capitolo 62

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Stamattina mi sono svegliata di buon umore, per quanto io possa esserlo quindi c'è da festeggiare.
<<su su Olivia dvegliati>>
<<cosa ti prende adesso? >>
<<niente semplicemente io devo fare due commissioni poi stasera voglio farvi una sorpresa>>
<<ohh che carina>>

già che carina

rabbrividisco al carina e la guardo male

<<se lo ridici non parteciperai >>
<<agli ordini capo>>

siccome oggi non fa ne troppo caldo ne troppo freddo mi metto

scendo di sotto e rimango a bocca aperta, è tutto sporco di farina <<ma che cazzo è successo nella mia fottuta cucina>> urlo, cammino con i miei stivaletti con il tacco cercando di non scivolare

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scendo di sotto e rimango a bocca aperta, è tutto sporco di farina
<<ma che cazzo è successo nella mia fottuta cucina>> urlo, cammino con i miei stivaletti con il tacco cercando di non scivolare.
dallo stipite della porta spuntano Jasmine e Dimitri che sono ricoperti di farina e uova

ecco il buon umore andare a puttane

<<vi avviso, quando torno voglio la cucina lucida>> li minaccio e fanno sì con il capo continuando a ridere
scendono gli altri che vedendo il casino si mettono a ridere
sbuffo e rispondo al telefono che ha iniziato a suonare
-Alexa -
-oh dimmi-
-vieni nel mio ufficio-
-arrivo -
era Oleg

cammino all'uscita e vengo fermata
<<aspettami vengo con te>> dice Aleks
usciamo e con la macchina andiamo nel suo ufficio
<<cosa ci fa James qui? >>
<<non ne ho idea, scopriamolo>> scendiamo dalla macchina e prima che Aleks possa dire qualcosa parlo io
<<che ci fai qui? >>
<<mi ha chiamato mio padre >>
quindi c'è anche Andrew fantastico

mentre siamo in ascensore c'è un silenzio imbarazzante, di cui se ne rende conto pure Aleksey.
arriviamo dopo lunghi silenzi in ufficio
<<zio, Andrew >> dico come saluto
<<ciao ragazzi>>
<<bene passiamo agli affari sedetevi >> dice
<<senza giri di parole grazie >> sbuffo
<<come vuoi, siete qui perché voi dovete organizzare una serata casinó a casa di Andrew e dovrete farlo insieme >>
<<NO>> diciamo insieme
lo guardo male e lui fa lo stesso
<<non fare la snob neanche io sono felice di lavorare con te >>
<<dovresti essere onorato, mentre io ho solo un buffone di cui non si capisce quale sia il cognome>> dico
sento Andrew, Oleg e Aleks ridere e lui ringhiare
<<non osare Alexa pazza Novikov>>
<<ah si giochiamo a questo gioco? bene Stephen non ho un cognome ma sono un coglione che se la tira Hendry James>>
<<BASTA>> continuano a ridere loro
io e lui ci fulminiamo con lo sguardo ma non diciamo più niente
<<ormai abbiamo deciso e la festa sarà per venerdì >>
<<tra 2 giorni? >> chiediamo insieme
<<forza non c'è tempo da perdere>> ci fa uscire frettolosamente dall'ufficio e andiamo a casa mia, si pure James, per sfortuna

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