capitolo 103

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<è stato.... > mi guardo intorno con la loro attenzione su di me, I loro sguardi sono indagatori e irritanti
<ne parliamo dopo> dico dura
mi rigiro verso Oleg che è ancora privo di sensi

flashback

<Alexa andiamo da Jones, se Josh ha bisogno di noi vuol dire che è qualcosa di grosso e non voglio mettermi in mezzo>
<dai Aleksandr avevo detto che sarei andata>
<beh digli che hai avuto un imprevisto>
<ti ucciderò prima o poi> sbuffo
<aspetta mi sta chiamando Josh>
lo blocco con una mano

-Josh dimmi
-Alexa dove sei?
-ho avuto....
-non importa devi venire ci hanno attaccati
-arriviamo

sbuffo e riattacco
<che ti ho detto? > allargo le braccia teatralmente
<sei sempre la solita>mi pizzica un fianco
<andiamo>
arriviamo dove sono gli altri e c'è una sparatoria

<cazzo Aleksandr sta giu> ci nascondiamo dietro ad una macchina, tiro fuori alla pistola e mi aggrego agli altri, così anche lui.
guardo attentamente chi ci sta sparando e tra gli scagnozzi noto lui...  Samuel Davis.
MERDA!

<Aleksandr fa attenzione è Davis >
<anche tu >
mi alzo per sparare, ma al momento sbagliato... un ghigno di Davis, la sua pistola puntata su di me
<NOOOOOOOO> urla Aleksandr, si butta davanti a me prendendosi i colpi
lancio un urlo e mi accascio su suo corpo
<Aleksandr, ei ti prego resisti, ti porto da mio zio ce la farai>
<no Lexa, non ce la farò, prenditi cura di te stessa>
<no, no, no Aleksandr non puoi lasciarmi, avevi promesso, ti prego>
<Alexa dobbiamo andare> Josh mi trascina da un braccio
<NO, NO, NO LASCIAMI STARE> urlo strattonando le braccia dalla sua presa.

in ospedale

<Alexa > esce mio zio James dalla porta
<non ce l'ha fatta>
<no, dimmi che stai scherzando>
<vorrei ma... il proiettile ha preso il cuore ed è arrivato troppo tardi>
il mio mondo inizia a sgretolarsi sotto i piedi, lui, la mia unica salvezza, l'unica persona a cui ho voluto bene davvero, gli avrei dato l'anima.... ma ora è morto. è morto per colpa mia, è solo colpa mia!

mi accascio a terra tirándome i capelli dal nervoso, tremo non dal freddo dalla paura, la paura di perderlo, Aleksandr, il mio migliore amico! È MORTO...
<AHHHHHHH> caccio un urlo di rabbia, dolore è un miscuglio

fine

sbatto le palpebre per riprendermi da questo ricordo, una mano dietro mi scuote
<stai bene? >
non rispondo e con una faccia priva di emozioni vado fuori per prendere una boccata d'aria
<cazzo! > esclamo
<Alexa >
<cosa vuoi Tom> dico rude
<è risuccesso? >
<non so di cosa parli>
<i ricordi o meglio il suo ricordo >
<mi uccide ogni giorno di più >
<lo so> si avvicina a me circondandomi le spalle con un braccio
<vorrei solo sparisse dalla mia mente, io non riesco a dormire e ogni volta che vedo qualcuno su un lettino mi viene in mente sempre la solita scena in cui gli sparano>
<è normale Alexa hai visto morire la persona a cui tenevo di più al mondo morire davanti ai tuoi occhi quando avevi 15 anni>
<voglio solo che sparisca> ripeto piano.

rimaniamo in silenzio a guardare il vuoto, immersi nei pensieri o almeno io lui più nella preoccupazione di come io stia, anche se sinceramente non lo so e non è importante cosa provo io ora.
dei passi poco leggeri si avvicinano sempre di più a noi
<ragazzi Oleg è sveglio> mi giro di scatto e corro dentro
è sempre steso sul lettino ma ha ripreso coscienza, mi sento leggermente rincuorata
<zio> mi siedo sul lettino vicino a lui
<come stai? >
<meglio, voi state bene? Chris? >
<dorme, sta bene>
sospira
<in che guai ti sei cacciata Alexa? >
<ne uscirò zio, lo prometto>
<ti aiuterò ma d'ora in poi niente segreti tra noi>
<Ok> sospiro
<adesso lasciatelo riposare e soprattutto anche voi dovete riposarvi>
<ci vediamo domani> annuisci e faccio segno a tutti di uscire, prendo in braccio Chris e mi avvio alla macchina.

a casa....

<quindi? > la faccia di Aleksey sembra non accettare un no come risposta
<ragazzi non è il momento> interviene Tom
<come sempre > ringhia
<mi sono stufato> esce dalla porta sbattendola facendo svegliare Chris
<mmhhh> emette un lamento
<no no torna a dormire > lo porta di sopra e lo sdraio nel lettone con i vari pupazzi.
aspetto qualche minuto finché non si è addormentato seriamente e poi vado in camera mia.

mi cambio e mi butto sul letto a peso morto, Stephen mi raggiunge e anche lui dopo essersi cambiato si sdraia accanto a me
<ei>
<ei> dico
<vieni qui> mi trascina su di lui con un braccio, tocco il suo petto e mi lascio cullare
<andrà meglio>
<è colpa mia>
<no non è colpa tua>
<si invece, è sempre colpa mia>
<Alexa no>
<SI INVECE PERCHÉ NON LO CAPISCI> alzo la voce
<ma che stai..... Aleksandr >
<è colpa mia> sussurro, sembro quasi indemoniata ma sento di stare per impazzire o forse sono già pazza, non lo so, voglio solo che smetta di fare così fottutamente male.
<smettila> due mani mi prendono mentre stavo camminando nervosamemte avanti e indietro
<ho detto smettila>

flashback

vedo il suo corpo sul lettino, morto... il suo corpo è lì rigido ma al tempo stesso così immobile da sembrare floscio, dio vederlo lì steso mi fa accapponare la pelle.
Tutto ciò è impossibile, lui non è davvero morto, non è morto per colpa mia.

Non riesco a muovermi, sono nella stessa posizione da ore forse addirittura un giorno e non intendo muovermi finché lui non si rialzerá da lì e mi porterà via, lo rivoglio indietro, perché lui non è morto davvero. giusto?

<Alexa, alzati e vai a casa>mio zio James mi raggiunge
non rispondo ma tengo sempre lo sguardo fisso su di lui sperando in un suo movimento anche minimo, ma ancora niente... posso attendere tutta la vita per lui.
<Alexa è morto, senti l'odore nell'aria, tra un giorno inizierà a gonfiarsi e poi andrà in putrefazione>
scuoto la testa violentemente, no lui non è morto
<se non vuoi metterlo in una bara allora dovrò cremarlo >
scuoto ancora la testa
<Alexa >
<NO NON È MORTO, IL MIO MIGLIORE AMICO NON È MORTO > urlo
<Alexa calmati >
mi taccio di nuovo e dondolo leggermente con le gambe avanti e indietro

fine

<mi manca>
<lo so lo capisco ma... >
<non dirlo> lo zittisco
<non voglio ne compassione, ne sentire non è colpa tua e nemmeno che è morto>
<voglio solo che tu non ti tormenta per questa cosa>
<come posso non tormentarmi di una cosa di cui sono responsabile? >
qualcuno entra di scatto dalla porta
<che succede qui? > Dimitri irrompe
<non riesco a calmarla>
<solita storia> sospira Dimitri
<Alexa guardami, basta> mi prende le mani
<è colpa mia Dimitri >
<no lui ti ha voluto salvare >
<io l'ho ucciso>
<no è stato quel bastardo>
<no è colpa mia> una lacrima sfugge dal mio occhio sinistro, miaffretto subito ad asciugarla sperando che nessuno l'abbia vista. questa lacrima sembra risvegliarmi, faccio un lungo sospiro e chiudo brevemente gli occhi

<sto bene > sussurro
<sei sicura? >
<si lo giuro>
<bene io vado allora >
<notte >
mi fa un sorriso e chiude la porta, mi abbandono nelle braccia di Stephen
<va tutto bene >
<si>
<andiamo a dormire vieni>
ci ributtiamo sul letto cadendo poco dopo tra le braccia di morfeo

buonasera a tutti, come state?

ve lo aspettavate un crollo emotivo da parte di Alexa?

fatemi sapere cosa ne pensate!

vi auguro una buonanotte ✨

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