capitolo 12

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《Che cazzo ci fai qui? E chi cazzo sei?》 Gli punto la pistola alla testa, mi sembra di averlo gia visto da qualche parte...
《Mi h-hanno mandato》
《Chi ti ha mandato?》
《N-non posso dirtelo》 sta tremando, oh cucciolino
《Hai paura? Sei un Novellino giusto? È per questo che hanno mandato te.》 Rido fatta
《C-come lo s-sai che sono uno nuovo?》
《Non ci vuole tanto a capirlo, stai tremando, hai paura non hai ancora esperienza》
《È vero》
Invece no perché lo ha ammesso, cazzo
《Adesso dimmi chi è il tuo capo o ti faccio saltare il cranio》
《Non posso》
《Va bene 》 dico.
Lo prendo da un braccio e lo trascino fino nella stanza dove mi alleno, lo lego a una parete con delle catene.
《Ti torturerò o ti lascerò morire di fame》
Si sta muovendo per cercare di prendere la pistola dalla tasca o il coltellino dalla tasca
《Stai cercando questi?》 Rido
Fece una faccia scioccata
《Mi dispiace bamboccio. Per oggi rimmarrai così》
Esco e chiudo a chiave la stanza sento altri rumori e sbuffo, riprendo la pistola e la punto in faccia a.... Jace
《Sei impazzito?》
《Tu lo sei》 è arrabbiato, metto via la pistola
《Che vuoi》 sbuffo
《Perchè sei uscita dalla gang di Josh? Sai che ci saranno delle conseguenze ?》 Urla
Per me non ci sarà nessuna conseguenza rido mentalmente
《Inanzi tutto abbassa la voce. Poi non è colpa mia se mi sono rotta il cazzo di essere trattata male da lui. Gestirò i miei affari da sola ho pure io i miei uomini.》
《Ah Jace si è gia sparsa così velocemente la voce?》 ghigno
《Si. Eh va bene fai solo attenzione 》sospira
《Ora tocca a me》
《C'è un ostaggio nella mia stanza dove vado ad allenarmi. Se urla o qualcosa lascialo stare o origlia se senti che parla piano. No cibo, no acqua, niente. Intesi?》
《Va bene. Ma come mai è li?》
《Il suo capo l'ha mandato a frugare tra le mie cose》 alzo le spalle.
《Vado ad allenarmi》 mi cambio e metto

Faccio una coda alta e metto le fascie, apro la porta e trovo il bamboccio guardarmi

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Faccio una coda alta e metto le fascie, apro la porta e trovo il bamboccio guardarmi.
《Smettila di fissarmi》ringhio
Mi posiziono davanti al sacco e mi concentro su tutte le cose che mi fanno incazzare, su quelle che mi fanno paura, tra le cose che odio.
Poi il fatto di essere solo un apatica del cazzo, di non essere una ragazza normale con una bella famiglia, di avere un fratello troppo apprensivo, di non aver nessuno che mi capisce, di non saper amare, volere bene e abbracciare, perche io sono questo.
《Ei, ei.... basta, ti stai distruggendo》
Mi riprendo avevo rotto il sacco da quanto sono incazzata e non ho neppure sentito la sua voce che mi chiamava
《Non me ne frega un cazzo》 dico dura senza smettere di fissare il sacco.
Bene ora devo sostituirlo
《Perchè sei così? Nel senso ho visto l'oscurità nei tuoi occhi mentre prendevi a pugni il sacco, ho visto dolore e alla fine ho visto odio》
《Cosa sei uno che legge le carte?》 Sputo acida
《Assomigli tanto alla mia sorellina, stessi occhi, stessa bocca, da piccola aveva sempre un carattere forte. Ovvio con una mamma che faceva la puttana è ovvio che è cresciuta così... non la vedo più da quando aveva 5 anni, si chiamava Alexa》
Rabbrividisco , chi cazzo è questo?
《Come si chiama di cognome?》 Chiedo io stavolta
Fa per pensarci
《Novikov, si si chiamava Novikov 》
Apre la bocca scioccata
《Sono io Alexa Novikov 》
《Non può essere pensavo che tuo padre ti avesse ucciso, mio padr non voleva che io ti venissi a trovare diceva che eri morta》
《Perchè io non mi ricordo di te?》
《È colpa di tua madre, ti ha drogata quando eri piccola, sei entrata in coma e hai perso la memoria ma non del tutto hai dimenticato me, mio padre, e i tuoi amichetti.》

*flashback*

Vedo mamma entrare nella mia camera aveva una siringa in mano.
Mi fanno paura le siringhe dicono che fanno tanto male. Si avvicina a me e mi prende in braccio
《Mamma non voglio fare la puntura 》
《Shhh》
《Perchè la devo fare? Ho paura》
《Ho detto di stare zitta Alexa, con questa puntura starai benissimo 》
《Ma fa male》
《No io le faccio sempre》
Neanche il tempo di ribattere che mi inietta il liquido. Inizio a vedere sfocato fino a che...
Buio.
*fine flashback*

《Quanti anni hai》
《21 anni》
《Come fai a sapere tutto questo se anche tu eri piccolo》
《Mio padre era l'ex di nostra madre》
《Non è piu mia madre》ringhio
《Scusa》
Mi avvicino e lo slego
《Chi ti ha mandato?》
《Tuo zio》
《quale》
《Oleg, Oleg Novikov 》
Mi ricordo di lui ero la sua nipotina preferita, poi non l'ho più visto dopo una brutta litigata
《Perchè ti ha mandato?》
《Voleva incontrarti, non so il motivo, forse pensava anche lui che tu fossi morta. Non mi ha rivelato il suo scopo》
Si tirò su in piedi
《impossibile, l'ultima volta che ci siamo visti abbiamo litigato. Adesso? Cosa facciamo?》
《Prima ti abbraccio》 lo fa davvero e rimango immobile ma era una abbraccio così familiare che dopo un po mi fece ricambiare leggermente
《Mi sei mancata》
《Aspetta... io non so ancora come ti chiami》
《Mi chiamo Peter》
Aspetta inizio a ricordare... Peter Kozlov
《Peter Kozlov》 sussurro
《Ricordi?》
《Si ricordo tutto》
Adesso però sono confusa e arrabbiata. Mio fratello non mi ha mai detto nulla.
《Seguimi》
《Agli ordini》
Saliamo le scale e vado in cucina cercando proprio mio fratello
《Jace》 si gira con un piatto in mano, guarda la persona che ho accanto e lo fa cadere scioccato
《Non hai niente da dirmi?》
Non parla
《Beh allora parlo io... sei uno sporco traditore, mi fidavo di te pensavo mi dicessi tutto. Evidentemente sbaglio a fidarmi pure della mia "famiglia" 》
Non dice ancora nulla...
prendo e me ne vado in camera, prendo il pacco e faccio 2 strisce con la tessera  e arrotolo una banconota per poi aspirarle entrambe, mi sento meglio.

Mi sveglio di colpo
《Ma che cazzo》
Quanto ho dormito? Sono le 20:23
《Cazzo devo prepararmi》
Decido di andare a farmi la doccia, mi ritrucco e mi vesto con dei pantaloni militari e top nero. Vado in cucina e li trovai a parlare
《Alexa》 dice Peter
《Mangiamo.》 ordino
《Dove devi andare stasera?》 Chiede leggermente Jace
《Fatti i cazzi tuoi》ringhio
《Fai attenzione》
《Smettila di fare finta che ti importi》urlo
《Senti Alexa ho sbagliato ma come te lo potevo dire?》 Sbraita
《Mi fidavo di te》 dico soltanto
《Io non ho mai finto con te》
《Mi trasferisco》
《Ma..》
《Stai zitto e mangiamo》
Mangiamo tutti e 3 in silenzio.
Sono pronta per andare da Scott.

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