capitolo 35

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Non so esattamente quanto tempo sia passato so solo che si è fatto buio  ma non ho intenzione di smuovermo da qua . Ho avuto ripetutamente flashback su di me che sorridevo solo con lui o dei compleanni passati con lui... tutto ciò che ho fatto con lui.
Certe volte penso che forse non sono abbastanza forte per andare avanti e innamorarmi, poi mi ricordo che oltre a non esserne capace io non lo merito.
Non merito nulla di bella perchè io sono marcia, sono la ragazza dal sorriso rotto, non posso meritarmi qualcosa di bello se non provo sentimenti se non riesco ad apprezzare ciò che mi viene dato.
Mi alzo sbuffando pensando che ancora una volta non ho concluso nulla nella mia vita e ho allontanato le poche persone che mi stanno vicino.
Il mio telefono di punto in bianco suona.... ma aspetta io non ho portato il telefono dietro.
Mi guardo intorno cercando da dove provenisse questa suoneria, orribile oltretutto, ma non vedo nessuno.
Magari me lo sono immaginata....

Fidati che l'ho sentita pure io

Lo sai che sentiamo le stesse cose?
A volte sembra di parlare con un muro

Beh gia il fatto che parli con te stessa nkn ti rende normale

Ma in realtà sei tu che intervieni nella mia vita

Nella tua inutile vita

Ma cos? Lasciamo stare

Esco velocemente dal cimitero ed entro in macchina.
Guardo la mia faccia attraverso lo specchietto e noto che faccio schifo, ho le occhiaie, occhi stanchi e capelli arruffati dal vento.
Diciamo che sono perfetta.
Metto in moto e vado a casa , c'è comunque un qualcosa che non quadra, come se mi fossi dimenticata qualcosa...
Mi ripeto che non è niente fino a casa mia che i ragazzi si precipitano fuori sentendo il rombo della mia auto e mi guardano con un sospiro sollevato.
Scendo e una serie di domande mi "accolgono"
《Sei ubriaca?》
《Sei fatta?》
《Tutto bene?》
《Dove sei stata?》
《Con chi eri?》
Si alternano tra Aleksey e Olivia, Adrian viene in mio soccorso e dice di smetterla, lo ringrazio mentalmente mentre gli altri aspettano una risposta alle domande precedenti .
Noto però un particolare, non ci sono ne più Felix ne Clifford.
Matt invece mi viene incontro e mi mette un braccio sulle spalle.
《Entriamo?》 Chiede lui
Tutti annuiamo e ci accomodiamo sul mio divano .
Diciamo che mi piace mettere suspense nelle conversazione, infatti continuano a guardarmi tutti in cerca di risposte.
Ma non solo cercano di scavarmi l'anima, vogliono sapere cosa penso, quale pensiero mal sano mi passa o mi sia passato ler la testa, conoscermi a fondo, sapere tutto di me.
Ma ciò non succederà mai , non bisogna mai scoprirsi davanti al proprio nemico e anche se loro sono innocui, almeno per me, questo non significa che loro possono realmente conoscermi.
In tutto ciò tralascio fuori Aleksandr,  Aleksey e Olivia che il primo sa tutto di me e i secondi sanno quello che voglio che loro sappiano di me, o forse Aleksey qualcosa in più.
《Allora ci dici dove sei stata o facciamo notte?》
《Ho fatto un giro》bugia
《Si? Di otto ore?》
《Si perchè? Ora non posso neanche più fare una luuuunga passeggiata?》altra bugia
《No no... è che non sapevamo dove fossi e ci eravamo preoccupati》
Balzo in piedi
《Voi non dovete ne preoccuparvi ne cercarmi, sono affari miei cosa faccio》
Giro i tacchi e vado verso la cucina ma una voce mi blocca
《Certo! Continua così, continua ad allontanare tutti.... perchè tanto sei Alexa Novikov e tu fai tutto da sola non chiedi mai aiuto, fino a tal punti di ucciderti. Ah ma cosa dico, tu sei morta dentro, quando cammini si afflosciano pure i fiori da quanto sprizzi energia e umanità. Non ti importa dei sentimenti degl'altri, del fatto che possano preoccuparsi perchè ti vogliono bene, a te non importa di nessuno se non di te stessa. Si Alexa sei una cazzo di egoista e se continuerai così tutti si staccheranno di starti vicino, pure Aleksey e Olivia.  Ma hai visto come urli o come diventi quando tiriamo in ballo le tue cose personali? Eh? hai urlato contro Olivia,  la tua migliore amica per il fatto che lei ci teneva a festeggiare il tuo compleanno, sei una bomba ad orologeria. Dovresti darti una regolata non hai perso solo tu Aleksandr,  lo abbiamo perso tutti, Aleksey un fratello, noi un amico. Non sei l'unica.》 Mi urla contro Adrian, da lui non me lo sarei aspettato...
Mi giro lentamente  verso i ragazzi che sono muti come dei pesci e vedo Olivia che piange.
Scruto gli sguardi attontiti di tutti
《Forse hai ragione Adrian,  forse è meglio starmi lontano non si sa mai che una pazza omicida aka bomba ad orologeria senza sentimenti esploda da un momento all'altro.》 Dico con una faccia indifferente
《Ma tu che ne sai di ciò che ho passato? Eh? Ti sei mai interessato a chiedermi come sto? O a chiedermi qualcosa del mio passato per conoscermi meglio? Eh? Rispondi》
Alzo la voce
E rimane zitto non risponde
《Davvero credi che sia stato solo Aleksandr a farmi crescere così? Lui era tutto tranne che intenzionato a farmi diventare così, lui cercava di cambiarmi in meglio e per un attimo c'era riuscito 》
Fa per parlare ma lo fermo
《Ora fai silenzio e parlo io. Io ti sono sempre e solo servita per i tuoi scopi nella società. Pensi che non sapevo che all'inizio mi volevi vicina solo per gli affari? Davvero mi credi così stupida? Mi sa che l'unico stupido sei tu. Ti sei mai accorto che pure tuo fratello sa più cose di me che te? Perchè lui si è preoccupato per me, si è preoccupato di chiedermi come stavo, cosa mi affliggeva nei momenti tristi. Io davvero credevo che tu mi volessi bene ma ora ne dubito fortemente. E comunque prima di parlare dovresti sapere un po di cose su di me e questo discorso avrebbe avuto più senso sentito da Aleksey 》 sorrido falsamente, continuo il mio percorso verso la cucina e mi preparo un panino anche se sono le 10:30 p.m.
Mi sento bruciare la schiena scrutata dagl'occhi di qualcuno mi giro e c'è Aleksey che in una velocità impressionante mi abbraccia.
Ricambio a malapena e lo sento tremare credo al ricordo di suo fratello.
Mi prende il viso tra le mani staccandosi dall'abbraccio e mi guarda con gli occhi lucidi
《Non voglio perdere anche te, ti prego》
《E non mi perderai, lo giuro 》
Mi riabbraccia e rimaniamo così altri 5 minuti
《Adesso lasciami mangiare》
Ride e si stacca lasciandomi un buffetto in testa.
Addento con forza il mio panino e rimango fissa nelle parole di Adrian.
《Smettila di pensare》interrompe i miei pensieri Tom,  non mi ero neanche accorta della sua presenza e nemmeno del fatto che Aleksey se n'è andato
《Lui non sa cos'hai passato e forse hai ragione. Ma non dubitare mai del fatto che non ti voglia bene. Lui te ne vuole semplicemente è un po stupido》 sorrido al suo commento
《Ha ragione lui sono morta dentro》
《No Alexa è qui che ti sbagli io lo vedo nei tuoi occhi la voglia di vivere, quando facevi gli incontri prima di essere sopraffatta dalla rabbia i tuoi occhi si illuminavano, come un tempo》 sussurra l'ultima parte
《Lo so Tom ma non è semplice》
《Cosa lo è con Alexa Novikov 》ridiamo insieme
《Adesso noi dobbiamo tornare in Russia ma per qualsiasi cosa 2 ore e sono da te》
《Jet privato?》rido
《Nuovo acquisto 》 mi da un bacio sulla testa e se ne va seguito da Adrian e Dimitri quest'ultimo mi rivolge un sorriso comprensivo, perchè lui sa cos'ho passato e io so cos'ha passato lui, e poi esce . Adrian non mi ha neanche guardata in faccia, forse si sentiva in colpa. Bah
Decido di andare a dormire saluto la bionda e Aleksey non volendo affrontare gli auguri a mezzanotte e mi rinchiudo in camera cercando di dormire. Dopo 20 minuti cado nelle braccia di Morfeo sperando di non avere incubi.

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