Chapter 53

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-Entriamo dall'entrata sul tetto di camera di Merliah, è quella più nascosta e più sicura al momento- propose Coco –Mi pare un'ottima idea- approvò la zia cominciando già a calarsi giù. –Fate piano ragazze- sussurrò la donna alle tre sorelle, che come risposta annuirono. Appena furono entrate del tutto, sentirono una specie di cigolio proveniente dal bagno di Merliah –N-noelle, cosa era?- balbettò impaurita Coco –Calmati Coco, ora andiamo a vedere mh?- la tranquillizzò la maggiore.

Lentamente si avvicinarono alla porta del bagno, senza fare alcun rumore. Fino a che a Coco non scappò di starnutire, beccandosi poi uno sguardo fulminante dalle altre. –C-coco? C-coco sei tu?- sussurrò una vocina da dentro il muro. –L'avete sentita?!?- chiese Coco spalancando gli occhi –S-si- balbettò Emily –Chi sei?- chiese a voce alta Noelle.

Passarono pochi secondi quando una piccola porticina nascosta di aprì. –Chi sei?- chiese con forza Noelle. In un attimo la sorella maggiore venne travolta e cadde a terra. –Ma che cavolo... MERLIAH?!?!?!- sorrise Noelle –Noelle- singhiozzò Merliah. –Sorellina- sussurrarono Coco e Emily in lacrime –Stai bene?- chiesero all'unisono le tre –Si sto bene, sono riuscita a scappare dagli Inferi perché mi sono nascosta qui- spiegò indicando la porticina da dove era uscita poco prima –È un rifugio che ho costruito da piccola insieme ad Anne per giocare, mai avrei pensato di rimanere chiusa qui dentro per mesi- singhiozzò –Ehi Liah, calmati. Siamo qui, nessuno ci dividerà. Ora raccontaci un po' ti prego- chiese Coco.

Dopo circa un'ora, le ragazze appresero da Merliah che il padre era insieme ad Anne nel suo ufficio, dove erano a rischio, dato che il loro papà non voleva assolutamente svelare dove fosse il Tridente.

Rifletterono a lungo, e decisero che Noelle, Coco e zia Margareth avrebbero distratto l'esercito allontanandolo dall'ufficio del re, Emily e Merliah (quelle con i poteri più forti) si sarebbero occupate della liberazione del padre e della sorella Anne.

Dopo essersi nascoste dietro ad una colonna, il gruppo si divise: zia Margareth, Noelle e Coco attirarono l'attenzione dell'esercito facendoli uscire dal castello, Emily e Merliah andarono sopra all'enorme lampadario che ornava il corridoio. –Liah, tocca a te- sussurrò Emily: a quel punto con qualche gesto della mano e molta concentrazione, Merliah fece addormentare le ultime guardie rimaste davanti alla porta. –Andiamo Emily, l'effetto dura solo 20 minuti- esordì Merliah prendendo per mano la sorella. Nuotarono velocemente verso l'entrata degli uffici del padre e stranamente le porte erano aperte –Liah, tieni questo- sussurrò alla sorella porgendole l'anello –Ci renderà invisibili, lo metteremo anche a papà e Anne- spiegò. Dopo essersi messe gli anelli, cercarono nell'enorme stanza i loro familiari –Emily qui non c'è nessuno cazzo- si esasperò Merliah –Merliah datti una calmata, abbiamo ancora il bagno e la stanza segreta dove cercare- la rincuorò la sorella. Andarono nel bagno ma non trovarono nulla, se non distruzione lasciata dai soldati; si recarono nella stanza segreta del padre, e ciò che trovarono le lasciò a bocca aperta –Qui è tutto normale- pensarono –Di la- propose Merliah, ed Emily acconsentì. Girarono per circa 5 minuti, prima di trovare la sorella e il padre svenuti a terra –Cazzo Liah!- imprecò Emily –Ehi, ehi papà, Anne!- li scosse Merliah. Non ricevendo risposta, le due sorelle infilarono anche al padre ed a Anne gli anelli, si presero per mano e grazie al potere del teletrasporto di Emily se ne andarono senza lasciare traccia.

Riapparvero in un luogo lontano dal castello –Emily, come facciamo ora?- chiese preoccupata Merliah –Lascia fare a me- sorrise Emily, cominciando a posizionare le mani sopra il corpo di Anne –Ma che fai?- domandò accipigliata Merliah –L'ho imparato a scuola, una trucchetto di magia per ridare le forze- rispose tranquilla. Dopo neanche 5 minuti Anne si stava risvegliando –D-dove mi trovo- balbettò confusa –Anne che spavento! Come stai?- chiese dolcemente Merliah –S-sto bene- rispose confusa –MERLIAH?!?- riprese poco dopo –Già!- ridacchiò –MIMI CI SEI ANCHE TUU- esclamò piena di gioia, per poi abbracciarsi tutte e tre. –Emily, sveglia anche papà ti prego- supplicò Anne.

-Bambine mie- sussurrò il padre aprendo gli occhi –Papaà!!!- urlarono le 4 sorelle saltandogli addosso –Coco e Noelle dove sono?- chiese allarmato –Sono con zia Margareth, te le chiamo subito- rispose Emily, toccando il fermaglio magico che aveva fatto la zia.

Passarono due ore dal risveglio del papà e nel mentre arrivarono anche Coco, Noelle e la zia. –Il Tridente papà?- chiese Merliah –È sempre stato con me- rispose –L'ho rimpicciolito ed eccolo qua- continuò toccandosi il ciondolo della collana –Ora riporterò tutto come prima- sorrise –Se noi te lo permettero- ghignarono dei soldati arrivati improvvisamente –RAGAZZE SVELTE, VICINO A ME SUBITO!- gridò il padre prima di creare una specie di bolla magica che proteggeva tutta la famiglia reale. Purtroppo Emily non fece in tempo e rimase fuori dalla sfera, provò a diventare invisibile, ma era troppo debole e, ironia della sorte, la sua pancia cominciò a farla impazzire dal dolore.

-EMILY NOOOO- urlarono impaurite le sorelle, vedendo Emily accasciata a terra priva di forze –Ragazze, state tranquille- cercò di dire il padre per tranquillizzarle, ma senza nessun risultato. Dopo 20 minuti, i soldati se ne andarono sconfitti, e per fortuna non si accorsero di Emily –Ragazze andate a casa, ci penso io a Emily- disse il padre con un tono che non ammetteva repliche.

-Papà- disse flebile Emily –Cosa c'è tesoro- sorrise il genitore –Beh, volevo dirti una cosa- continuò la ragazza sedendosi leggermente e togliendosi la giacchetta che aveva ancora addosso –Guarda qui- rispose timida mostrando il "tatuaggio" segno della sua gravidanza –Diventerai nonno- continuò Emily sorridendo. A quella vista il padre serrò la mascella –Vattene Emily- -C-cosa?- rispose Emily sbigottita –Vattene via, ti fai mettere incinta dal primo che capita?!- tuonò severo –Ma io...- tentò di spiegare la ragazza –Non ti voglio più vedere, sei una vera delusione. Tua madre ha insistito così tanto nel volerti tenere che mi aveva convinto, ma più crescevi più ti disprezzavo. Non farti più vedere a palazzo e nei dintorni nel regno, per evitare che le tue sorelle, le mie adorate figlie, vengano a cercarti dirò loro che sei morta.- concluse –M-morta papà? Perché mi fai questo- singhiozzò Emily –E non chiamarmi papà, non sei mai stata mia figlia e mai lo sarai, io non ti volevo- terminò il padre, prima di andarsene.



Emily's secretDove le storie prendono vita. Scoprilo ora