-D-dove sono- sussurrò piano Emily. Osservò l'ambiente che la circondava e sembrava proprio essere la camera di un ragazzo. –Emily...- sussurrò Benjamin appoggiato sullo stipite della porta –Che ci faccio qui?- chiese stordita –Guardati Emily- disse triste il ragazzo. Emily si alzò lentamente e si posizionò davanti ad uno specchio e si guardò, rimanendo abbastanza delusa –Perché ti fai trattare così cazzo!!!!!- sbottò Benjamin, facendo spaventare un po' Emily –S-scusami, se ti ho disturbato. Grazie mille per avermi aiutata- -Chiama tuo padre- -C-cosa?- chiese sbalordita Emily –Digli che non puoi andare da lui, vedrai che capirà. Starai qui da me, così sarai al sicuro-. Emily non ce la faceva più e sbottò –Non mi serve essere al sicuro, sei stato molto gentile ad aiutarmi però- -PERÒ COSA EMILY- le sbraitò contro. Emily cercava di cacciare dentro le lacrime che stavano per scendere, ma cercò di essere forte, nonostante Benjamin in quel momento assomigliasse a Federico, quando le urlava contro.
-Ti ho preso questo per il compleanno, non so se ti possa piacere. Auguri Benjamin- concluse a testa bassa Emily, prima di uscire dalla porta.
Benjamin prese il regalo e lo nascose dentro il comodino: voleva aprirlo nel suo posto speciale...
Emily corse verso la scuola e, poco prima di entrare, fece sparire i segni dal suo corpo con il braccialetto. Entrò nell'aula di informatica appena in tempo: erano le 11, ma per fortuna era ancora in tempo per consegnare il suo compito.
-Ragazzi buongiorno, datemi i vostri compiti e domani ve li porto corretti. Emily, comincia tu dai-: Emily si alzò dal suo posto e consegnò il suo lavoro. Mentre aspettava il suono della campanella, Federico andò a sedersi vicino a lei, e cominciò a parlarle sotto voce, in modo che nessuno lo sentisse –Senti puttanella da quattro soldi, stai lontana da Benjamin. Non vorrai mica rovinargli la vita come hai fatto con noi? Si è già rincoglionito il cervello stando con te per due giorni- -V-va bene- sussurrò ancora più triste: era forse l'unico "amico" che aveva, ma evidentemente non lei non era degna di avere nemmeno un amico. L'unico pensiero che forse la poteva consolare era il fatto che sarebbe tornata presto dalla sua famiglia.
Dopo essere tornata a casa, si stese sulla sdraio nel suo terrazzo e cominciò a cantare una canzone, singhiozzando – raggiungo le onde "sigh" dei sette mari, gli uccelli che volano alti "sigh" nel cielo d'oriente, la rotta è sicura, quell'isola "sigh" cela un tesoro, all'alba io vedrò le sette terre "sigh" che il destino vuole farmi trovare davvero...-. Finito di cantare, si sfogò e cominciò a piangere più forte che mai.
STAI LEGGENDO
Emily's secret
FantasyEmily: ragazza con i capelli viola/rosa, da 4 anni viene presa di mira dai bulli per il suo essere timida a causa di un segreto, ha 18 anni Federico: il bullo, che renderà la vita della ragazza un inferno, ha 20 anni Benjamin:...... 18/4/2018 #300 i...