio –Ora puoi coccolarla quanto vuoi- continuò porgendole la bimba e uscendo dalla stanza –Ciao amorino- sussurrò la ragazza –Alla fine ho scelto Megan per te, il giusto compromesso tra i tre nomi- ridacchiò, osservando la sua creaturina –Sei proprio piccola, ma del resto io non sono di certo un gigante- pensò.
In qualche minuto la piccola Megan si addormentò tra le braccia della sua mamma.
I successivi 3 giorni Emily li passò in ospedale, con la dottoressa che la consigliava, Ginevra che le teneva compagnia e i suoi colleghi che andarono a trovarla.
La mattina del quarto giorno, ovvero quello prima del ritorno a casa, Emily stava facendo colazione quando le squillò il cellulare; non badò a chi fosse perciò aprì direttamente la chiamata –Pronto?- -Ciao Emily- -B-benjamin?- sussurrò stupita –Mi hanno detto che hai partorito...- -Si, è nata la bambina- rispose lei osservando teneramente Megan, che dormiva nella culla –Congratulazioni allora- -Grazie Ben- -P-potrei venire a v-vederla?- mormorò il ragazzo –Va bene- rispose diretta lei –D-davvero posso?- disse incredulo –Per me non ci sono problemi. Solo domani mi dimettono- -Oggi pomeriggio ti può andare bene?- sussurrò emozionato –Ok, va bene. A dopo- e riattaccò.
Erano quasi le 15 e Megan stava piangendo disperata –Hai fame piccina?- chiese ironicamente Emily preparandosi per allattare la bimba.
Un'oretta dopo qualcuno bussò alla porta della camera; sentendo quel rumore Emily alzò lo sguardo –Oh, ciao Benjamin, entra pure- salutò lei, sedendosi meglio sul letto. Benjamin entrò piano piano nella stanza, senza far rumore –Puoi portare la sedia qui o sederti sul letto- spiegò Emily, cercando di metterlo a suo agio.
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Emily's secret
FantasyEmily: ragazza con i capelli viola/rosa, da 4 anni viene presa di mira dai bulli per il suo essere timida a causa di un segreto, ha 18 anni Federico: il bullo, che renderà la vita della ragazza un inferno, ha 20 anni Benjamin:...... 18/4/2018 #300 i...