Emily's secret

Chapter 10

-Stamattina non mi freghi sveglia- sussurrò soddisfatta svegliandosi senza l'aiuto di quel piccolo orologio: ormai non ne aveva neanche più bisogno, dato che si svegliava sempre prima dell'alba per andare a nuotare, correre o sdraiata sulla spiaggia –Devo cercare due gemme nuove per il bracciale oggi, altrimenti non potrà più aiutarmi. Meglio sbrigarsi-. Indossò un completo sportivo rosa tenue, le scarpe rose e si fece una coda alta per stare più comoda. Fece una corsa, per cercare zone di mare che potrebbero essere interessanti. Si fermò per riprendere fiato su un piccolo promontorio –Sta sorgendo l'alba- sussurrò estasiata. –Anche tu qui?- sentì Emily –Ehm, ciao- rispose timida la ragazza –Emily giusto?- -Sì...- reclamò. Nonostante volesse correre via per non dar fastidio a quel ragazzo, rimase li per vedere uno degli spettacoli della natura più belli. –Fra poco vado a fare colazione al bar, ti va di venire?- -Non voglio disturbarti Benjamin, e faresti brutta figura se qualcuno ti vedesse con una come me- rispose dispiaciuta, mostrando però un sorriso falso –Pensi troppo al giudizio degli altri- -Te invece ci pensi troppo poco- ribatté Emily, lasciando di stucco quel poveretto. Si beò dell'alba ancora un pochino e poi tornò a casa. –Meglio farsi una doccia va- pensò. D'altronde erano solo le 6.45, aveva ancora moltissimo tempo.

Si fece un doccia rilassante, canticchiando qualche canzone: si asciugò corpo e capelli e decise di cambiare look quel giorno. Si fece dei boccoli, indossò una gonna nera e una maglietta grigia, il tutto abbinato a degli stivaletti bassi neri. Si diresse poi al bar che faceva le brioche più buone della zona, per cominciare bene quella giornata.

-Una brioche alla crema e un succo all'arancia rossa, grazie- chiese Emily al barista –Certo, arrivano subito!- rispose cordiale. Si sedette su un tavolino in disparte e attese pazientemente il suo ordine. –Ecco a te, sono 3,50 euro- -Ecco 10, tieni pure la mancia.- -Grazie mille!!!- rispose estasiato il cameriere, ricevendo una mancia così consistente. Si gustò lentamente la sua colazione e poi notò entrare Federico e il suo gruppetto di amici/amiche. Si nascose nel bagno e attese venti minuti prima di uscire, sperando che non la notassero. E così successe.

Arrivò a scuola tranquillamente e si sedette sulla muretta, attendendo il suono della campanella. Ora si sentiva a disagio con quell'outfit "troppo non da lei", e sperava, in cuor suo, che in corridoio nessuno la fissasse più del solito...