capitolo 41

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Mi sveglio di soprassalto, dopo il solito incubo, cercando di non svegliare Arkell

Perché questi incubi non mi lasciano mai in pace cazzo, faccio per alzarmi ma mi sento strattonare da una mano.

«dove pensi di andare»
«a sciacquarmi la faccia»
« potevi svegliarmi da quanto sei sveglia»
«non da tanto»
Mi tira giù del tutto salendomi sopra

« buongiorno comunque»
«Mmh buongiorno» sorrido
Mi da un bacio lungo
«dimmi il vero motivo per cui ti sei svegliata»
«incubo»
Mi guarda e senza dire nulla mi bacia, apprezzo il fatto che non dica niente.

«dai mia mamma avrà preparato la colazione»
«come fa a sapere che sono qua?»
«stanotte sono andato in bagno e l'ho incrociata nel corridoio e mi ha chiesto se c'era qualcuno »
«ahhhh»
Ci alziamo e siamo ancora nudi mi metto l'intimo, mi lancia la sua maglia e dei pantaloni della tuta lui si veste e poi scendiamo.
Appena sua mamma mi vede mi corre incontro abbracciandomi

«buongiorno avete dormito bene? Alexa è tanto che non vieni a trovarci »
«eh lo so sono state settimane intense»
«ovvio un Novikov non può non essere impegnato» sorride scherzando, sorrido anche io stando al gioco

Mi accorgo del padre di Arkell solo quando schiarisce la  voce e mi guarda male
«cosa ci fa una Novikov in casa mia?» chiede duro
Ah già lui è il rivale di mio zio
« è la mia ragazza»
« su non fare così, è solo una ragazza» dice sua madre
«si certo la nipote di Oleg»
«io non sono mio zio» dico
«ah si? Puoi provarmelo? » mi guarda truce
«non devo provare niente »
«vedrai Arkell ti spezzerà il cuore»
«lasciala stare»
«comando io qui dentro e non la voglio più vedere»
«invece la vedrai, è la mia ragazza e sta in casa quando vuole.» alza il tono Arkell  e vedo le vene sul collo che sembrano siano sul punto di scoppiare
«ei ei calmati» gli metto una mano sul petto  dolcemente e mi circonda la vita con il braccio facendo un passo indietro

«ho preparato i pancake quindi sediamoci» ordina Tania  sorridendomi come per chiedere scusa subito dopo.
Ci sediamo e ci da i pancake con la nutella o lo sciroppo d'acero , ecco io mangio entrambi insieme, quindi non so come fare sembra brutto davanti ai genitori.
Che cosa me ne frega
metto insieme la nutella e lo sciroppo sui pancake e inizio a mangiare, suo padre che mi scruta male mentre mangia, Arkell ride sotto i baffi e sua madre mi guarda un misto tra compiaciuta e stranita .

Finita la colazione torniamo in camera , o meglio io torno con il culo per aria a testa in giù sulla spalla di Arkell che ha dovuto tirarmi via dalla cucina se no sua mamma avrebbe continuato a darmi da mangiare, mi butta sul letto e mi bacia.

«devo andare a casa tra un po' »
«da quando hai un orario»
«da quando Aleksey mi ha fatto 3 chiamate e Olivia 27 » rido
«richiama e dille che rimani qui»
«va bene»

La chiamo:
-Alexa  cazzo ti ho chiamato 27 volte
- scusa sono da Arkell
-come sei da Arkell!! Aleksey lo sapeva? Perché non mi hai detto nulla! Mi devi raccon...
-frena, avverti che rimango con lui fino a domani
-okay ma quando torni dev....
Stacco

Rido seguita da lui e lo bacio ma come ogni bel momento della mia vita questo bell'attimo deve essere rovinato...

Ore 15:30

Chiamata in arrivo da : Oleg
-Alexa, corri a casa ora

Prendo la macchina velocemente, con arkell, arrivo a casa e non trovo nessuno solo un impronta di sangue...

Varie ore di delirio e chiamate tra me e Oleg e mille chiamate senza risposta tra me e i ragazzi.

Arkell va a casa dai suoi genitori e io cerco tracce e indizi da trovare.

Ore 17:15

Giro per la città in cerca dei ragazzi, ma niente.

Ansia e scleri prendono possesso del mio corpo, nonostante cerchi di rimanere lucida per trovare chi cazzo sta cercando di farmi impazzire.

Dio sono fuori di me, non riesco a capire cosa stia succedendo. Prendo a pugni e a calci oggetti,  qualsiasi cosa mi capiti a tiro.

Chiamata per Oleg :
-cosa sta succedendo
-non lo Alexa, non hai trovato niente?
-no cazzo no.  Non capis... Aspetta
-cosa
-in macchina c'è un biglietto
-aprilo
-cazzo
-cosa c'è scritto
-piaciuta la sorpresa? Da adesso comando io
-cazzo Alexa vieni subito nel mio ufficio
-arrivo

Ore 18:30 nello studio di Oleg

Abbiamo fatto analizzare il biglietto in cerca di impronte o calligrafie conosciute.

Come sapeva Oleg che dovevo andare a casa? Risposta semplice...

Una pedina del bastardo ha sacrificato un uomo per lanciarmi un avvertimento, l'uomo  avendo sbagliato indirizzo, ovvero quello di Oleg,  minacciò la persona sbagliata ma collegata a me in modo che potesse avvertirmi, anche se dovevo saperlo solo io.

-capo l'unica cosa che abbiamo rintracciato è stato il tipo di carta del biglietto...  È della fabbrica di Eliot Lorry.

Cazzo grazie, guardo mio zio con sguardo complice e ci armiamo fino al collo per la missione.

Ore 20:00

-zio mi senti?

-si, entriamo

Sfondiamo la porta di ingresso e...

I minuti dopo sono tutti veloci e sfocati, siamo 5 contro all'incirca 30 uomini armati.
Un proiettile mi colpisce sul giubbotto anti proiettile e cado indietro. Siamo feriti e in svantaggio ma li stiamo decimando.

Un uomo tutto vestito bene che sta uscendo, non prima di avermi guardato, cattura la mia attenzione.
Avverto Oleg e gli unici ragazzi che siamo riusciti a trovare e lo seguo.

Ore 21:00

Mi ritrovo circondata e con 7 pistole puntate alla testa, non avrei via di scampo in qualsiasi caso.

Sento l'uomo dire ai suoi uomini di smettere di sparare ma non gli arriva nessuna risposta.

Spero stiano tutti bene.

Intanto cerco di negoziare con l'uomo mascherato che vuole spararmi ma lui vuole solo la mia testa.

Almeno credo che poi io possa rivedere Aleksandr perché questo penso sia il mio ultimo respiro. Tengo gli occhi aperti mentre vedo lui che sta per premere il grilletto...

.BAD.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora