Chapter 12

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-Benjamin veramente, non ho bisogno dell'aiuto di nessuno- -Neanche per il compito di informatica?- ridacchiò –C-ce la posso fare- balbettò imbarazzata –Dai qua, che ti do una mano- -Grazie- rispose sfoderando un timido sorriso, che il ragazzo ricambiò.

...

-E con questo, abbiamo finito, visto che non era molto difficile?- -Grazie ancora- -Non ti preoccupare. Oh cavolo, sono già le 13 e devo scappare a casa, vieni ti do un passaggio- -Nono, ti rovinerei la reputazione. Sta tranquillo- -Ma rovinarmi la reputazione di-: ad interrompere quella conversazione fu un urlo provenire dal corridoio –EMILY VIENI QUA SUBITO- -Benjamin, vattene via da qua, se ti trova qui con me non ti lascerà più in pace- -Ma Emily non vorrai affrontarlo da sola!- -BENJAMIN VATTENE VIA-.

-Ah, eccoti qua. Era ora! La smetti di scappare da me o no?! Tanto ti ritroverò sempre. Ora spogliati- -C-cosa?- -Sei pure sorda adesso? Ho detto spogliati- -T-ti prego no, almeno questa- -NON SEI TU CHE DECIDI OK?- sbraitò. Emily si spogliò lentamente e si coprì con le braccia –Ma guardati, sei cicciona da far schifo. Mangia di meno. Ancora mi domando perché i tuoi non abbiano abortito quella volta, non si vergognano di te?- -mio papà mi vuole bene- sussurrò –QUANTE VOLTE TI HO DETTO DI NON RISPONDERE SE NON TI DO IL PERMESSO?- urlò mollandole un ceffone potentissimo, a cui poi seguirono calci e pugni. –Oggi ti ho pure risparmiata. Domani fatti trovare in bagno alle 17. Addio scarto umano- e se ne andò, tranquillamente.

Emily voleva raccogliere i suoi vestiti, ma non aveva le forze, inoltre il braccialetto era diventato totalmente bianco –EMILY CHE CAZZO TI HA FATTO- -B-benjamin- vattene via da qua- balbettò –MA GUARDA COME SEI RIDOTTA- -Lasciami almeno soffrire in pace- sospirò, prima di chiudere gli occhi. Benjamin la prese in braccio e la portò in infermeria, dove la medicò e la rivestì –Risvegliati piccolina- le sussurrò triste.

Dopo circa un'oretta Emily si risvegliò –D-dove sono- biascicò stordita –Omioddio ti sei svegliata!- le urlò Benjamin per poi abbracciarla forte –Grazie per avermi portata qua, ma ora devo andare. Tieni dei soldi per comprarti un caffè, fa finta che te lo abbia offerto- -Emily stai farneticando, ti porto io, ovunque vorrai- -Perché non puoi semplicemente ignorarmi come gli altri?- -Perché io non sono gli altri, semplice.-


Emily's secretDove le storie prendono vita. Scoprilo ora