Chapter 1

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"bip bip bip bip"

-Maledetta sveglia- pensò Emily appena la sentì suonare. Si stiracchiò e dopo una ventina di minuti abbondanti si alzò faticosamente dal letto. Dopo aver lavato i denti, prese una felpa grigia e la indossò sopra i pantaloni neri, per poi incamminarsi verso scuola. Non aveva molta strada da fare, giusto un quarto d'ora, ma per lei erano minuti di puro terrore: ogni giorno veniva presa di mira dal solito gruppetto di bulli, a cui però non poteva opporsi, erano più grandi e forti di lei e con il suo corpicino esile avrebbe rischiato di lasciarci la pelle.

Appeno svoltò l'angolo si sentì prendere dai capelli. –Eccola qua, oggi dovrai lasciarci i soldi del pranzo e farci copiare i compiti hai capito?!?! Altrimenti doppia dose. E non so quanto ti convenga, mostro.- Emily era terrorizzata, nonostante fosse da 4 anni che subiva sempre le stesse cose. Dopo che Federico le lasciò i capelli, le svuotò lo zaino per terra, pestando i libri –Ops, mi dispiace. O forse no AHAHAH- e se ne andò. La povera ragazza ormai non piangeva più, era talmente abituata che ormai il suo unico pensiero fisso era tornare a casa, in qualunque modo passasse la giornata.

Alle 8 precise entrò in classe, sotto lo sguardo divertito delle persone già presenti, non ci fece molto caso e si sedette nell'ultima fila, nel banco all'angolino. Tirò fuori il libro di storia, la sua materia preferita insieme a letteratura, e ascoltò attentamente la lezione.

Quando suonò l'intervallo, decise di andare a prendere una bottiglia d'acqua. Attraversò il corridoio e quando fece per inserire le monete, qualcuno le tappò la bocca e la trascinò nello sgabuzzino.

Emily era in preda al panico. –Allora piccola troietta, come procedono le cose?- le disse Federico mettendole dello scotch sulla bocca per non farla urlare –Sai, ultimamente i miei voti fanno schifo, e questo è anche per merito tuo perché non mi passi sempre i compiti, quindi oggi mi sfogherò per benino-. Dopo aver spalancato gli occhi, Emily ricevette una serie di pugni sullo stomaco e in faccia, tanto che sentì anche del sangue scorrerle sul collo. Dopo un tempo che le parve interminabile, Federico si stancò e se ne andò, lasciandola lì. Era dolorante e triste, non aveva mai alzato così tanto le mani... cercò di tirarsi su per quanto poteva, ma non ce la fece. E svenne, in preda alle lacrime.

Emily's secretDove le storie prendono vita. Scoprilo ora