Chapter 38

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Quando Benjamin arrivò in ospedale, si erano fatte ormai le 8 di sera. –Speriamo che Sofia mi faccia entrare- disse prendendo l'ascensore. Quando arrivò al piano di Emily, incontrò Sofia che passava proprio per di la –SOFIA!- la chiamò –Benjamin?!- chiese esterrefatta –Posso entrare, vero?- -Assolutamente no- rispose l'infermiera –L'orario delle visite è finito da un'ora e mezza e- -Ti prego Sofia!- la implorò –Benjamin, posso portare pazienza e farti stare 5 minuti oltre l'orario, ma farti entrare assolutamente no!- disse severa. In quel momento suonò il cercapersone di Sofia, e vide che la chiamata proveniva dalla stanza di Emily –Ora devo andare Ben, ci vediamo domani- disse correndo via –Va bene, ciao...- sussurrò Benjamin, molto triste, avviandosi verso la macchina.

-Emily, mi hai chiamata?- chiese dolcemente Sofia, andando a sedersi sul bordo del letto della ragazza –Volevo stare un po' in compagnia...- chiese in un sussurro: era ancora molto debole –Ma certo- le sorrise l'infermiera –Scusa se ti ho disturbata, ma è tanto che non parlo con qualcuno che non siano le mie sorelle- cominciò Emily –Come si chiamano?- -Siamo tutte molto legate, ma con Noelle e Coco ho un rapporto speciale- -Sono dei nomi bellissimi!- -Già...- -Non hai molti amici, vero?- -Non ne ho proprio- disse facendo un sorriso triste –Ehi ehi, non ti preoccupare. Prima che te ne vai da qua ci scambiamo i numeri e ci rivedremo anche fuori, va bene? Io sono tua amica- la abbracciò Sofia –D-davvero? Vuoi davvero essere mia amica?- sorrise sorpresa Emily –Ma certo, ora vado a prendere la cena e mangiamo insieme, ti va?- propose Sofia –Va bene, ti aspetto qui- rispose timidamente.

-Eccomi qua- disse Sofia entrando con il carrello e due vassoi –Purtroppo per te non è chissà quale prelibatezza, ma appena sveglia dal coma devi mangiare qualcosa di leggero- ammise Sofia –Non ti preoccupare, anche a casa non mangio chissà che prelibatezze- ridacchiò Emily.

-Come va a scuola?- chiese ad un certo punto Sofia –Diciamo che va, è un argomento un po' così- terminò Emily, evitando di entrare troppo nel dettaglio –Ah, prima che mi dimentichi, un ragazzo ti ha lasciato questo al polso- disse l'infermiera estraendo dalla sua divisa il braccialetto di Benjamin –Te l'ho tolto perché dovevi fare gli esami e non erano consentiti- continuò mostrando il braccialetto nero con le acquamarine –U-un ragazzo?- chiese Emily sorpresa –Un certo Benjamin, è venuto qui tutti i giorni. Da quel che mi ha detto ti ha trovato per strada, ti ha messa in macchina e portata qui. Era disperato, e poi è venuto qui tutti i giorni: ha studiato, fatto i compiti, ti ha parlato. Ci siamo persino scambiati i numeri perché voleva sempre essere informato su di te! Prima l'ho chiamato per dirgli del tuo risveglio, ma non è venuto- concluse un po' triste Sofia –Benjamin che mi ha aiutata... Se Federico lo scopre mi da il colpo di grazia- pensò Emily –Grazie mille per avermelo detto Sofia- disse abbracciandola.


Emily's secretDove le storie prendono vita. Scoprilo ora