capitolo 11

912 19 0
                                    

Non lo sopporto. Mi parla, si avvicina e prova a baciarmi e poi non mi saluta? Bah.

Te ne importa qualcosa ?

No, no assolutamente no.

Eh allora sh

Vedo la macchina di Josh frenare per poi sgommare vicino a me e al corpo di Mike . Scende alla velocità della luce
《Che gli è successo?》
《È lunga da spiegare e sono brilla. Non posso raccontartelo domani?》
《No.》 Dice duro e mi fulmina con lo sguardo
《Ero alla festa per il rientro a scuola, ovviamente mi hanno obbligato ad andarci, quando incontrai Stephen James. Si proprio lui il nemico , stavo beatamente fumando ma si avvivina e mi parla e finiamo per litigare ma eravamo troppo vicini e Mike ha pensato male. Mi ha dato della traditrice che si fa il nemico e ha puntato la pistola alla testa di James, era ubriaco e ha detto di amarmi ma che io amo James . Così gli ho tirato un colpo in testa》
《Storia veramente emozionante》dice scocciato
《È inutile che fai lo scocciato la prossima volta lo lascio svenuto a terra》
《Ci penso io qua, vattene. Per sta sera hai combinato gia troppo》 ora è furioso. Ma il tango si balla in due.
《Io non ho combinato niente. Sai che ti dico? D'ora in poi gestirò i miei affari da sola. Non faccio più parte della tua fottuta gang e non me ne frega un cazzo delle conseguenze, se hai dei problemi risolviteli. Resterò in contatto con alcuni ragazzi se ne avrò voglia. Ma tu, tu non ti devi piu avvicinare a me se non per baciarmi i piedi e supplicarmi che io ti predoni. Addio.》 Prendo e me ne vado a piedi.

La mattina seguente ricordavo ancora tutto. Ricordo anche di aver lasciato la gang. Ho fatto bene. Mi sono stufata di essere quella su cui Josh deve rifilare i problemi, quella che i ragazzi chiamano anche per un minimo problema. Non sono io quella responsabile, io sono la pazza, quella irresponsabile, che non pensa prima di fare delle azioni, quella che la gente odia, quella che uccide senza scrupoli o tortura la gente fino alla morte, questa sono io e mi sono rotta di vivere sotto le stupide regole di Josh.
Mi alzo dal letto e vado subito in bagno a farmi una doccia rilassante.
Sono fin troppo stressata.
Ho la costante paura che mio padre o mia madre tornino, non ho paura di loro ho paura di quello che potrei fare, so che se perdessi il controllo potrei ucciderli. Basta pensare,ho bisogno della roba.
Esco dalla doccia e mi preparo.
Metto una felpa rossa della nike, jeans chiari tanto strappati e le mie adorate globe, mi trucco con un po di mascara, eye-liner e matita nera.
Prendo il telefono e chiamo Scott
-Alexa Novikov, ma che piacere. Da quanto tempo?-
-dai Scott neanche così tanto. 2 mesetti-
-hai ragione. Che ti serve bellezza?-
-solita roba-
-da Jones?-
-si. 10 minuti e ti voglio li-
Attacco
Okay belli sono tornata.
Mi dirigo al locale a piedi tanto è vicino.
Infatti in 10 minuti sono arrivata. Entro
《Ciao Jones 》
《Che ci fai qui a quest'ora?》
《Aspetto Scott 》
《Hai ricominciato?》
《Sono uscita dalla gang di Josh 》
《Come mai?》chiede leggermente preoccupato
《Diciamo che scaricava i problemi su di me cercando di trattarmi male. L'avevo gia avvisato che uscivo se osava ancora farlo. E boom ieri sera la bomba è scoppiata 》
《Mi dispiace interrompervi. Ma ho bisogno di te Alexa 》la voce di Scott ci interruppe
《Sono io che ho bisogno di te》dico ridendo
《Dai piccolo diavolo. 》 mi allontano da Jones
《Che favore hai da chiedermi?》 Chiedo fredda alzando gli occhi al cielo
《Devo consegnare della roba a James. Stephen James.》
《Da quando sei in contatto con James?》
《Da poco》
Sbuffo
《Quando?》
《Stasera》
《Eh va bene. Ma ora dammi la coca》
Mi passa un pacco
《Ci vediano sta sera》 mi abbraccia e gli do due pacche sulle spalle. Si stacca e mi fa un sorrisetto per poi andarsene.

Torno da Jones ma è al telefono:
-sei gia in ritardo-
-lo so. Ma non posso ancora-
-non me ne frega un cazzo- sbraita Jones, cazzo è davvero arrabbiato
-se tu non me la porti stasera vengo a ucciderti con le mie mani- aggiunge tornando con un tono di voce calmo ma inquietante. Busso alla porta del suo "ufficio".
《Alexa vieni》 solo io ho il permesso di avvicinarmi e/o entrare nel suo ufficio privato.
《Che succede?》 Mi siedo davanti a lui
《Problemi con la droga e i soldi》
《Dev'essere una somma importante. Sei davvero arrabbiato》
《Sono stressato, distrutto, affranto e furioso》 si mette le mani tra i capelli e li tirò un po'
《Jones non mollare. Non devi pensare minimamente di toccare neanche un granello》
《È difficile》
《Lo so. Ma credo in te》
Si alza e venne ad abbracciarmi, lo abbraccio anch'io.
《Ci vediamo stasera 》 dico salutandolo
Fa un sorriso molto tirato.
So che è dura per lui non toccare più un granello di cocaina, ma ce la deve fare, è un uomo forte ci è gia uscito ma so che la voglia non sparisce mai. Tra questi pensieri mi ritrovo al boschetto dove avevo visto quella villona. È ancora in vendita e il cartello è in bella vista, chiamo subito e chiedo informazioni, mi dicono che domani mi portano a vederla all'interno dal signore che la vuole vendere, costa 110.000 $.
Mi siedo sotto un albero, lontano dalla casa , e inizio a girarmi una canna.
1 ora dopo...
Sono arrivata a casa
《Jace?sei in casa?》 Urlo
Nessuna risposta solo un rumore proveniente dalla mia camera.
Prendo la pistola e vado in camera lentamente, la porta è socchiusa, la spalanco e...

.BAD.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora